Il 90% degli italiani guadagna meno di un cardinale

Giacomo Astaldi

24 Aprile 2025 - 15:37

Con uno stipendio mensile di circa 4.500 euro al mese, i cardinali guadagnano più della stragrande maggioranza degli italiani.

Il 90% degli italiani guadagna meno di un cardinale

Con il mondo in attesa dei funerali di Papa Francesco e del conclave che eleggerà il suo successore, aumenta il dibattito sullo stipendio dei cardinali.

Ogni cardinale ha diritto a uno stipendio di 5.000 euro al mese. Trattandosi di reddito da lavoro nello Stato della Città del Vaticano, è prevista un’esclusione integrale dalla base imponibile Irpef, come previsto dai Patti Lateranensi. Il cuneo fiscale è di circa il 10%, contro il 45,1% (dato 2023) in Italia. Ciò significa che, ogni mese, un cardinale mette in tasca circa 4.500 euro.

Sulla base dei dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi degli italiani, Money.it ha calcolato che un cardinale guadagna più del 90% circa degli italiani.

Il 90,24% degli italiani guadagna meno di un cardinale

Un lavoratore dipendente deve avere una RAL di circa 106.000 euro per poter godere di uno stipendio netto mensile di circa 4.500 euro, paragonabile a quello di un cardinale. Ad un lavoratore autonomo, rimanendo in regime forfettario, possono bastare meno di 85.000 euro.

Secondo i dati del MEF riferiti alle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2021, sono stati 41.500.000 gli italiani ad aver presentato 730, Modello Redditi o per i quali abbia proceduto direttamente il datore di lavoro. Il report raccoglie i dati sia dei lavoratori dipendenti che degli autonomi. Per questi ultimi, tuttavia, i dati e i relativi calcoli utili allo scopo della nostra analisi sono più difficili da rielaborare, motivo per cui i risultati illustrati sono da intendersi meramente orientativi.

Nell’anno il 41% dei contribuenti italiani (16,7 milioni di persone) ha dichiarato un reddito inferiore ai 15.000 euro. Il 13,5% (5,5 milioni) ha dichiarato un reddito tra i 15.000 e i 20.000 euro, il 16,5% (6,7 milioni) ha un reddito compreso tra i 20 e i 26.000 euro, il 14,6% (5,9 milioni) guadagna tra i 26 e i 35.000 euro, l’11,5% (4,6 milioni) guadagna tra i 35 e i 75.000 euro e l’1,3% (542.000 persone) ha un reddito tra i 75 e i 100.000 euro. D’altronde, lo stipendio medio in Italia è di circa 1.800 euro (RAL di 33.855 euro all’anno).

Nell’anno di riferimento solo 576.000 contribuenti hanno dichiarato di guadagnare più di 100.000 euro, così suddivisi:

  • 461.000 contribuenti in Italia guadagnano da 100.000 a 200.000 euro;
  • 67.000 contribuenti in Italia guadagnano da 200.000 a 300.000 euro;
  • 48.000 contribuenti in Italia guadagnano oltre 300.000 euro.

Il totale dei contribuenti nell’anno di riferimento è stato di 41,5 milioni ma, al 2023, la popolazione maggiorenne in Italia nel 2023 ammonta a 58.971.230 persone. I 576.000 contribuenti con un reddito superiore a 100.000 euro risultano essere il 9,76% di tutta la popolazione italiana con età superiore a 18 anni.

È così possibile affermare che il 90,24% dei contribuenti italiani guadagna meno di 100.000 euro, meno di quanto serve orientativamente per garantirsi un’entrata netta mensile di 4.500 euro, ovvero l’ammontare dello stipendio mensile di un cardinale. Facendo lo stesso calcolo esclusivamente sulla base del numero di contribuenti la stessa percentuale salirebbe (non di molto) al 13,87%.

Criticità nel calcolo

Il report non mostra i guadagni in nero e non rileva con esattezza il numero di autonomi con un reddito utile a garantirsi un’entrata di circa 4.500 euro netti. Sono tanti gli elementi che dovrebbero entrare in gioco per effettuare un calcolo più preciso, dal regime (ordinario o forfettario), al coefficiente di redditività, dai contributi previdenziali all’eventuale detrazione delle spese.

Ma una cosa è certa. Per avere un guadagno mensile paragonabile a quello di un cardinale, a molti italiani servirebbe un miracolo.

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