Come chiudere la partita Iva? Quando costa e cosa bisogna fare? Scopri tutto quel che c’è da sapere in questa guida aggiornata e completa.
Come chiudere la partita Iva? Quando costa la chiusura e come si procede? Quando il lavoratore autonomo vuol cessare la propria attività deve chiudere la partita Iva. In alcuni casi fare impresa in Italia non è propriamente semplice e proprio per qursto motivo si potrebbe decidere di cessare l’attività per dedicarsi ad altro, magari al lavoro dipendente. In questi casi sapere quale strada seguire e la giusta modalità di agire potrebbe essere determinante.
Quando arriva il momento del cambiamento, sia esso dettato dalla transizione dal lavoro autonomo a quello dipendente, dal pensionamento o da una cessazione dell’attività autonoma, la chiusura della partita Iva è necessaria. Solo con la chiusura, infatti, si lasciano le cose in ordine, anche se molti lavoratori autonomi, pur cessando l’attività, lasciano aperta la posizione fiscale con tutti i rischi che potrebbero conseguirne (con il Fisco non si può mai stare tranquilli).
Chiudere partita Iva, cosa comporta?
Chiudere la partita Iva non è particolarmente oneroso e comporta non solo la cessazione dell’attività di lavoro autonomo, ma anche l’eliminazione della posizione fiscale. Per farlo, però, è necessario seguire le procedure corrette: solo in questo modo si è certi di non incappare in futuri problemi con il Fisco.
Anche se il processo di chiusura può essere differente in base alla forma giuridica dell’impresa o del professionista, prevede dei precisi step che sono sempre obbligatori.
In base a quello che prevede la normativa entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività è necessario inviare il modulo per la chiusura della partita Iva. L’invio può avvenire via Pec, raccomandata o può avvenire consegnando il modulo, debitamente compilato, di persona presso uno degli uffici territorialmente competenti dell’Agenzia delle Entrate.
Tra l’altro, laddove non si procede a eliminare la posizione fiscale quando si cessa l’attività, è stabilita la chiusura d’ufficio delle partite IVA inattive da almeno tre anni, senza l’applicazione di nessuna sanzione. La chiusura d’ufficio della partita IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate sarà preceduta da una comunicazione.
Modelli AA9/12 e AA7/10 per chiudere partita Iva
Oltre alla procedura d’ufficio di chiusura partita IVA ci sono anche altre modalità per chiudere una partita IVA, riguardanti invece i contribuenti che, nonostante abbiano svolto regolare attività negli ultimi anni, decidano di procedere in questo verso.
Per chiudere una partita IVA il titolare della ditta individuale è chiamato a presentare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12 per le persone fisiche o il modello AA7/10 per i soggetti diversi dalle persone fisiche, ovvero enti, società e associazioni.
I modelli sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate ma li potrete visionare e scaricare anche in fondo al paragrafo.
Per la chiusura della partita IVA è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate l’apposita documentazione, cioè la dichiarazione di cessazione attività, entro e non oltre 30 giorni.
In questo caso la cessazione dell’attività sarà richiesta direttamente dal titolare della partita IVA e per procedere con la cessazione dell’attività individuale il titolare è chiamato a presentare il modello AA9/12 o AA7/10 presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Per la cessazione dell’attività e per richiedere la chiusura della partita IVA bisognerà barrare nel quadro A (Tipo di dichiarazione) la casella n.3 in cui dovranno essere inseriti il numero di partita IVA e la data di cessazione dell’attività.
La casella non deve essere barrata solo dal titolare, ma anche:
- dal rappresentante fiscale nominato ai sensi dell’art. 17, terzo comma;
- da un soggetto non residente nel territorio dello Stato nell’ipotesi particolare in cui quest’ultimo intenda assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti in materia IVA direttamente, ai sensi dell’art. 35-ter.
Nel caso di cessazione di una o più attività ma con proseguimento di altre attività, deve essere barrata esclusivamente la casella variazione dati.
Ecco il modulo AA9/12 e AA7/10 da scaricare e compilare per la chiusura partita IVA.
Come inviare il modello AA9/12 AA7/10 per chiudere partita Iva
L’invio del modello AA9/12 o AA7/10 può avvenire in tre modalità differenti, a discrezione del contribuente:
- in duplice copia di persona, a un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate presente sul territorio nazionale;
- tramite PEC specificando nell’oggetto “Variazione attività” o “Cessazione attività”. Il modello può essere sottoscritto con firma digitale; nel caso sia sottoscritto con firma autografa, è necessario allegare una copia del documento di identità del soggetto che firma il modello. La richiesta può essere trasmessa a una qualunque Direzione Provinciale. Le dichiarazioni, in questo caso, si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite. La ricevuta di attestazione della variazione o della cessazione della P.IVA verrà comunicata all’indirizzo PEC che è stato utilizzato per la trasmissione della richiesta;
- utilizzando il software specifico messo a disposizione dall’Agenzia sul portale dedicato, disponibile sia per utenti windows, sia per quelli mac;
- tramite raccomandata, allegando la copia di un documento d’identità del dichiarante in corso di validità, da inviare a un qualunque ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite;
- infine, telematicamente senza doversi appoggiare al software, attraverso la piattaforma fisconline dell’Agenzia delle Entrate, disponibile sull’App store o altri servizi similari, sia per Android, sia per iOS. In questo caso sarà necessario essere in possesso di un’identità digitale (SPID) ed essere registrati sul portale in questione.
La presentazione può avvenire sia direttamente da parte dell’interessato, sia da terzi, a patto che abbiano ricevuto l’apposita delega.
I contribuenti obbligati all’iscrizione nel registro delle imprese dovranno provvedere alla comunicazione di cessazione attività esclusivamente in modalità telematica.
Quanto costa chiudere una partita Iva?
Chiudere una partita Iva non ha un costo, si tratta di un’operazione del tutto gratuita. Solo se ci si avvale dell’ausilio di un consulente o un professionista per presentare la richiesta di chiusura, bisognerà mettere in conto il costo della consulenza.
Se la ditta individuale è iscritta al registro delle imprese, la cancellazione prevede il pagamento della marca da bollo (17,50 euro) da presentare entro la scadenza dei 30 giorni dalla cessazione dell’attività.
Attenzione: nel caso di chiusura di un’attività iscritta al registro delle imprese, la comunicazione di chiusura/cessazione della partita IVA va assolutamente fatta in Camera di Commercio anche al fine di:
- interrompere l’obbligo del pagamento del diritto camerale;
- cancellarsi dalla gestione separata INPS commercianti ed artigiani.
Capita spesso, infatti, che contribuenti che cessano la propria attività facciano la comunicazione solo in Agenzia delle Entrate, dimenticandosi della Comunicazione in Camera di Commercio.
Se la ditta individuale non è iscritta al registro delle imprese, non ci saranno spese di chiusura.
Chiusura partita Iva, attenzione agli adempimenti contributivi
Chiunque abbia un’attività di lavoro autonomo con partita Iva è soggetto a obbligo contributivo. I contributi vanno versati alla cassa professionale o alla Gestione Separata Inps.
Una cosa importante da ricordare quando si decide di chiudere la partita Iva per i lavoratori iscritti a casse previdenziali autonome è che sussiste la necessità di comunicare alla Cassa la cessazione dell’attività e la chiusura della partita Iva. Questo permetterà di non dover continuare a versare neanche i contributi minimi richiesti agli iscritti.
Per chi, invece, è iscritto alla Gestione Separata Inps non vi sono adempimenti, visto che i versamenti in questo caso, sono legati a quelli fiscali. Quando si chiude la partita Iva, quindi, il quadro RR del modello Redditi non va più compilato. L’iscrizione alla Gestione Separata rimane aperta (infatti una volta aperta la posizione in questa gestione, non può mai essere chiusa, ma in mancanza di attività il versamento contributivo non è obbligatorio).
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