Il petrolio è davvero destinato a impennarsi con la guerra in Israele? Il rally non c’è e gli analisti escludono la similitudine con la crisi del 1973. I motivi e cosa aspettarsi.
La guerra in Israele ha riacceso i riflettori sul petrolio, riportando alla luce i ricordi del 1973, quando il conflitto in Medio Oriente sfociò in un embargo petrolifero assai dannoso per le potenze occidentali filo israeliane (con Usa in testa). I prezzi del greggio, allora quadruplicarono.
La crisi energetica di 50 anni fa si sta riproponendo? La domanda è sorta soprattutto lunedì scorso, quando i prezzi del greggio Brent, il punto di riferimento globale, sono aumentati del 4%, il primo giorno intero di negoziazione dopo lo scoppio del conflitto, prima di scendere leggermente a 87,56 dollari martedì. Rimangono ben al di sotto dei 97 dollari al barile raggiunti a fine settembre.
Le quotazioni Brent e WTI sono in calo dall’impennata del dopo conflitto e analisi più approfondite sul conflitto in corso in Israele e il contesto economico globale lasciano pensare che un altro 1973 non ci sarà. [...]
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