La Centrale rischi – così come altre banche dati creditizie come Crif, Experian, eccetera – è un istituto unilaterale e discrezionale che non trae origine da norme di legge.
Non si fermano mai. Anche se ormai l’opinione pubblica ha capito che spesso ci troviamo di fronte a arroganti truffatori, la casta delle banche continua imperterrita a mostrare i propri deliri di onnipotenza. Molti clienti subiscono minacce come questa: «Se non fa un versamento per rientrare nei limiti del fido concesso, le revochiamo la linea di credito e la segnaliamo alla Centrale rischi». Salvo poi scoprire che il fuori fido era stato causato dall’addebito delle competenze trimestrali, calcolate con tassi di interesse usurai.
E ancora: «Se non ha i soldi per sistemare la posizione, li chieda all’azienda di suo marito, altrimenti revochiamo i fidi pure a lui», anche quando quei prestiti erano stati concessi con gravi responsabilità in termini di esercizio abusivo e tecnicamente errato del credito.
Queste intimidazioni sono fatte anche dal semplice cassiere che, forte della sua posizione psicologicamente dominante di “bancario”, offende, umilia e talvolta ridicolizza il cliente. Usa pressioni basate su bugie e incompetenza che spesso portano il cliente a rivolgersi agli usurai “di strada” per onorare il debito. La menzogna che ancora oggi le banche usano maggiormente come minaccia è appunto la «segnalazione alla Centrale rischi». Un vizio che non intendono perdere anche perché a loro non costa nulla: non corrono alcun rischio legale. [...]
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