Cosa fa oggi Jake Angeli, l’uomo vestito da sciamano simbolo dell’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump: per lui si parla di un futuro in politica.
Che fine ha fatto Jake Angeli, lo “sciamano” dell’assalto al Congresso? Jacob Chansley - questo è il suo vero nome - è stato senza dubbio il simbolo di quello che è accaduto il 6 gennaio 2021 a Washington, una data entrata di diritto nella storia degli Stati Uniti.
Dopo un serratissimo testa a testa e una vittoria sul filo di lana di Joe Biden nei confronti di Donald Trump, quel giorno il Congresso si apprestava a certificare la vittoria dell’attuale inquilino della Casa Bianca alle elezioni presidenziali del novembre 2020.
Un risultato elettorale contestato dal tycoon, con i suoi sostenitori che da giorni erano accampati a Washington; la mattina del 6 gennaio, dopo un comizio di Trump dove l’ex presidente aveva chiesto ai suoi sostenitori a marciare pacificamente verso il Campidoglio, una folla aveva iniziato a dirigersi verso Capitol Hill.
Quello che è successo poi è una storia ben nota, con i sostenitori di Trump che fecero irruzione all’interno del Congresso con la sicurezza che ha impiegato ore prima di riprendere il controllo del palazzo: il bilancio è stato di 5 morti, 13 feriti e 52 arresti sul momento.
In tutto quel gran caos, subito hanno fatto il giro del mondo le immagini di un uomo che a petto nudo e con in testa un copricapo con corna e pelliccia si aggirava nella zona del Congresso: Jake Angeli così è diventato per tutto il mondo lo “sciamano”.
Quasi tre anni dopo quei fatti, cosa fa oggi Jake Angeli? Può sembrare strano ma il suo futuro potrebbe essere in politica quando a novembre negli Stati Uniti si voterà per le elezioni presidenziali e per il rinnovo di diverse cariche distrettuali.
Cosa fa oggi Jake Angeli, lo “sciamano” dell’assalto al Congresso
Jacob Chansley aveva 32 anni quando c’è stato l’assalto al Congresso, momento in cui per tutti è diventato lo “sciamano di QAnon”. Trumpiano di ferro, all’epoca era un aspirante attore che già aveva partecipato a diversi comizi di Donald Trump sempre vestito nella maniera in cui è divenuto celebre.
Dopo i fatti di Capitol Hill, Jake Angeli si è dichiarato colpevole del reato di intralcio alla giustizia, con il giudice della corte federale di Washington che ha accettato il patteggiamento condannandolo a 3 anni e 5 mesi di carcere, il minimo previsto per quel reato.
Angeli infatti era stato arrestato con l’accusa di infrazione, turbamento della quiete pubblica e intralcio alla giustizia, con il ragazzo che poi si è dichiarato pentito per aver preso parte in qualche modo all’assalto.
Nonostante la condanna a 41 mesi di carcere, in cella Jake Angeli è rimasto per 27 mesi visto che, come riportato da Agenzia Nova, in seguito sono state pubblicate delle registrazioni video da cui è emerso che “l’uomo non aveva fatto violentemente irruzione al Congresso, ma vi era entrato dalla porta d’ingresso, ed era stato personalmente scortato all’interno dell’edificio da agenti di polizia”.
Oggi Jake Angeli di conseguenza non è più in carcere, tanto che il quotidiano Arizona Republic ha riportato la notizia che il ragazzo potrebbe candidarsi come libertario nell’ottavo distretto congressuale dello Stato. La legge americana del resto lo consentirebbe.
Il futuro dello “sciamano” così sarebbe in politica, con il suo debutto che negli Stati Uniti potrebbe arrivare quattro anni dopo le elezioni thriller del 2020.
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