La partita Carige entra nelle fase finali: in poche ore tutti i soggetti coinvolti dovranno uscire allo scoperto. Secondo i rumor, i commissari potrebbero chiedere una proroga.
Ore cruciali per il salvataggio di Banca Carige. Oggi a Roma si riunisce l’assemblea del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) che potrebbe, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, convertire il bond subordinato da 320 milioni di euro alla pari, quindi senza perdite per le banche.
Sempre oggi sono in calendario i meeting del consiglio di gestione dello Schema volontario e il comitato di gestione del Fitd.
Carige: domani scende in campo Cassa Centrale
Domani sarà invece la volta del Consiglio di amministrazione di Cassa Centrale Banca, il cavaliere bianco candidato al ruolo di partner industriale di Carige.
Secondo quanto emerso finora, il gruppo delle Bcc trentine guidato da Giorgio Fracalossi dovrebbe supportare l’aumento di capitale dell’istituto ligure rilevando una quota che, almeno inizialmente, dovrebbe attestarsi al 10%.
Carige: si punta ad evitare il famigerato “piano B”
Oltre a Fitd, Fondo volontario e Cassa Centrale, della squadra farebbe parte anche il Credito Sportivo e il MedioCredito Centrale. Della cordata faranno parte anche i vecchi azionisti di Carige, quindi Malacalza, Volpi, Mincione, Spinelli e Coop Liguria.
A questo punto resta da capire se la coalizione dei “patrioti” italiani riuscirà ad elaborare una proposta comune che convinca Francoforte o se sarà il caso di far scattare il “piano B”, la risoluzione della banca con l’intervento del Single Resolution Board europeo secondo i dettami previsti dalla nuova normativa del “bail in”.
In questo caso, dopo la separazione tra “good bank” e “bad bank”, le perdite di quest’ultima saranno attribuite agli azionisti, agli obbligazionisti e, nel caso di perdite eccedenti l’8% dell’attivo, ai depositanti oltre 100 mila euro (che nel frattempo dovrebbero essersi dileguati).
Carige: e se ci fosse una proroga?
Secondo le indiscrezioni riportate dalla testata “Il Messaggero”, il Commissari di Carige (Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener), potrebbero chiedere una proroga di 7-10 giorni rispetto alla scadenza del 25 luglio fissata per la presentazione di un piano di salvataggio.
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