Case green, sono previste sanzioni per chi non adegua l’immobile?

Patrizia Del Pidio

27/03/2023

Per chi non si adegua alla direttiva europea delle case green sono previste delle sanzioni? Quali sono le conseguenze per chi non adegua l’immobile?

Case green, sono previste sanzioni per chi non adegua l’immobile?

Dopo l’approvazione della direttiva case green da parte del Parlamento europeo (Energy Performance of Building Directive) si ha il primo via libera all’efficientamento energetico degli edifici di tutta l’Europa. Lo scopo è quello di ridurre l’emissione di Co2 del 55% entro il 2030.

E’ bene sottolineare, però, che l’approvazione definitiva della normativa è ancora lontana, anche se la preoccupazione al riguardo è tanta già adesso da parte dei proprietari di immobili. Si pensi sono che una volta entrata in vigore la nuova direttiva ogni Stato membro dovrà ratificarla e questo, quasi sicuramente, non avverrà prima del 2025.

Anche se, ormai, la strada è ormai tracciata con la direzione già stabilita, gli interventi che saranno imposti sugli immobili indispensabili per ridurre il surriscaldamento climatico non sono così imminenti.

Direttiva casa green in breve

La direttiva prevede che tutti gli edifici, sia in costruzione che già esistenti, siano ad alta efficienza energetica per ridurre l’energia utilizzata nel settore edilizio entro il 2030. E questo inizialmente si dovrà realizzare portando tutti gli edifici ad una classe energetica almeno di classe E entro il 2030 ed entro la classe energetica D entro il 2033.

Ma attenzione, i nuovi edifici dovranno essere a emissione zero già dal 2028. Con la direttiva in questione potrebbe subire delle variazioni anche l’Attestazione di prestazione energetica (Ape) che certifica la classe di appartenenza dell’edificio che può andare dalla classe A alla G, la più inquinante.
Ogni Paese può esentare dall’adeguamento un massimo del 22% degli edifici del proprio territorio.

Ci sono sanzioni per chi non si adegua

La direttiva approvata dal Parlamento europeo, al momento, non prevede sanzioni per chi non si adegua. Ma questo non vieta ai singoli Governi di provvedere ad introdurre multe per i proprietari di immobili che non si adeguano a provvedere ai lavori di riqualificazione del proprio immobile.

C’è da considerare anche, però, che un intervento sull’immobile non può essere obbligatorio e sanzionabile senza un incentivo statale per la sua realizzazione. Ma questi sono particolari che si dovranno studiare nel momento che l’Italia ratificherà l’obbligo per i proprietari.

In ogni caso quello che si sa per certo che a partire dal 2030 non sarà più possibile dal 2030 non sarà più possibile vendere o affittare un immobile che non è in regola con la classe energetica prevista dalla direttiva in questione.

Dal 1 gennaio 2030, quindi, gli immobili che si trovano nella classe energetica G ed F e dal 2033 lo stesso divieto scatterà per gli immobili che si trovano nella classe energetica E. Alle stesse date il rinnovo dell’attestazione della classe energetica sarà obbligatoria anche per contratti di locazione già in essere che devono essere rinnovati.

Iscriviti a Money.it