Bonus 380 euro, nuove date per il pagamento della cosiddetta Carta solidale: per le comunicazioni ai beneficiari bisognerà aspettare almeno fino al 18 luglio 2023.
Entro la giornata di ieri i Comuni avrebbero dovuto consolidare le graduatorie per l’accredito del bonus da 382,50 euro caricato sulla cosiddetta Carta solidale, strumento a disposizione delle famiglie per l’acquisto di beni alimentari.
Tuttavia, ai Comuni serve più tempo per completare le procedure e per questo motivo il ministero dell’Agricoltura - come ufficializzato dall’Inps nel messaggio n. 2373 del 2023 - ha rinviato la scadenza spostandola di una settimana. Ciò significa che anche i tempi per l’arrivo della Carta solidale per gli acquisti saranno più lunghi, seguendo il nuovo calendario Inps allegato al suddetto messaggio.
Brutte notizie quindi per quelle famiglie che già dalla prossima settimana aspettavano un messaggio da parte del proprio Comune: per l’arrivo del bonus 382,50 euro bisognerà avere ancora un po’ di pazienza.
Carta solidale, arriva la proroga per i Comuni
Dopo l’invio delle graduatorie con i nominativi delle famiglie che hanno diritto alla Carta solidale, per un totale di 1 milione e 300 mila su tutto il territorio italiano, i Comuni avrebbero dovuto consolidare gli elenchi - utilizzando l’apposito applicativo Inps - entro la giornata del 27 giugno 2023.
Tuttavia, tra i ritardi dovuti all’accesso degli operatori agli applicativi, nonché per capire come effettivamente utilizzare un tale strumento, molte amministrazioni locali non sono riuscite a rispettare questa data e per questo motivo il ministero dell’Agricoltura - in accordo con Inps, Anci e Poste italiane - ha riconosciuto loro più tempo per portare a termine tutte le procedure. Tempo che servirà anche per consentire:
- il rilascio di alcune nuove funzionalità per la gestione, verifica e consolidamento delle liste dei beneficiari da parte degli operatori comunali;
- la previsione di una nuova elaborazione della graduatoria da parte dell’Inps, successivamente al consolidamento delle liste dei Comuni;
- una proroga dei termini per il completamento delle suddette operazioni.
Come anticipato, la scadenza entro cui i Comuni dovranno procedere con il consolidamento delle liste dei beneficiari si sposta alle ore 18 di mercoledì 5 luglio e questo rinvio avrà conseguenze su tutto il calendario.
Carta solidale, il calendario con tutte le date
A tal proposito, l’Inps ha ufficializzato le nuove scadenze:
- entro il 7 luglio, nell’applicazione web, bisognerà pubblicare le graduatorie rielaborate per ciascun Comune. Ricordiamo che queste graduatorie non sono pubbliche, quindi per sapere se la Carta solidale spetta o meno bisognerà attendere l’invio della comunicazione;
- entro sabato 8 luglio, invece, l’Inps invierà le liste confermate dal Comune a Poste italiane, così che questa possa completare le attività di competenza;
- entro il 15 luglio Poste italiane dovrà inviare all’Inps le liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario;
- allorché, entro il 18 luglio nell’applicazione web saranno pubblicate le liste definitive e complete dei codici carte assegnati.
A questo punto, quindi a partire dal 18 luglio, i Comuni potranno contattare i beneficiari della Carta solidale, per mezzo di SMS molto probabilmente, comunicando loro la data dell’appuntamento per il ritiro presso l’ufficio di Poste italiane di zona.
Nello stesso messaggio sarà indicato il numero identificativo della Carta solidale - che al momento del ritiro risulterà già precaricata con i 382,50 euro a disposizione per l’acquisto di generi alimentari - e per questo motivo bisognerà portarlo con sé al momento della consegna.
Servirà ancora qualche giorno di pazienza, quindi, per scoprire se la Carta solidale spetta o meno: ricordiamo comunque che ci sono famiglie che hanno maggiori probabilità di riceverla, in quanto viene data priorità ai nuclei con almeno tre componenti e un minore fino a 14 anni. Tra queste famiglie, ovviamente, vengono favorite quelle con Isee più basso. Dopodiché si guarderà alle famiglie con tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 2005; infine a tutte le altre, sempre tenendo conto dell’Isee.
E ricordiamo che non spetta a chi prende il Reddito di cittadinanza, né tantomeno a quelle famiglie in cui anche un solo componente beneficia di un sostegno al reddito o comunque di un ammortizzatore sociale (come la Naspi).
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