Chiara Ferragni va a giudizio per truffa aggravata. Cosa significa e cosa rischia?

Alessandro Cipolla

29/01/2025

Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio dalla Procura di Milano per truffa aggravata per la vicenda della beneficenza tramite la vendita di pandori e uova di Pasqua: che significa e cosa rischia.

Chiara Ferragni va a giudizio per truffa aggravata. Cosa significa e cosa rischia?

Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa aggravata, con il processo che prenderà il via il prossimo 23 settembre. Questo è quanto è stato notificato dalla Procura di Milano agli avvocati della nota imprenditrice e influencer.

La vicenda è ben nota visto anche il clamore mediatico che l’ha accompagnata. Chiara Ferragni è accusata di truffa aggravata per la presunta falsa beneficenza durante due iniziative commerciali: il pandoro Pink Christmas di Balocco a Natale 2022 e le uova di Pasqua di Dolci Preziosi nel 2021 e 2022

Ecco cosa scrisse all’epoca l’Antitrust in merito ai pandori: “Le società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro ’griffato’ Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50’000 euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre un milione di euro”.

Secondo quanto concluso dalla Procura di Milano - riporta Il Post -, Ferragni avrebbe truffato i consumatori tramite le due campagne promozionali e, per mezzo di queste presunte truffe, ottenuto un profitto complessivo di 2,2 milioni di euro”.

Sempre per la vicenda dei Pandori Balocco, a fine 2024 Ferragni si è accordata con il Condacons per un risarcimento da 200.000 euro, con l’associazione che in cambio ha ritirato la sua querela. Inoltre le società a lei riconducibili che sono state multate per oltre 1 milione di euro dall’Antitrust per pratica scorretta, mentre l’azienda dovrà sborsare 420.000 euro.

Quando è nata l’indagine, Chiara Ferragni si è scusata parlando di “ errore di comunicazione ” e annunciando una donazione da 1 milione di euro - la stessa cifra incassata dall’azienda - al Regina Margherita con l’assegno che è stato subito elargito.

Adesso che è stata rinviata a giudizio l’imprenditrice ha parlato di “un’accusa profondamente ingiusta”, aggiungendo di essere “pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”.

Ma cosa rischia Chiara Ferragni ora che dovrà affrontare un processo per truffa aggravata? Vediamo allora cosa può succedere ora all’imprenditrice e quali saranno le prossime tappe di questa vicenda.

Chiara Ferragni rinviata a giudizio: cosa significa?

Essere rinviati a giudizio significa che un giudice, dopo una fase preliminare di indagine chiamata udienza preliminare, ha deciso che ci sono elementi sufficienti per portare un imputato a processo penale.

In altre parole, il giudice ritiene che ci siano prove o indizi abbastanza forti per sostenere l’accusa in un dibattimento pubblico davanti al tribunale. Bisogna specificare che il rinvio a giudizio non significa colpevolezza, ma solo che il caso sarà discusso e valutato in un processo pubblico.

Chiara Ferragni ora dovrà affrontare un processo che prenderà il via il 23 settembre 2025, giorno in cui ci sarà l’udienza predibattimentale. Appare impossibile al momento ipotizzare quando invece ci sarà la sentenza di primo grado.

Accusa di truffa aggravata: cosa rischia Chiara Ferragni

Il reato di truffa aggravata è disciplinato dall’articolo 640 del Codice Penale italiano, con aggravanti previste al secondo comma dello stesso articolo. Si configura quando qualcuno, con artifici o raggiri, induce una persona in errore procurandosi un ingiusto profitto a danno altrui.

Sempre stando al Codice Penale, per il reato di truffa aggravata è prevista come pena una reclusione da 1 a 5 anni e multa da 309 a 1.549 euro. Se il danno supera certe soglie economiche o la truffa ha una rilevante gravità sociale, il giudice può applicare pene più severe.

Inoltre in caso di condanna potrebbero esserci conseguenze civili come il risarcimento del danno. In sostanza Chiara Ferragni, se mai dovesse essere ritenuta colpevole del reato di truffa aggravata, rischierebbe fino a 5 anni di carcere più eventuali risarcimenti.

Essendo Chiara Ferragni incensurata e avendo chiesto scusa per la vicenda - parlando di errore di comunicazione ma respingendo ogni accusa di truffa -, mettendo anche mano al portafoglio, se dovesse essere ritenuta colpevole il giudice potrebbe tenere conto di queste cose emettendo una pena non troppo severa.

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