La scadenza per versare primo acconto e saldo Irpef era fissata al 1° luglio 2024, ma c’è chi ha scelto di versare entro il 31 luglio con maggiorazione e chi ha potuto farlo anche senza maggiorazione.
L’estate, per molti contribuenti, è piena di scadenze fiscali, tra cui il saldo 2023 e il primo acconto 2024 dell’Irpef. Solitamente l’Irpef si versa entro il 30 giugno (quest’anno la scadenza è slittata al 1° luglio), ma alcuni scelgono di pagare entro il 31 luglio prevedendo una piccola maggiorazione.
L’Irpef, quindi, ha una scadenza fissata notoriamente il 31 luglio anche se nel 2024 c’è qualche novità. A differenza di alcuni, che hanno saldato l’imposta entro il 1° luglio, ci sono anche coloro che hanno differito il pagamento alla fine di luglio e altri a cui questo slittamento non comporta maggiorazioni.
Vediamo chi riguarda la scadenza del 31 luglio, in quali casi è da considerare la maggiorazione sul pagamento e in quali casi no.
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Irpef entro il 31 luglio, chi deve versare?
Molti possono pensare che questo slittamento del pagamento possa riguarda soltanto le partite Iva, ma non è così visto.
La scadenza del 31 luglio si riferisce alla generalità dei contribuenti che erano tenuti a versare il saldo e il primo acconto dell’Irpef entro il 1° luglio 2024 ma non lo ha fatto entro la scadenza ordinaria.
Con una maggiorazione dello 0,40% l’imposta potrà essere versata entro il 31 luglio. La maggiorazione sarà applicata per intero a chi doveva versare entro il 1° luglio 2024, e calcolata solo sugli effettivi giorni di ritardo.
La maggiorazione non riguarda tutti
Non tutti quelli che versano il primo acconto 2024 e il saldo 2023 dell’Irpef entro il 31 luglio sono obbligati ad applicare la maggiorazione dello 0,40% per il ritardo nel pagamento.
Almeno per il 2024, infatti, le partite Iva che sono interessate dal concordato preventivo biennale possono pagare le imposte con scadenza 1° luglio entro il 31 luglio senza maggiorazione ed entro la fine di agosto applicando la maggiorazione dello 0,40%.
Cosa accade a chi rateizza?
Anche chi ha deciso di iniziare a pagare l’acconto il 31 luglio resta ancora la possibilità di rateizzare. In questo caso l’importo da rateizzare va preventivamente maggiorato dello 0,40% e poi pagato nelle seguenti rate:
- 31 luglio: prima e seconda rata senza aggiunta di interessi;
- 16 agosto: seconda rata versando interessi;
- 16 settembre: terza rata aggiungendo gli interessi;
- 16 ottobre: quarta rata maggiorata ulteriormente di interessi;
- 18 novembre: quinta rata con interessi;
- 16 dicembre: sesta rata con interessi.
In ogni caso va ricordato che, a prescindere da quando si inizia a versare l’Irpef e dal numero di rate scelte per effettuare il versamento, l’imposta deve essere versata del tutto entro il 16 dicembre.
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