Certificazione Unica 2025 errata? Ecco le istruzioni per sanare i vizi con una CU costitutiva o correttiva senza sanzioni, ma solo se l’invio avviene entro 5 giorni.
La CU 2025 errata può essere sanata senza sanzioni, ma solo se la trasmissione della nuova Certificazione Unica 2025 sostitutiva o correttiva avviene entro 5 giorni dalla comunicazione di errore da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Si parla anche di Certificazione Unica 2025 sostitutiva o correttiva se il documento viene inviato entro 5 giorni dalla scadenza del 17 marzo 2025 senza la comunicazione, cioè se il soggetto interessato si accorge prima della comunicazione di avere commesso errori.
Ma da quando si iniziano a contare i cinque giorni di tempo concessi per correggere e rinviare il modello CU scartato dall’Agenzia delle Entrate? La risposta è nelle istruzioni dell’Amministrazione Finanziaria.
Certificazione unica 2025 scartata, invio CU correttiva entro 5 giorni dalla data di scarto
I termini per l’invio all’Agenzia delle Entrate della Certificazione Unica sono diversi in base al soggetto per il quale l’invio avviene. In particolare i termini sono:
- 17 marzo 2025 per lavoratori dipendenti;
- 31 marzo 2025 per lavoratori autonomi, titolari di partita Iva;
- 31 ottobre 2025 per le certificazioni contenenti redditi esenti o non dichiarabili con la precompilata.
La Certificazione Unica per i lavoratori dipendenti deve essere inviata ogni anno entro il 16 marzo, nel 2025 tale data è coincisa con la domenica, proprio per questo il termine di invio è stato prorogato al 17 marzo. In caso di errori è possibile sanarli entro 5 giorni dal momento della comunicazione dell’errore da parte dell’Agenzia delle Entrate o entro 5 giorni dal termine di scadenza previsto per l’adempimento.
La prima situazione da considerare è quella del nuovo invio di una certificazione unica scartata dall’Agenzia delle Entrate, con scarto comunicato a ridosso o addirittura dopo il termine di scadenza.
Anche in tal caso sarà possibile inviare una certificazione unica sostitutiva correttiva della precedente entro il termine di cinque giorni.
Cinque giorni che, così come specificato dalla stessa Agenzia delle Entrate nelle istruzioni del modello CU 2025, decorrono a partire dalla data contenuta nella comunicazione che attesta i motivi dello scarto (circolare ministeriale n. 195/E del 1999).
Saranno quindi considerate tempestive e non si applicano sanzioni alle Certificazioni Uniche 2025 trasmesse entro la scadenza ordinaria (17 marzo 2025), scartate dai servizi telematici, e “nuovamente inviate entro il termine di cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione di scarto”.
Ricordiamo che il servizio telematico restituisce immediatamente dopo l’invio, un messaggio che conferma solo l’avvenuta ricezione del file, mentre in un secondo momento comunica anche l’esito, cioè comunica al soggetto se vi sono errori o motivi di scarto della CU2025.
Certificazione Unica 2025 errata, invio CU sostitutiva entro 5 giorni dalla scadenza
Da quando decorrono i cinque giorni nel caso in cui la CU sostitutiva sia trasmessa per correggere errori contenuti nella Certificazione Unica inviata entro la scadenza ordinaria (e non scartata dall’Agenzia delle Entrate)?
In tal caso, i cinque giorni in più di tempo devono essere calcolati partendo dalla data di scadenza, 17 marzo 2025, considerando i giorni da calendario (compresi quindi sabato e domenica).
In sintesi, per l’invio della Certificazione Unica sostitutiva di un modello CU trasmesso entro la scadenza, il termine ultimo è fissato al 22 marzo 2025 e in tal caso non sono previste sanzioni.
In ambedue i casi si specifica che la possibilità di differimento entro cinque giorni dalla scadenza si applica solo nei casi in cui entro il termine ordinario sia stata trasmessa la Certificazione Unica da correggere o rettificare. In poche parole, le comunicazioni trasmesse entro i termini previsti ma scartate dal servizio telematico, purché ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione che attesta il motivo dello scarto e le Certificazioni Uniche trasmesse entro 5 giorni dalla scadenza e corrette senza previa comunicazione dell’AdE.
Sanzioni in caso di errori o ritardi nell’invio del modello CU (ex Cud) 2025
In caso di ritardo o errori nell’invio telematico delle Certificazioni Uniche, le sanzioni applicate sono quelle previste dal combinato della Legge di Stabilità 2016, dal Decreto Legislativo 158/2015 e 151/2015.
Nella tabella che segue, le sanzioni previste:
Fattispecie | Sanzioni previste |
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Certificazione Unica omessa, tardiva o errata | 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50mila euro per anno e sostituto d’imposta |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 17 marzo 2025, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni | nessuna sanzione |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 18 marzo 2024, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni | 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20mila euro per anno e sostituto d’imposta |
Il limite massimo di sanzioni applicabili a ogni sostituto d’imposta non può superare i 50mila euro. Se la certificazione è trasmessa correttamente entro 60 giorni dal termine del 17 marzo (oppure per le Cu senza redditi riportabili nella precompilata, del 31 ottobre), la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di 20mila euro.
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