Carta Dedicata a te, in arrivo una nuova ricarica? Quando, importi e per chi

Simone Micocci

11 Settembre 2023 - 09:47

Carta Dedicata a te, la legge fissa i termini per una nuova ricarica che tuttavia ci sarà a una sola condizione (e non per tutti i beneficiari).

Carta Dedicata a te, in arrivo una nuova ricarica? Quando, importi e per chi

La Carta Dedicata a te, spettante a 1 milione e 300 mila famiglie, potrebbe arricchirsi presto di una nuova ricarica: per quanto si tratti di un sostegno una tantum, infatti, la normativa fissa le condizioni - e le tempistiche - per un nuovo accredito da spendere con le stesse modalità del bonus da 382,50 euro precaricato sulla carta.

Per la Carta Dedicata a te il governo ha stanziato 500 milioni di euro e, almeno fino alla prossima manovra, non sono in programma rifinanziamenti. I 500 milioni di euro verranno però utilizzati tutti, fino all’ultimo centesimo: per questa ragione, laddove dovessero risultare delle risorse residue al termine della prima fase di monitoraggio, l’Inps provvederà a distribuirle tra chi nel frattempo ha provveduto ad attivare la carta.

Carta Dedicata a te, in quale caso ci sarà una nuova ricarica?

Una nuova ricarica sulla Carta Dedicata a te ci sarà solo laddove a seguito della prima fase di distribuzione ne risultino delle risorse residue rispetto ai 500 milioni messi a disposizione con l’ultima legge di Bilancio.

Potrebbe succedere, infatti, che ci siano delle carte non ritirate oppure famiglie che hanno dimenticato di attivarla come invece previsto dal regolamento. In tal caso, le carte non ritirate, o non attivate, non saranno riassegnate a nuovi beneficiari - con le graduatorie che ormai risultano essere bloccate - bensì le risorse risparmiate verranno riutilizzate per effettuare una nuova ricarica a chi già ne ha percepito.

Quando ci sarà la nuova ricarica della Carta Dedicata a te?

Semmai ci sarà, la nuova ricarica della Carta Dedicata dovrebbe essere in programma tra ottobre e novembre.

Prima di tutto, infatti, bisognerà attendere la data del 15 settembre, scadenza entro cui tutte le famiglie che hanno ritirato la carta dovranno effettuare almeno un pagamento così da poterla attivare. Una scadenza inderogabile: per chi dimentica di utilizzare la carta entro la suddetta data, infatti, è previsto il blocco e la decadenza del beneficio che non potrà più essere richiesto.

Allorché, a partire da ottobre sarà cura di Poste italiane effettuare un monitoraggio valutando se in base alle carte non ritirate o comunque non attivate ci sono ancora delle risorse a disposizione. Ne dovrà poi dare informazione al ministero dell’Agricoltura e al ministero dell’Economia, i quali a questo punto daranno il via alle nuove ricariche. Una procedura che potrebbe richiedere qualche settimana ed è per questo che il nuovo pagamento - se ci sarà - potrebbe non arrivare prima di novembre.

Chi riceverà una nuova ricarica?

Nel distribuire gli importi residui si terrà conto degli stessi criteri di priorità che hanno portato all’assegnazione della carta. Quindi, si procederà per tranche dando la precedenza ai nuclei familiari con almeno tre componenti di cui uno nato entro il 31 dicembre 2009, preferendo ovviamente chi ha l’Isee più basso.

Dopodiché, sempre tra i nuclei composti da almeno tre persone si guarderà a quelli che hanno almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005, sempre in base all’Isee.

Infine, la nuova ricarica ci sarà per tutti gli altri, dando la precedenza in base all’Isee.

Di che importo si tratterà?

Per quanto riguarda l’importo spettante non è ancora chiaro di che cifra si tratterà anche perché tutto dipenderà da quante risorse effettivamente risulteranno ancora a disposizione.

Solo una volta completata la fase di monitoraggio potremo dare questa importante informazione, con l’Inps che ne dovrebbe dare notizia attraverso un messaggio di cui vi terremo prontamente aggiornati.

Dalle prime anticipazioni sembra però che la maggior parte delle carte - 1 milione e 300 mila in tutto - risultino assegnate e attivate correttamente, ragion per cui le risorse a disposizione per l’ulteriore ricarica rischiano di essere limitate.

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