Centrodestra ai ferri corti su regionali Puglia e Campania

Violetta Silvestri

31 Gennaio 2020 - 17:09

Il centrodestra appare in crisi e rischia di non trovare l’accordo per le prossime regionali. Sui candidati di Puglia e Campania, infatti, non c’è intesa. La coalizione di Salvini, Meloni, Berlusconi è ai ferri corti?

Centrodestra ai ferri corti su regionali Puglia e Campania

Arrivano i primi segnali di crisi nel centrodestra. I nuovi equilibri che si sono creati a seguito del voto in Emilia Romagna e in Calabria, infatti, stanno seminando malumori nella colazione tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, Matteo Salvini non appare affatto convinto delle candidature di Raffaele Fitto in Puglia e di Stefano Caldoro in Campania. Anzi, vorrebbe proprio boicottarle, nonostante Meloni e Berlusconi le considerino ormai intoccabili.

Le resistenze della Lega rischiano di avere un peso enorme sul successo delle prossime elezioni primaverili. Il pericolo, infatti, è di uno strappo all’interno del centrodestra che potrebbe costare caro a Salvini in primis (che senza gli alleati, soprattutto Fratelli d’Italia, non può vincere).

La coalizione è davvero ai ferri corti su Puglia e Campania?

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Caos centrodestra su regionali Puglia e Campania. Lo strappo di Salvini

Il leader della Lega sfida i suoi alleati sui candidati da presentare alle prossime elezioni in Puglia e in Campania. Stando alle notizie trapelate nell’ultima ora dal Consiglio Federale del Carroccio, infatti, il no di Salvini a Fitto e Caldoro appare categorico.

Il primo è sostenuto da Giorgia Meloni, il secondo è l’uomo di Silvio Berlusconi. L’accordo per le spartizioni nelle regionali sembrava un affare ormai chiuso. Alla Lega spettavano i candidati di Toscana, Veneto e Emilia Romagna; Forza Italia aveva la scelta di Campania e Calabria e Fratelli d’Italia doveva esprimere un suo nome in Puglia e nelle Marche.

Adesso, però, dopo il voto del 26 gennaio, l’intesa non piace più a Salvini. Fitto e Caldoro, infatti, non convincono perché hanno già perso in precedenza e non sono garanzia di vittoria e di prestigio per la Lega e per il centrodestra tutto.

E, soprattutto, il piano stabilito in precedenza tra gli alleati lascerebbe alla Lega il candidato in Toscana, che rischia di vedere un altro trionfo del centrosinistra come successo in Emilia Romagna.

Sarà crisi tra la Lega e gli alleati?

Sulla questione dei candidati del centrodestra alle prossime regionali resta lo scetticismo. Ci si chiede, infatti, se lo strappo di Salvini rispetto all’accordo di coalizione porterà a una vera crisi.

Giorgia Meloni ha già fatto sapere che non intende rinunciare a Fitto e che si fida di Salvini e del suo rispetto dei patti già presi. In più, Fratelli d’Italia ha chiesto subito più collegialità nelle decisioni e, soprattutto, uno spazio di maggiore prestigio nel centrodestra, visto il raddoppio dei voti in Emilia Romagna e in Calabria.

Anche Silvio Berlusconi appare poco intenzionato a mollare il suo candidato campano. L’unica speranza di Forza Italia, infatti, è la conquista dei voti al sud, come è successo nelle regionali calabresi.

La prossima settimana ci sarà un vertice di coalizione. Si capirà meglio se il centrodestra è davvero ai ferri corti.

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