Quante volte arriva il bonus 382,50 euro pagato con la carta Dedicata a te di Poste italiane? Facciamo chiarezza.
La carta Dedicata a te verrà ricaricata ogni mese con un bonus di 382,50 euro oppure si tratta di un singolo pagamento?
Introdotta un po’ in sordina, la nuova carta risparmio, come spiegato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, equivale più o meno a un mese di spesa gratis visto che riconosce un contributo di 382,50 euro con il quale le famiglie beneficiarie potranno acquistare beni di prima necessità (tra alcuni selezionati generi alimentari). Negli ultimi giorni, se non altro per il suo arrivo imminente, la carta Dedicata a te sta suscitando sempre maggiore interesse tra le famiglie le quali però hanno ancora dei dubbi a riguardo: il più comune, come anticipato sopra, riguarda la frequenza con cui tale carta verrà ricaricata.
Ebbene, va detto che la risposta non è così scontata come si potrebbe pensare: fermo restando che per il momento la certezza è di una sola ricarica - appunto quella che riguarderà il contributo di 382,50 euro già a disposizione al momento della consegna da parte di Poste Italiane - nulla esclude che prossimamente non possano esserci dei nuovi pagamenti.
Bonus 382,50 euro una tantum
Quindi, il bonus 382,50 euro riconosciuto - e spendibile - attraverso la carta Dedicata a te va inteso - per adesso - solamente come un contributo una tantum.
Grazie ai 500 milioni stanziati dalla legge di Bilancio 2023, infatti, è stato possibile riconoscere un tale aiuto - così da supportare le famiglie che stanno facendo i conti con l’inflazione - a 1 milione e 300 mila nuclei familiari che nelle prossime ore riceveranno relativa comunicazione con la quale verranno informati della data di ritiro della card presso gli uffici di Poste italiane.
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Un contributo che - euro più euro meno - equivale a circa un mese di spesa gratis ma non ci sono scadenze visto che si può spendere quando meglio si ritiene (esclusivamente con la carta stessa). Tuttavia, come sicuramente vi verrà ricordato al momento della consegna, il primo pagamento andrà effettuato esclusivamente entro il 15 settembre 2023, pena il blocco della carta e la perdita del beneficio: una data che è importante anche in vista dell’arrivo di future ricariche.
La carta Dedicata a te potrebbe essere ricaricata più volte
Detto questo, la normativa non esclude che prossimamente possano esserci dei nuovi accrediti sulla carta. Nel dettaglio, secondo il decreto del ministero dell’Agricoltura con il quale vengono definiti i dettagli dello strumento, dopo il 15 settembre - data in cui bisogna aver effettuato almeno il primo pagamento così da attivare la card - verrà avviata un’analisi tenendo conto di quante sono le carte non ritirate e quelle bloccate per mancato rispetto della suddetta scadenza.
A questo punto Poste italiane effettuerà un monitoraggio - a decorrere dal mese di ottobre 2023 - sulle somme che non risultano assegnate e sulle carte non attivate e ne dà relativa informazione al ministero dell’Agricoltura (della sovranità alimentare e delle foreste), al ministero dell’Economia (e delle finanze) e ai Comuni.
Dopodiché verrà effettuata una distribuzione delle risorse ancora a disposizione con una nuova ricarica sulla carta. Anche per la distribuzione, però, si terrà conto dei criteri di priorità che hanno portato all’assegnazione della carta, dando quindi precedenza ai nuclei familiari con almeno tre componenti di cui un minore nato entro il 31 dicembre 2009. Dopodiché ci sarà una nuova ricarica per chi ha almeno tre componenti e un minore (maggiorenne quest’anno) nato entro il 31 dicembre 2005, e infine per tutti gli altri. Per ognuno dei tre step verrà data precedenza a chi ha un Isee più basso.
Quindi, se bisogna aspettarsi o meno dei nuovi bonus - che in ogni caso saranno inferiori rispetto ai 382,50 euro in arrivo in questi giorni - dipenderà da quante famiglie spenderanno regolarmente il contributo a loro disposizione. E non è da escludere poi che possano esserci da parte del governo degli ulteriori finanziamenti futuri, così da implementare il plafond a disposizione delle famiglie.
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