Lunedì 2 settembre molti insegnanti prenderanno servizio nelle scuole loro assegnate da Gae e Gps o dalle graduatorie di merito dei concorsi. Alcuni precari non dovranno presentarsi. Ecco perché.
La presa di servizio a scuola per l’avvio del nuovo anno scolastico 2024/2025 per alcuni insegnanti scatta lunedì 2 settembre.
Precari che dovranno sostenere l’anno di prova, neoimmessi in ruolo e supplenti che dovranno firmare un contratto a tempo determinato, e altre categorie che vedremo più nel dettaglio, dovranno presentarsi il 2 settembre nella scuola loro assegnata per l’assunzione.
Non tutti gli insegnanti delle categorie succitate, però, dovranno prendere servizio il 2 settembre perché molti dovranno attendere le operazioni degli uffici scolastici provinciali.
Intanto non mancano le polemiche prima del rientro a scuola tra il ministero, i sindacati e i precari che si preparano alla protesta, specie gli insegnanti di sostegno specializzati, che chiedono maggiori garanzie, equità e trasparenza da parte del Mim. Si discute, inoltre, anche delle linee guida per l’Educazione civica a scuola di Valditara bocciate dal Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.
Vediamo allora chi deve presentarsi il 2 settembre per la presa di servizio e chi no tra gli insegnanti.
Scuola, presa di servizio il 2 settembre: chi deve presentarsi e chi è escluso
Prendono servizio il 2 settembre 2024 a scuola alcune categorie di insegnanti e i supplenti anche se molti dovranno attendere i bollettini di convocazione degli uffici scolastici della provincia di iscrizione nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. Spesso gli Atp (Ambiti territoriali provinciali) convocano i docenti dopo la prima settimana del mese e dopo l’inizio delle lezioni nei turni di convocazione successivi al primo. Ma andiamo per gradi.
Sicuramente prendono servizio il 2 settembre gli insegnanti:
- neoimmessi in ruolo dalle Graduatorie a esaurimento e dalle Graduatorie di merito dei concorsi tra cui quella del 2024;
- i docenti che hanno ottenuto un incarico dalla prima fascia delle Gps sostegno anche tramite la mini call veloce per i posti vacanti e disponibili.
Questi docenti il 2 settembre firmeranno il contratto a tempo determinato andando a svolgere l’anno di prova per poi, a fine anno scolastico, ottenere definitivamente il ruolo mediante il superamento di una prova finale.
Ancora prendono servizio il 2 settembre i docenti che avendo superato l’anno di prova devono firmare il contratto a tempo indeterminato, ma anche docenti di ruolo che rientrano nella scuola di titolarità, che rientrano da un congedo o che ottengono la titolarità in una nuova scuola. I contratti, come chiarito dal Mim in una nota, avranno decorrenza giuridica ed economica coincidente con l’inizio dell’anno scolastico, vale a dire il primo settembre, anche se nel 2024 cade di domenica.
Intanto alcuni uffici scolastici provinciali stanno già pubblicando i bollettini con i turni di nomina per le assunzioni a tempo determinato, non finalizzate al ruolo, al 31 agosto per i precari che si trovano in prima e seconda fascia delle Gps per posto comune e di sostegno e da Gae attraverso la procedura informatizzata con l’algoritmo ministeriale.
Coloro che sono nel bollettino e hanno ricevuto la mail di convocazione dal Mim dovranno presentarsi nella scuola assegnata lunedì 2 settembre. Al momento i bollettini sono stati pubblicati dagli Atp di alcune province del Piemonte.
Come anticipato alcuni Atp potrebbero ritardare la pubblicazione dei bollettini; l’ambito territoriale di Roma, per esempio, solitamente pubblica i bollettini dopo il primo settembre e prosegue per più turni di convocazione nei mesi successivi. Molti aspiranti inseriti nelle Gps non prenderanno servizio il 2 settembre ma, se non saltati dall’algoritmo, nei giorni successivi. Il consiglio è di monitorare sempre la pagina web del proprio Atp di riferimento e la propria mail, quella comunicata al Mim.
Scuola: la presa di servizio del 2 settembre può essere posticipata
Gli aspiranti che devono prendere servizio il 2 settembre possono differirlo per cause di forza maggiore stabilite dalla normativa e a titolo esemplificativo, come specifica il ministero ogni anno nella circolare sulle supplenze:
- maternità;
- interdizione per gravi complicanze della gestazione;
- malattia;
- infortunio.
La decorrenza giuridica del contratto è quella del primo settembre mentre quella economica del giorno effettivo di presa di servizio.
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