La Cina progetta una centrale solare direttamente nello spazio e prova a puntare sulle energie rinnovabili. Primo prototipo previsto per il 2025.
Il prototipo della centrale solare nello spazio verrà ultimato nel 2025, ma per il momento il progetto è ancora da studiare nei dettagli, soprattutto si dovrà cercare una soluzione per trasmettere l’energia accumulata sulla Terra. La proposta è però quella di costruire una stazione che possa assorbire i raggi solari anche quando il meteo non è dei migliori, dal momento che la stazione in questione sarà lanciata in orbita nella stratosfera.
Un progetto fantascientifico di una centrale solare in orbita che però mostra come il mondo si stia muovendo verso forme di energia rinnovabile, cercando soluzioni ecologiche.
La notizia è arriva direttamente da Science and Technology Daily che chiarisce le tappe di questo grande progetto nato in Cina. Nel 2025 si dovrebbe lanciare il primo prototipo, una stazione piccola che permetterà di assorbire energia solare. Stabilita anche la data per il lancio della mega stazione che dovrebbe partire nel 2030 e immagazzinare energia nell’ordine di Megawatt.
Ultima tappa è fissata per il 2050, quando la centrale solare lanciata in orbita dovrebbe riuscire a immagazzinare energia in Gigawatt. Un progetto ambizioso, di grandissima portata, che cerca però di rispondere a due esigenze del Paese: la ricerca di una fonte di energia rinnovabile (la Cina è ancora fortemente dipendente dal carbone) e l’idea di conquistare una fetta di Spazio.
Gli esperti che si stanno occupando del progetto hanno dichiarato che la centrale in questione sarebbe una fonte di energia pulita per la Terra inesauribile, in grado di lavorare nel 99% del tempo e di produrre energia 6 volte più potente di quella che si riesce ad ottenere con un impianto di pannelli solari sul tetto di casa.
Tanti però sono ancora i problemi da risolvere, in primis come trasferire l’energia dalla stazione alla Terra, questione su cui gli scienziati ammettono di non avere ancora una soluzione e di star vagliando diverse idee. Tra le possibili soluzioni vi sono l’utilizzo di laser o microonde, che però non è chiaro in che modo impatterebbero sulla salute dell’uomo.
Altra questione complessa è il peso dell’astronave che sarebbe di oltre mille tonnellate, un peso che risulta più di due volte quello della Stazione spaziale internazionale. Il costo per portare in orbita una stazione di questo tipo sarebbe enorme e quindi si cercano soluzioni alternative che permettano di ridurre la spesa. Tra le proposte vi è anche quella di costruire la centrale direttamente in orbita, utilizzando delle stampanti 3D.
Un progetto ancora tutto da sviluppare quindi, ma che, se prendesse forma, potrebbe portare ad avere una vera e propria rivoluzione per le energie rinnovabili e forse un addio definitivo all’energia di tipo fossile.
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