Cartelle e pace fiscale, caos scadenze il 31 luglio 2021. Nessuna novità per la ripresa dei versamenti

Anna Maria D’Andrea

27/05/2021

Cartelle e pace fiscale, caos scadenze il 31 luglio 2021: dalle rate di rottamazione e saldo e stralcio alla ripresa dei versamenti congelati dal decreto Sostegni bis, torna il problema di come far ripartire la macchina della Riscossione. Non c’è per il momento una soluzione.

Cartelle e pace fiscale, caos scadenze il 31 luglio 2021. Nessuna novità per la ripresa dei versamenti

Cartelle e pace fiscale: scadenza del 31 luglio 2021 da cerchiare in rosso sul calendario.

È questo il termine uno e trino entro il quale i contribuenti, partite IVA, pensionati e dipendenti, saranno chiamati alla cassa per i versamenti sospesi.

Il 31 luglio è la scadenza per pagare le rate relative al 2020 di rottamazione e saldo e stralcio, così come è questa la data entro la quale bisognerà versare le rate relative alle cartelle esattoriali sospese dal decreto Sostegni bis per ulteriori due mesi.

Il triplice appuntamento con l’Agenzia delle Entrate Riscossione resta tra i monitorati speciali sul fronte delle scadenze fiscali, che già a giugno prevedono un calendario serrato di appuntamenti, dall’IMU fino all’appuntamento con saldo e acconto delle imposte sui redditi.

Attualmente, alla nuova proroga delle cartelle prevista dal decreto Sostegni bis non si è affiancata una soluzione al problema della ripresa dei versamenti. Per la pace fiscale e per le rate congelate dallo scorso 8 marzo 2020 si rischia il caos.

Cartelle e pace fiscale, caos scadenze il 31 luglio 2021. Nessuna novità per la ripresa dei versamenti

Le nuove scadenze in materia di riscossione previste dal decreto Sostegni e dal decreto Sostegni bis si incrociano.

Entro il 31 luglio 2021 sarà necessario pagare tutte le rate relative alla pace fiscale scadute nel corso del 2020. Si tratta, nel dettaglio, dei versamenti relativi alla rottamazione e al saldo e stralcio delle cartelle dovuti, in via ordinaria, entro il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020.

Considerando che il 31 luglio cade di sabato, sono considerati tempestivi i versamenti effettuati entro lunedì 2 agosto. La proroga automatica condiziona anche il termine di tolleranza di 5 giorni e, di fatto, non decadrà dalla pace fiscale chi pagherà le somme dovute entro il 9 agosto 2021.

In merito alle rate relative alla rottamazione e al saldo e stralcio delle cartelle, si ricorda che sempre il decreto Sostegni n. 41/2021 ha disposto la proroga delle rate dovute per il 2021. I versamenti della definizione agevolata in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 possono essere effettuati entro il termine del 30 novembre.

Cartelle sospese, il 31 luglio 2021 la scadenza delle rate congelate dal decreto Sostegni bis

Alla scadenza delle rate del 2020 della pace fiscale si affianca quella delle cartelle esattoriali sospese.

Il decreto Sostegni bis ha prorogato fino al 30 giugno 2021 il termine di sospensione del versamento delle entrate derivanti da cartelle esattoriali, avvisi di addebito e di accertamento affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione.

I pagamenti congelati dall’8 marzo 2020 e fino al 30 giugno 2021 dovranno essere effettuati entro la fine del mese successivo, e quindi entro il 31 luglio 2021.

Anche in tal caso, il pagamento sarà considerato valido se effettuato entro il 2 agosto, considerando che il 31 luglio cade di sabato.

Caos scadenze per pace fiscale e cartelle, nessuna soluzione per la ripresa dei versamenti

È evidente che quella di fine luglio sarà una scadenza particolarmente impegnativa per famiglie e partite IVA e la questione relativa all’accavallarsi di più versamenti in un’unica giornata merita di essere affrontata per tempo.

In realtà, alcune novità erano attese dal testo del decreto Sostegni bis. Accanto alla proroga delle scadenze, era infatti stata avanzata l’ipotesi di prevedere la possibilità di dilazionare ulteriormente i versamenti in caso di cali rilevanti di fatturato o reddito.

Per quel che riguarda le partite IVA, si parlava dell’ipotesi di consentire la rateizzazione delle somme derivanti da cartelle e altri atti della riscossione da 6 a 10 anni.

Il testo del decreto n. 73/2021 non prevede tuttavia alcuna soluzione in merito. Resta quindi ancora da chiarire se sarà prevista qualche forma di agevolazione per la graduale ripartenza dei versamenti, che superi la logica della proroga emergenziale e consenta ai contribuenti di regolarizzare in modo agevole la propria posizione fiscale.

Possibili novità in tal senso sono attese dalla proposta del MEF sulla riforma della riscossione che, stando ai tempi dettati dal decreto Sostegni, era attesa entro il 22 maggio 2021. Si resta quindi in attesa di ulteriori aggiornamenti.

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