I risultati delle elezioni regionali in Sardegna non sono ancora definitivi e il centrodestra potrebbe chiedere il riconteggio: il regolamento e cosa sta succedendo.
Elezioni regionali Sardegna 2024, il centrodestra spera ancora di poter vincere con tutte le speranze che sono rivolte verso un possibile riconteggio, ma la strada appare essere comunque assai stretta e decisamente in salita.
Una settimana dopo l’inizio dello spoglio dei voti ancora non ci sono i risultati ufficiali delle elezioni regionali in Sardegna; il contatore del sito della Regione infatti è fermo a 1.825 sezioni su un totale di 1.844.
La presidente in pectore Alessandra Todde - sostenuta dalla triade M5s-Pd-sinistra - al momento è accreditata in totale di 331.109 voti contro i 328.494 di Paolo Truzzu, il candidato del centrodestra e grande favorito della vigilia.
Todde così ha 2.615 voti di vantaggio, ma i rumors che arrivano dalle sezioni che ancora mancano all’appello - che in totale pesano per circa 25.000 voti - parlano di un vantaggio nei confronti di Truzzu che si starebbe assottigliando.
Da qui l’ipotesi di un riconteggio che potrebbe ribaltare l’esito delle elezioni regionali in Sardegna, un voto che ha rappresentato il primo schiaffo elettorale per la premier Giorgia Meloni che domenica si gioca molto alle regionali in Abruzzo dove Marco Marsilio, presidente uscente di Fratelli d’Italia, se la vedrà con Luciano D’Amico sostenuto da tutto il campo largo del centrosinistra.
Elezioni regionali Sardegna: il regolamento per il riconteggio
Al centrodestra ormai non resta che aggrapparsi a un possibile riconteggio per poter sperare di vincere le elezioni regionali 2024 in Sardegna; tutto dipende dalle sezioni che ancora non hanno ufficializzato i propri risultati.
“La ’forchetta’, a quanto ci risulta, è tra i 1.450 e i 1.600 voti, considerando tutte le sezioni scrutinate - ha dichiarato Alessandra Todde ospite della trasmissione televisiva Mezz’Ora in Più -. Un dato ben lontano dai 200 di cui sento vagheggiare”.
I numeri sono molto importanti. Il regolamento delle elezioni regionali prevede che possa essere richiesto un riconteggio delle sezioni contestate se lo scarto di voti tra il primo e il secondo candidato più votato è inferiore ai 1.000 voti.
Se le stime di Alessandra Todde fossero giuste - ovvero un suo successo finale per circa 1.500 voti -, allora il centrodestra non potrebbe fare richiesta di un riconteggio e la sconfitta a quel punto sarebbe definitiva.
Nel caso in cui il distacco finale invece fosse inferiore a 1.000 voti, allora Paolo Truzzu potrebbe richiedere non il riconteggio di tutte le schede, ma solo quello relativo alle sezioni contestate.
Le speranze di un “ribaltone” in queste infinite elezioni regionali in Sardegna di conseguenza sembrerebbero essere ridotte al lumicino, ma nel caso fosse consentito di certo il centrodestra sembrerebbe essere pronto a chiedere un riconteggio nelle sezioni contestate.
Ad Alessandra Todde così non resta che aspettare mentre il centrosinistra ora sogna la doppietta in Abruzzo per mettere in crisi anche il governo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA