Carta del Docente ridotta: ecco perché il bonus 500 euro è a rischio taglio

Teresa Maddonni

4 Settembre 2024 - 13:36

Il bonus 500 euro, la Carta del Docente per chi è di ruolo, è a rischio taglio. Occorre rifinanziarla per evitare la riduzione e intanto i precari restano senza. I dettagli.

Carta del Docente ridotta: ecco perché il bonus 500 euro è a rischio taglio

Carta del Docente ridotta nel 2024? Potrebbe accadere. Ma perché il bonus 500 euro è a rischio taglio?

La Carta del Docente è il bonus da 500 euro riconosciuto ogni anno dal ministero ai docenti di ruolo, vale a dire con contratto a tempo indeterminato, per l’acquisto di beni e servizi legati alla formazione professionale.

Sono esclusi i docenti precari che ottengono un contratto al 30 giugno, al 31 agosto o per supplenze brevi e saltuarie da Graduatorie di Istituto. Dal 2023 i docenti con contratto a tempo determinato, in via del tutto eccezionale, hanno ottenuto la Carta del Docente, disposizione questa che tuttavia non verrebbe rinnovata.

La Carta del Docente 2022/2023 è scaduta il 31 agosto 2024 vale a dire che il bonus 500 euro è stato spendibile fino a quella data, mentre la somma del 2023/2024 potrà essere utilizzata anche l’anno prossimo.

La Carta del Docente 2024/2025, che sarebbe spendibile anche nel 2026 quindi, rischia di essere ridotta con un taglio al bonus individuale di 500 euro. Vediamo perché.

Carta del Docente ridotta, bonus 500 euro a rischio taglio: ecco perché

La Carta del Docente sarebbe a rischio riduzione a causa dei fondi stanziati dal ministero. Il bonus 500 euro potrebbe subire un taglio di 80 euro passando di fatto a 420 euro, come riporta Il Messaggero.

I fondi destinati alla Carta del Docente a partire dal 2027 dovrebbero essere utilizzati per la Scuola di Alta formazione e per pagare i tutor dei corsi abilitanti. A stabilire la riduzione del fondo per la Carta del Docente è il Dl 36/2022 che all’articolo 44 in riferimento alle attività di tutoraggio sancisce, tra le altre cose, che il finanziamento di 19 milioni di euro per l’anno 2024 e 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025 avverrà “mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 123, della legge 13 luglio 2015, n. 107.” La stessa riduzione è prevista per finanziare la Scuola di Alta formazione.

L’autorizzazione di spesa ridotta di cui sopra è quella che finanzia la Carta del Docente, il bonus 500 euro che pertanto passerebbe a 420 euro, se non interverranno altri fondi per mantenere il budget attuale. Assenti nella manovra 2024 i fondi dovrebbero essere rimpinguati con 30 milioni di euro per il 2024 e 61 milioni per il 2025. Per evitare la riduzione della Carta del Docente serve quindi un intervento del governo entro l’anno, magari nella prossima manovra finanziaria.

Carta del Docente ridotta non rinnovata per i precari

E se i precari con il contratto al 31 agosto 2023, e al 31 agosto 2024 per successive risorse, sono riusciti a ottenere la Carta del Docente, non possono sperare nel bonus 500 euro coloro che hanno preso servizio a settembre per una nomina annuale.

Restano fuori dalla possibilità di ottenere la Carta del Docente, quindi, i precari con contatto al 31 agosto 2025 sempre che non intervenga una norma in merito. I docenti precari, professionisti e insegnanti a tutti gli effetti, non possono ottenere un beneficio che sarebbe fondamentale per la loro formazione assai cara chiesta dal ministero, basti pensare ai corsi abilitanti da 2.000 euro necessari per partecipare ai concorsi scuola dal prossimo anno.

L’auspicio è in un ravvedimento da parte del governo che decida quindi di rinnovare il bonus 500 euro per i precari e non solo per quelli con contatto al 31 agosto.

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