Il caricabatterie attaccato alla presa (anche se non sta ricaricando nulla) consuma energia. Ma quanto costa in bolletta? I dati e i consigli per risparmia
Un quesito molto comune dei possessori di uno smartphone è quanto consuma un caricabatterie attacco alla presa, anche quando non c’è l’apparecchio elettronico a caricare. È infatti molto comune lasciare il caricatore sempre attaccato alla stessa presa. Che sia per non perderlo o per averlo sempre a portata di ricarica, il caricatore spesso rimane attaccato alla presa senza lo smartphone a ricaricare.
Quanto consuma, se consuma, lasciare il caricabatterie attaccato alla presa? Secondo diversi siti di comparazione dei consumi elettrici, un simile comportamento costa più di quello che si pensa. Non è quindi un’innocua abitudine. Quanto costa?
Un caricabatterie attaccato alla presa consuma energia?
Anche se un caricabatterie non sta effettivamente ricaricando un dispositivo, questo consuma energia. Basta infatti che il caricabatterie sia collegato alla presa perché questo consumi una piccola quantità di energia.
Il consumo è solitamente abbastanza basso, ma può accumularsi nel tempo, specialmente se si hanno più caricabatterie sempre collegati.
Quanto consuma un caricabatterie attaccato alla presa?
Un caricabatterie di uno smartphone, per utilizzare un oggetto comune in ogni casa, può consumare tra 0,1 e 0,2 watt quando è collegato alla presa. Il consumo è basato su dati che fanno riferimento all’assenza di un dispositivo da caricare. Anche se il dato può sembrare un consumo insignificante, può diventare rilevante se si considera che potrebbero esserci diversi caricabatterie sempre attaccati alla presa in una casa con un numero di membri nella media.
leggi anche
Internet a casa: come risparmiare?
Come risparmiare in bolletta: i consigli sul caricabatterie
Per evitare lo spreco di energia associato ai caricabatterie sempre collegati, ci sono alcuni consigli utili che si possono seguire. Il primo non è, banalmente, staccare il caricabatterie dalla presa. Tale comportamento si acquisisce con il tempo, deve infatti diventare un’abitudine quotidiana.
È quindi consigliato munirsi di oggetti che aiutano il consumatore ad apprendere tale comportamento corretto. Per esempio:
- utilizzare una multi-presa con interruttori dedicati per ogni attacco. In questo modo si può spegnere il caricabatterie quando non è in uso, riducendo così il consumo energetico;
- considerare l’uso di prese intelligenti che possono essere controllate tramite assistenti vocali come Alexa. Queste prese consentono di spegnere i caricabatterie anche quando si è lontani da casa;
- si può investire in caricabatterie di qualità che consumano meno energia quando non sono in uso.
Attenzione ai caricabatterie ultraveloci. Questi infatti potrebbero avere un consumo maggiore di energia. Infatti, rispetto ai caricabatterie standard, questi richiedono una maggiore potenza per funzionare (anche quando non stanno caricando nulla).
Per questo lasciare il caricabatterie attaccato alla presa quando non è in uso può sembrare un’abitudine innocua, ma può avere un impatto significativo sulle bollette energetiche nel lungo periodo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA