I risultati del sondaggio di Money.it: il 79% dei rispondenti è favorevole all’introduzione della castrazione chimica in Italia per contrastare i reati di violenza sessuale.
Castrazione chimica, in Italia è giusto introdurla. Questo è il responso del sondaggio di Money.it che è stato realizzato mentre nel Paese è ancora forte lo shock per le ultime notizie riguardanti gli episodi di violenza sessuale ai danni di ragazze anche giovanissime, con la Lega che ha annunciato novità legislative per punire chi si marchia di questo orribile reato.
Guardando i risultati del sondaggio, che ricordiamo ha un valore soltanto indicativo e non scientifico non essendo stato realizzato a campione, i lettori di Money.it non sembrerebbero avere dubbi a riguardo: per il 79% dei rispondenti sarebbe giusto introdurre la castrazione chimica in Italia.
Come potrebbe avvenire questo l’ha spiegato nei giorni scorsi Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia della Lega, che ha annunciato a settembre un emendamento al disegno di legge Nordio-Piantedosi-Roccella.
“Proporremo la castrazione chimica come emendamento della Lega o del governo, se ci sarà condivisione - ha spiegato Ostellari -. È una soluzione rivolta a chi reitera il reato e ha dei problemi. Sarebbe solamente su base volontaria per chi si vuole curare”.
I tempi per l’introduzione della castrazione chimica di conseguenza potrebbero essere celeri - Matteo Salvini inizialmente ha parlato di un disegno di legge mentre con un emendamento ci sarebbe una netta accelerata -, ma resta da capire ora quale sarà la posizione sul tema del resto della maggioranza.
Il sondaggio sulla castrazione chimica in Italia
Come ha spiegato Andrea Ostellari, se l’emendamento della Lega dovesse essere approvato in Italia una persona condannata per violenza sessuale, su base volontaria, potrebbe ricevere il trattamento della castrazione chimica.
“Per quello che riguarda la violenza sulle donne è un’estate pazzesca - ha dichiarato nelle scorse ore Matteo Salvini -. La Lega presenterà un emendamento per la castrazione chimica per i casi più gravi di recidiva. Non siamo di fronte solo a dei delinquenti, ma a dei malati. Se hai mal di testa prendi l’aspirina, se non riesci a controllarti te lo risparmio per il resto della tua esistenza”.
La strada tracciata dal ministro Salvini sembrerebbe essere apprezzata dai lettori visto l’esito del sondaggio, ma in Italia non sembrerebbero mancare i dubbi in merito a questo trattamento previsto, in alcuni casi e sempre su base volontaria, in Paesi come Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito.
Le critiche riguardano soprattutto la durata dell’effetto visto che la castrazione chimica perderebbe la sua efficacia un paio di mesi dopo la fine del trattamento, ma soprattutto per la convinzione che la violenza sessuale sia un reato di odio dove non c’è nulla di erotico.
Andare a diminuire il desiderio sessuale e provocare disfunzioni erettili a chi ha commesso uno stupro, potrebbe essere di conseguenza controproducente visto che l’autore a quel punto potrebbe compiere violenze di diverso genere.
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