Carlo Ancelotti è l’unico allenatore ad aver vinto quattro Champions League: quanto guadagna il tecnico italiano e com’è cambiato il suo stipendio con il ritorno al Real Madrid.
Carlo Ancelotti è l’uomo dei record: unico allenatore ad aver vinto il campionato nei cinque tornei più prestigiosi d’Europa (Italia, Spagna, Inghilterra, Germania e Francia) e unico mister capace di sollevare al cielo per quattro volte la Champions League.
L’ultima alla guida del Real Madrid dove già aveva trionfato in Champions una volta in passato, mentre gli altri due successi nel massimo trofeo continentale per club sono arrivati alla guida del Milan.
Si è rivelata così azzeccata la scelta del Real che ha deciso di affidarsi nuovamente all’allenatore italiano che già li aveva guidati dal 2013 al 2015. E i risultati sono subito arrivati, con la doppietta Liga-Champions.
“Ripeteremo le imprese del passato”, aveva detto quando era stato annunciato il suo ritorno a Madrid. E le attese sono state confermate. Ma quanto guadagna Carlo Ancelotti? C’è un primo dato da conoscere: pur di tornare al Real, l’allenatore italiano ha accettato di sottoscrivere un contratto con uno stipendio più che dimezzato rispetto a quello che percepiva all’Everton.
Arrivato a dicembre 2019 sulla panchina dei Toffees, nell’ultimo campionato dopo un ottimo girone di andata sul finale di stagione il rendimento dell’Everton è però calato nettamente, con la squadra che ha poi mancato l’obiettivo della qualificazione in Europa.
Ancelotti così è tornato al Real dopo l’addio di Zinedine Zidane. Ha accettato l’offerta di Florentino Perez e ha deciso di rimettersi in gioco nel tentativo (poi riuscito) di riportare i blancos sul tetto d’Europa. In Spagna però il mister potrebbe trovare una grana ben diversa da quelle sportive: stando alla radio spagnola Cadena COPE, le autorità di Madrid avrebbero aperto un procedimento per una presunta evasione fiscale pari a 1.062.079 euro.
Lo stipendio di Ancelotti al Real Madrid
Carlo Ancelotti è da tempo uno dei mister più quotati del panorama europeo. Dopo aver avuto il privilegio di allenare molti dei top club del Vecchio Continente, in bacheca mancava praticamente solo la vittoria della Liga spagnola.
Vittoria raggiunta quest’anno, facendo diventare così Ancelotti il primo allenatore ad avere vinto il titolo in tutti i principali campionati europei. Sulla panchina del Real l’allenatore italiano non era riuscito a conquistare - tra il 2013 e il 2015 - la Liga, ma aveva vinto una Champions League grazie a una clamorosa rimonta in finale nei confronti dei cugini dell’Atletico.
Nonostante il palmares, negli ultimi tempi si stava avvertendo una sorta di declino per Ancelotti. Nell’estate 2018 Carlo Ancelotti ha scelto di tornare ad allenare in Italia accettando di essere il sostituto di Maurizio Sarri alla guida dell’ambizioso Napoli.
Il mister quindi si è legato ai partenopei con un contratto triennale fino al 2021 da 5 milioni netti a stagione, oltre a 1 milione per il suo staff, ingaggio questo che lo rendeva all’epoca il terzo allenatore più pagato della nostra Serie A alle spalle di Antonio Conte (11 milioni) e Maurizio Sarri (5,5 milioni).
Uno stipendio quello di Ancelotti che era di molto inferiore a quello percepito al Bayern Monaco (17 milioni lordi a stagione), mentre poteva essere considerato in linea con quanto incassato precedentemente al Real Madrid (10,5 milioni di dollari lordi) e al Psg (6 milioni netti).
Dopo la buona prima stagione, gli investimenti di mercato da parte del Napoli (Manolas, Lozano e Llorente i colpi più eclatanti) facevano pensare a una squadra ancora più competitiva sia in Italia che in Europa, ma gli azzurri invece hanno deluso e inevitabile è arrivato l’esonero.
Secondo il Fatto Quotidiano, come è stato rilanciato pure dal Corriere dello Sport , ci sarebbe stato un diritto di recesso che il Napoli avrebbe vantato: nel caso di un esonero entro il 31 maggio 2020, come avvenuto, gli azzurri se la potevano cavare pagando una penale da 500.000 euro e risparmiando così un bel po’ di soldi.
Poco male per Carlo Ancelotti, visto che l’Everton per convincerlo ad accettare a tornare in Premier gli ha messo sul piatto un contratto fino al 2023 da 13,5 milioni l’anno.
Al termine della stagione 2020/2021, ecco però che si è consumato il “tradimento” nei confronti dell’Everton: l’allenatore ha deciso di salutare gli inglesi e di legarsi per tre anni al Real Madrid, con uno stipendio di circa 6 milioni netti a stagione, meno della metà rispetto a quello garantito dai Toffees.
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