Carta Dedicata a te, un nuovo requisito esclude molte famiglie (anche chi l’ha già presa)

Simone Micocci

15 Luglio 2024 - 20:05

Carta Dedicata a te, cambiano i requisiti: niente sostegno di 500 euro a chi già percepisce della Carta acquisti.

Carta Dedicata a te, un nuovo requisito esclude molte famiglie (anche chi l’ha già presa)

Nel confermare la Carta Dedicata a te anche per il 2024 il governo rischia di aver tagliato fuori molte delle famiglie che ne hanno beneficiato lo scorso anno.

“Colpa” di un nuovo requisito introdotto dal decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 146 del 24 giugno scorso, con il quale vengono indicati gli importi (salito a 500 euro), il numero dei beneficiari (saliti di 30.000 unità) e appunto i requisiti.

L’aspetto negativo è che per molti nuclei familiari questo decreto contiene una vera e propria beffa, alla quale non è neppure possibile rimediare. Nel dettaglio, diversamente da quanto era stato previsto lo scorso anno, nel 2024 non concorre all’assegnazione della social card “Dedicata a te” chi già percepisce della Carta acquisti.

D’altronde è anche logico dal momento che si tratta di due misure simili che riconoscono un contributo per fare la spesa alle famiglie in difficoltà, per quanto ci siano alcune piccole differenze rispetto ai requisiti e all’elenco di cosa si può acquistare.

Tuttavia, il fatto che questa novità non fosse stata preannunciata, tanto da essere quasi “nascosta” nel nuovo provvedimento, è stato un duro colpo per chi lo scorso anno ha potuto cumulare le due misure mentre nel 2024 deve accontentarsi della Carta acquisti. Alla quale, è bene sottolineare, non si può rinunciare per sperare di beneficiare alla Carta dedicata a te.

Nessun bonus da 960 euro (460 euro della Carta acquisti più altri 500 della Carta Dedicata a te) come avevamo anticipato qualche settimana fa, è quindi in arrivo per le famiglie.

Il rischio di restare tagliati fuori per alcune famiglie è concreto: come abbiamo più volte anticipato, infatti, per la Carta dedicata a te 2024 è prevista una nuova procedura di assegnazione e il fatto di averne beneficiato nel 2023 non significa che si rientrerà nuovamente nella platea dei percettori.

Si ricomincia da zero: tant’è che le vecchie carte possono essere anche buttate via, in quanto a coloro che saranno confermati come beneficiari ne verranno consegnate di nuove.

Carta Dedicata a te, i nuovi requisiti per il 2024

Nel suddetto decreto vengono confermati per larga parte i requisiti già fissati con il provvedimento dello scorso anno, a partire dall’Isee che non deve superare i 15 mila euro.

Inoltre, non bisogna essere beneficiari di altri sostegni al reddito. Nel dettaglio, nel nucleo familiare non devono esserci già percettori di:

  • qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico (di livello nazionale, regionale o comunale;
  • Naspi o Dis-Coll;
  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni-CIG;
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Di fatto, chi lo scorso anno soddisfava questi requisiti ma nel 2024 no (ad esempio perché uno dei componenti del nucleo ha iniziato a beneficiare della Naspi, oppure perché nel frattempo l’Isee ha superato i 15.000 euro), non potrà più sperare nell’assegnazione della social card.

Ma come anticipato viene aggiunto un requisito che rischia di tagliare fuori molte famiglie: l’accesso alla Carta dedicata a te, infatti, è precluso anche a chi percepisce della Carta acquisti riservata ai figli di età inferiore ai 3 anni oppure a chi ha compiuto i 65 anni.

Uno strumento che fino allo scorso anno era compatibile con la Carta dedicata a te ma nel 2024 non è più così. Il che per alcuni potrebbe rappresentare una vera e propria beffa in quanto non consapevoli di tale novità nei mesi scorsi hanno fatto domanda per la Carta acquisti, precludendosi così la possibilità di scegliere tra l’una e l’altra misura. E laddove avessero potuto decidere probabilmente avrebbero optato per quest’ultima, dal momento che prevede una somma maggiore (500 euro contro i 460 euro della Carta acquisti) e può essere spesa anche per carburante e abbonamento ai mezzi pubblici.

Chi ha precedenza nella graduatoria

Ricordiamo poi che l’assegnazione avviene in automatico prendendo in considerazione una serie di fattori.

Nel dettaglio, sono previsti tre step, in ognuno dei quali viene circoscritta una categoria dando precedenza a chi ha l’Isee più basso. Si comincia con i nuclei con almeno 3 componenti di cui almeno un minore nato entro il 31 dicembre 2010 (mentre lo scorso anno venivano compresi quelli nati entro il 31 dicembre 2009).

In una seconda fase, nel caso in cui dovessero esserci ancora delle carte residue (a tal proposito, ricordiamo che quest’anno ce ne sono 30 mila in più), vengono presi in considerazione anche i nuclei familiari con minori nati tra il 2009 e il 2006 (mentre lo scorso anno era tra il 2008 e il 2005).

In terza istanza, il che va detto è molto difficile che ci si arrivi, vengono considerati anche i nuclei senza minori, fermo restando che devono esserci almeno 3 componenti.

Di fatto, quelle famiglie che nel 2023 hanno beneficiato della Carta dedicata a te per la presenza di un minore nato nel 2009 quest’anno rischiano di non rientrare nelle posizioni utili della graduatoria in quanto slittano nella seconda tranche di assegnazione. Lo stesso vale per quelli nati nel 2005, i quali invece slittano nella seconda e ultima fase.

Così come ovviamente hanno minori possibilità di rientrare tra i beneficiari coloro che hanno un Isee 2024 più alto rispetto al 2023.

Decreto Carta Dedicata a te 2024
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