Devi fare un bonifico e non sai cosa scrivere nella causale? Dipende dalla ragione del versamento. Ecco alcuni esempi utili per non commettere errori.
Ogni volta che si effettua un bonifico è bene prestare attenzione a cosa scrivere nella causale in modo da rendere chiara fin dal principio la ragione per cui si sta effettuando il trasferimento di denaro.
A seconda dei casi, infatti, la causale del bonifico può risultare determinante per evitare che ci siano problemi, sia in ambito di controlli fiscali (ad esempio se c’è uno passaggio di denaro tra parenti) che per beneficiare di alcune detrazioni. Specialmente per quanto riguarda i bonus edilizi, come può essere quello per ristrutturazioni, è infatti necessario che nella causale del bonifico venga espressamente indicata la tipologia dell’intervento effettuato e la volontà di farlo rientrare tra le spese agevolabili.
Per questo motivo è bene essere informati su cosa scrivere nella causale del bonifico e a cosa serve, informazioni di cui trovate gli aggiornamenti necessari in questa guida dedicata.
Cos’è la causale del bonifico e a cosa serve
La causale del bonifico non è altro che la motivazione che giustifica il passaggio di denaro tra il mittente e il destinatario del pagamento. La causale in un bonifico è sempre richiesta, sia quando il bonifico viene effettuato online che quando ci si reca direttamente in banca o alla posta.
La causale serve quindi a giustificare il passaggio di denaro, rendendo più semplice al Fisco capire se si tratta di un’operazione che nasconde un illecito (come può essere un tentativo di evasione fiscale). Per questo motivo ogni volta che si compila un bonifico c’è il dubbio su cosa scrivere nella causale. È motivando nella maniera corretta il bonifico, infatti, che ci si mette al riparo da eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Non esiste una regola generale per una causale corretta, poiché dipende dalla motivazione oggettiva per la quale si effettua il pagamento. Sappiate comunque che tutti i passaggi tra un conto corrente e un altro sono sotto l’osservazione del Fisco e che una causale sbagliata può comportare non pochi problemi.
Cosa scrivere nella causale del bonifico per bonus ristrutturazioni
Per facilitare chi vuole beneficiare della detrazione del 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione della prima casa, confermato anche nel 2025, molte banche hanno realizzato un bonifico parlante con la causale già compilata, così da non correre il rischio di perdere il diritto al bonus.
Spetta al contribuente inserire le altre informazioni necessarie per beneficiare della detrazione, quali:
- Codice Fiscale del beneficiario della detrazione;
- Denominazione e Partita IVA dell’impresa che ha effettuato i lavori.
Per chi non ha il bonifico già compilato, invece, la causale corretta è la seguente:
“Bonifico lavori edilizi con detrazione art. 16-bis dpr 917-86. Pagamento fattura (indicare il numero) a favore di (nome impresa e Partita IVA), beneficiario della detrazione (nome e cognome e Codice Fiscale)”.
Stesso discorso vale per il bonus mobili, per il quale bisognerà indicare le stesse informazioni suddette (partita IVA dell’impresa da cui è stato acquistato il prodotto, codice fiscale e dati personali del beneficiario).
Cosa scrivere nella causale del bonifico per pagare un professionista
Quando si effettua un bonifico in favore di un professionista non ci sono chissà quali possibilità di errore; l’importante è che il pagamento faccia sempre riferimento ad una fattura, della quale bisognerà indicare il numero nella causale.
Ecco un esempio di causale corretta per un bonifico in favore di un commercialista, o di un avvocato:
“Saldo onorario riferito alla fattura (numero e data)”.
Cosa scrivere nella causale del bonifico per rimborso spese collaboratori
Se il mittente del bonifico è il professionista che deve effettuare - in favore di un proprio collaboratore - un pagamento a titolo di rimborso spese, oppure per una prestazione occasionale, è consigliato far transitare l’operazione sul conto corrente riferito all’attività professionale, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti con il Fisco.
In tal caso la causale corretta è:
“Rimborso spese documentate come da nota (inserire il numero e la data)”
Cosa scrivere nella causale del bonifico per regalo in famiglia
Quando si decide di fare un regalo ad un membro della famiglia utilizzando il bonifico, si deve prestare particolare attenzione a quello che si scrive nella causale.
Questo perché l’Agenzia delle Entrate potrebbe confondere il regalo con un pagamento, per il quale la somma ricevuta costituisce reddito. E in quel caso dopo un accertamento fiscale il Fisco potrebbe chiedere il versamento delle imposte relative al pagamento, con tanto di sanzioni.
Quindi, per evitare che si verifichino dei spiacevoli problemi di carattere fiscale, consigliamo di specificare nella causale la motivazione della donazione (regalo per acquisto auto, donazione per spese di viaggio) indicando anche il rapporto di parentela tra le parti.
Cosa scrivere nella causale del bonifico per restituzione prestito
Può capitare che in un momento di difficoltà economica ci si rivolga ad un amico - o ad un familiare - per chiedere un prestito.
Uno dei metodi più utilizzati per la restituzione del prestito è certamente il bonifico, ma in tal caso nella causale va specificato che nella somma restituita non sono compresi gli interessi.
Per questo motivo quando compilate il bonifico scrivete nella causale “restituzione del prestito di natura infruttifera” (ossia che non ha prodotto interessi). In questo modo chi ha effettuato il prestito non rischia di essere accusato per non aver dichiarato il reddito derivante dal pagamento di eventuali interessi.
Per non correre rischi consigliamo anche di indicare nella causale la motivazione del prestito.
Cosa scrivere nella causale del bonifico per trasferimento denaro su un altro C/C di proprietà
Quando il bonifico viene effettuato per il passaggio di denaro tra due conti correnti, la causale è molto semplice. Basta indicare, infatti, il termine che riassume questa operazione, ossia il giroconto”.
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