Cattive notizie per tutti, in arrivo più tasse

Patrizia Del Pidio

3 Ottobre 2024 - 17:39

In arrivo una manovra che potrebbe richiedere sacrifici a tutti gli italiani per la riduzione del debito pubblico. Vediamo cosa pensano le parti sociali.

Cattive notizie per tutti, in arrivo più tasse

La Legge di Bilancio porta cattive notizie per tutti perché sono in arrivo più tasse. Dopo settimane di detto e non detto, finalmente il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti getta la maschera e dice la verità: la manovra richiederà più sacrifici da tutti. A essere tassati saranno tutti i profitti e tutti i ricavi e sarà richiesto uno sforzo all’intero Paese: individui, società piccole, medie e grandi.

Inizialmente si era parlato di tassare gli extraprofitti, ma ora si parla di tassare i profitti a chiunque li ha fatti chiedendo uno sforzo all’intero Paese.

L’articolo 53 della Costituzione, in fin dei conti, prevede che tutti sono tenuti a sostenere le spese pubbliche in base alla propria capacità e per rientrare sotto il 3% del deficit entro il 2026 serve il contributo di tutti.

Una Legge di Bilancio di sacrifici

La Legge di Bilancio 2025 richiederà a tutti sacrifici. Non solo alle banche, quindi, ma la chiamata alla contribuzione sarà per tutti. Ovviamente si tratta di una cosa ragionata e razionale che tasserà i giusti profitti in modo corretto, anche se ancora non è stata trovata la soluzione che permetta di farlo in modo equilibrato.

Una crescita economica, seppur non elevatissima, in Italia c’è stata e questo per l’esecutivo è la dimostrazione che si dimostrano le promesse con i fatti.

Chi darà il proprio contributo?

Anche se la paura primaria, in questo momento, è quella che si realizzi una manovra “lacrime e sangue”, la calma del ministro Giancarlo Giorgetti infonde ancora qualche lieve speranza.

Il comparto sicurezza, che ha beneficiato delle migliori condizioni di mercato, dovrà dare il proprio contributo alla manovra. Non solo il settore bancario che è sempre il primo chiamato in causa quando si parla di extraprofitti: se un tempo poteva essere lecito, visto che le banche facevano più profitti, oggi bisogna tenere conto che ci sono settori che ne fanno di più.

Come l’industria che produce armi che, proprio a causa di tutte le guerre in corso se la sta passando particolarmente bene producendo utili superiori alla norma. E proprio per questo dovrà dare il proprio contributo. Il Ministro assicura che si troverà senza ombra di dubbio una soluzione equilibrata.

I sindacati attaccano

Per i sindacati il Piano strutturale di bilancio porterà a un lungo periodo di austerità (si parla di 13 miliardi i tagli l’anno per 7 anni). La manovra in discussione è bocciata dalla Cgil perché l’austerità, come al solito, sarà sulle spalle dei “soliti noti”.

Quello che preoccupa maggiormente le parti sociali è che i lavoratori, già impoveriti dall’inflazione, continueranno a essere colpiti da nuovi tagli che potrebbero far venire meno un welfare che sarà sempre meno pubblico.

La Cisl, invece, auspica che la spendig review possa andare a colpire solo le sacche si spreco, le zone grigie, le rendite e le intermediazioni parassitarie. A essere tassate dovrebbero essere le rendite immobiliari e finanziarie oltre alle multinazionali che godono di regimi di tassazione privilegiata.

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