Che differenza c’è tra bancomat e carta di credito?

Alessandro Nuzzo

1 Febbraio 2025 - 12:22

Sempre più utilizzate per i pagamenti, sapete che differenze ci sono? Ecco caratteristiche, vantaggi e svantaggi.

Che differenza c’è tra bancomat e carta di credito?

In Italia si paga sempre più con moneta elettronica. A dirlo lo sono le statistiche. In attesa dei numeri del 2024 che si preannunciano ancora in crescita, nel 2023 il transato dei pagamenti digitali in Italia ha raggiunto i 444 miliardi segnando un + 12% rispetto al 2022. Sul totale dei consumi, i pagamenti digitali arrivano a costituire il 40% del valore, un’incidenza di poco inferiore a quella del contante. Ormai quasi tutti gli italiani sono in possesso di almeno una carta bancomat per effettuare pagamenti ma anche per poter prelevare denaro contante allo sportello Atm. Altri, ma certamente in misura minore, sono in possesso anche di una carta di credito.

Quando ci rechiamo in un negozio e stiamo per concludere un acquisto, nel momento del pagamento con la carta molto spesso chi è alla cassa ci chiede: «Carta o bancomat?». Ci sta chiedendo se il pagamento dovrà essere effettuato con carta di debito o di credito. Per chi ancora non lo sapesse, facciamo chiarezza spiegando nel dettaglio le differenze che ci sono tra le due tipologie di carta elettronica.

Bancomat e carta di credito: differenze

Tra bancomat e carta di credito c’è una differenza molto importante che riguarda il quando la somma viene prelevata dal conto corrente. La carta bancomat è uno strumento elettronico che consente di fare acquisti anche quando non abbiamo contanti nel portafogli. Per farlo attinge al denaro presente su un conto corrente collegato. Nel momento dell’acquisto la somma viene immediatamente detratta dal conto corrente e resa indisponibile. C’è quindi un’uscita di denaro immediata. Oltre al pagamento, con la carta bancomat è possibile prelevare denaro contante agli sportelli ATM.

La carta di credito funziona invece in modo diverso. Si tratta di uno strumento elettronico che permette lo stesso di fare acquisti e prelevare denaro contante ma sfruttando il credito che la banca che ha emesso la carta offre. Dal punto di vista pratico, l’istituto emittente anticipa al titolare della carta l’importo di ogni transazione fino a un limite massimo concordato, noto come plafond. Questo permette di effettuare acquisti anche oltre la reale disponibilità economica sul conto corrente. Tuttavia, il credito concesso è temporaneo e deve essere rimborsato entro le scadenze previste per evitare sanzioni. Il saldo accumulato può essere restituito in un’unica soluzione o a rate, con l’applicazione di interessi sulle somme non saldate integralmente.

Esistono carte sia bancomat che di credito

Esistono delle carte multifunzione che combinano le caratteristiche delle carte bancomat e di credito in un unico supporto, appoggiandosi a due circuiti di pagamento distinti: uno nazionale per le operazioni in modalità debito e uno internazionale per le transazioni in modalità credito. Questo strumento consente di scegliere, al momento dell’acquisto o del prelievo, se utilizzare la funzione di debito o di credito, garantendo maggiore praticità senza dover gestire più carte o ricordare diversi PIN. Sebbene il supporto fisico sia unico, le due modalità presentano costi e limiti differenti, come accade con le tradizionali carte di credito e di debito.

Iscriviti a Money.it