Chi è Julian Assange e cosa ha fatto

Alessandro Cipolla

25 Giugno 2024 - 10:29

La biografia di Julian Assange, il giornalista fondatore di WikiLeaks che ora è tornato a essere un uomo libero dopo l’accordo trovato con gli Stati Uniti.

Chi è Julian Assange e cosa ha fatto

Chi è Julian Assange? Dopo anni di prigione e di confinamento all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador, il giornalista è tornato a essere un uomo libero grazie a un accordo raggiunto con gli Stati Uniti: secondo la Cnn, si sarebbe dichiarato colpevole di un reato relativo al suo ruolo in una delle più grandi violazioni di materiale classificato americano.

Grazie a questo accordo eviterà di finire in carcere negli Stati Uniti, con Assange che è già tornato in Australia: il patteggiamento riconoscerebbe il tempo già trascorso in prigione nel Regno Unito e, in caso di una probabile condanna a 62 mesi, questa in pratica verrebbe considerata già come scontata.

Julian Assange ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh la mattina del 24 giugno, dopo avervi trascorso 1901 giorni - si legge in un comunicato - Gli è stata concessa la libertà su cauzione dall’Alta corte di Londra ed è stato rilasciato nel pomeriggio all’aeroporto di Stansted, dove si è imbarcato su un aereo ed è partito dal Regno Unito”.

Vediamo allora la biografia di Julian Assange, per capire chi è questo giornalista da tempo al centro di un autentico intrigo internazionale e di cosa è accusato.

La biografia di Julian Assange

Nome: Julian Paul Hawkins

Data di nascita: 3 luglio 1971

Luogo: Townsville (Australia)

Famiglia: è figlio di attori teatrali

Vita Privata: separato dalla prima moglie con cui ha avuto un figlio, in carcere si è risposato con il suo avvocato Stella Moris

Istruzione: autodidatta, non è mai andato a scuola

Lavoro: giornalista e programmatore, è stato uno dei fondatori di WikiLeaks

Curiosità: negli anni ottanta ha fatto parte del gruppo di hacker International Subversives

Chi è Julian Assange

Per chi non lo sapesse Julian Assange è il fondatore di WikiLeaks, il sito web curato da giornalisti e attivisti di tutto il mondo che a partire dal 2006 ha pubblicato sul web migliaia di documenti coperti da segreto ricevuti da fonti anonime oppure whistleblower.

Se non fosse stato per WikiLeaks non avremmo mai avuto conoscenza dei documenti che provavano l’uccisione in Afghanistan di civili da parte di truppe statunitensi e britanniche, oppure quelli relativi ad abusi, torture e violenze perpetrate dai militari americani durante la guerra in Iraq.

Julian Assange per la sua attività giornalistica ha ricevuto apprezzamenti in tutto il mondo venendo anche candidato più volte al premio Nobel per la Pace, finendo però anche nel mirino degli Stati Uniti che lo ha messo sotto inchiesta con l’accusa di cospirazione.

Dal 2010 il giornalista australiano è stato chiamato a difendersi prima dalle accuse - molto vaghe - di reati sessuali e poi di spionaggio; nel 2012 mentre si trovava nel Regno Unito, di fronte alla richiesta di estradizione da parte della Svezia dopo le denunce presentate da due donne per non essersi sottoposto a dei controlli sanitari dopo aver avuto dei rapporti sessuali non protetti con loro, ha ricevuto lo status di rifugiato politico da parte dell’Ecuador che lo ha ospitato a lungo all’interno della propria ambasciata a Londra.

Dal 2019 però Assange è stato detenuto nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh, venendo liberato il 25 giugno 2024 dopo l’accordo di patteggiamento con gli Stati Uniti.

Di recente dopo la morte di Alexey Navalny, in molti hanno evidenziato l’ipocrisia dell’Occidente che ha eretto a martire l’oppositore russo chiudendo invece entrambi gli occhi per quanto riguarda la vicenda di Julian Assange.

Di cosa è accusato Julian Assange

I primi guai con la giustizia per Julian Assange sono arrivati nel 1992 quando, in Australia, gli sono stati rivolti contro ben ventiquattro capi di accusa inerenti alla pirateria informatica: nonostante la condanna, è stato rilasciato per buona condotta dopo il pagamento di 2.100 dollari australiani.

Dopo essere diventato famoso in tutto il mondo grazie agli scoop di WikiLeaks, diventando una sorta di simbolo del giornalismo di inchiesta ai tempi del web, nel 2010 in Svezia è stato spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti con l’accusa di stupro, molestie e coercizione illegale.

Assange non si sarebbe sottoposto a dei controlli sanitari - una condotta che è reato in Svezia - dopo aver avuto dei rapporti sessuali non protetti con due donne che poi lo hanno denunciato. Subito però è parso chiaro che le accuse fossero solo un pretesto - l’inchiesta è stata poi archiviata per insussistenza di prove - per l’estradizione negli Stati Uniti dove è accusato di spionaggio, reato che prevede l’ergastolo e la pena di morte.

Il giornalista si è consegnato spontaneamente alla polizia britannica venendo rilasciato su cauzione, trovando poi rifugio nell’estate del 2012 all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador per evitare l’estradizione in Svezia. Da quel momento de facto Assange non è più un uomo libero.

L’asilo politico da parte dell’Ecuador però è stato ritirato nell’aprile del 2019, con Julian Assange che è stato arrestato e portato via dalla polizia metropolitana di Londra e rinchiuso in carcere dove tutt’ora è detenuto in attesa di capire se ci sarà l’estradizione negli Stati Uniti.

Gli Usa infatti da anni aspettano di poter processare Assange, con 18 capi di accusa legati alla pubblicazione di documenti classificati forniti dall’ex analista dell’intelligence dell’esercito a stelle e strisce Chelsea Manning.

Julian Assange - la cui salute è peggiorata negli ultimi anni avendo perso molto peso in prigione - se estradato negli Stati Uniti rischia fino a 175 anni di carcere, reo di aver fatto conoscere al mondo documenti e file video autentici ma altamente imbarazzanti per gli Usa e il Regno Unito.

Adesso però sembrerebbe essere arrivata la fine di questa vicenda giudiziaria, con il giornalista che è tornato a essere un uomo libero in attesa che il giudice confermi il patteggiamento.

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