Migliaia di lavoratori ancora senza cassa integrazione. La colpa è dell’INPS o del Ministero del Tesoro? Così il MEF chiarisce i motivi del ritardo.
Per ritardi di ordine burocratico e rimpalli di responsabilità, ci sono migliaia di lavoratori senza cassa integrazione da mesi, nonostante lo Stato abbia le risorse economiche per finanziare gli ammortizzatori sociali.
Di chi è la colpa se il pagamento non arriva? INPS e Ministero dell’Economia si accusano a vicenda senza risolvere il problema, mentre oltre 500 mila dipendenti attendono la cig da mesi.
Un chiarimento sulla vicenda arriva dal recente comunicato del MEF - datato 25 agosto 2021 - nel quale il Ministero difende il proprio operato, assicurando di aver espletato correttamente le procedure e di non aver bloccato alcun versamento.
Ecco in che modo il Ministero si difende dalle accuse mosse negli ultimi giorni.
Cassa integrazione in ritardo: la colpa è del MEF?
Un articolo pubblicato sul giornale ItaliaOggi ha scatenando un’accesa polemica riguardo ai clamorosi ritardi nel pagamento della cassa integrazione: migliaia di lavoratori, danneggiati dall’emergenza da Covid-19, sarebbero ancora in attesa di ricevere gli ammortizzatori sociali promessi.
La colpa del ritardo, però, resta da chiarire. E se da una parte c’è chi dà la responsabilità alla Ragioneria dello Stato - per non aver sbloccato i fondi - dall’altra c’è il MEF, che difende a spada tratta il proprio operato.
È quanto si evince dal comunicato stampa n° 165 del 25/08/2021 del Ministero dell’Economia, pubblicato in seguito alle accuse ricevute. In nessun modo il MEF e la Ragioneria dello Stato - recita il testo - hanno contribuito al ritardo nell’erogazione delle somme. Anzi, il Ministero assicura di aver collaborato con l’INPS affinché i beneficiari della cig ricevessero le somme in tempi congrui, promuovendo interventi legislativi e mantenendo acceso un costante dialogo.
Nell’anno in corso - prosegue il comunicato - sia il MEF che la RGS hanno potenziato gli strumenti di flessibilità in essere e oltrepassato diversi blocchi autorizzativi. Dunque le ragioni del ritardo sarebbero di chiedere ai vertici INPS.
Nel testo pdf del comunicato stampa, le motivazioni del MEF:
Quanti sono i lavoratori in attesa della cig
Rimpalli di responsabilità a parte, secondo i dati di ItaliaOggi, i dipendenti senza cassa integrazione sono circa 600mila, molti dei quali in attesa da 4-5 mesi, circostanza che ha messo in ginocchio diverse famiglie.
Una vera motivazione del reiterato ritardo non c’è ancora: il comunicato stampa del MEF, infatti, è teso a difenderne l’operato ma non chiarisce le reali motivazioni che impediscono l’erogazione degli assegni cig.
Proseguono le giustificazioni delle Istituzioni mentre nessuno, ad oggi, ha spiegato come uscire da questo impasse.
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