Cigno nero 2024, attenzione: cosa può succedere tra Usa e Nato

Alessandro Nuzzo

25/12/2023

La profezia di Federico Rampini sul Corriere in vista del 2024 con un evento che potrebbe cambiare lo scenario geopolitico mondiale.

Cigno nero 2024, attenzione: cosa può succedere tra Usa e Nato

Ci avviciniamo al 2024 e secondo il giornalista Federico Rampini potrebbe essere un anno di cambiamenti anche epocali per come è stata strutturata sino ad oggi la geopolitica mondiale. La profezia pubblicata sul Corriere svela di uno scenario da cigno nero aprendo all’ipotesi di un’uscita degli Stati Uniti dalla Nato. Una previsione legata all’eventuale vittoria di Donald Trump alle presidenziali del 2024.

Rampini ha parlato apertamente di cigno nero, ovvero di una metafora antica che esprime il concetto secondo cui si verificherà un evento raro, imprevedibile e inaspettato con un forte impatto sull’andamento della storia. Il cigno nero, animale raro ed elegante, si è ritrovato negli anni a diventare il simbolo dell’imprevedibilità della vita, nel bene e nel male. Qualcosa che cambia l’esistenza dell’uomo e anche gli equilibri tra i popoli, tra le comunità, tra le persone, e con la natura.

Ecco cosa può succedere tra Nato e Usa

Federico Rampini lo ha svelato senza giri di parole sul Corriere. L’eventuale ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump nel 2024 sarebbe un cigno nero. La probabilità non è remota visti i sondaggi delle presidenziali che vedono l’ex presidente Usa in vantaggio sull’uscente Biden. Una sua rielezione - secondo Rampini - sarebbe un cigno nero, ovvero un evento imprevedibile che potrebbe anche significare Usa lontano dalla Nato.

Già durante la sua prima presidenza Trump parlò diverse volte di questa possibilità di uscire dalla Nato, sopratutto nei colloqui con i suoi collaboratori che riuscirono a dissuaderlo. Ora potrebbe essere diverso e il futuro della Nato potrebbe essere in pericolo.

La Nato per 75 anni ha garantito pace e serenità nel mondo e senza un partner fondamentale come gli Usa, diventerebbe molto debole e difficilmente potrebbe proseguire la sua esistenza. Una Nato senza Usa o addirittura la fine della Nato segnerebbe un taglio drastico con il passato. Significherebbe un ritorno ad una nuova politica basata sull’isolazionismo degli Usa che per lungo tempo è stato dominante dalla fondazione degli Stati Uniti. Non resta che attendere il nuovo anno per capire che cosa accadrà.

Trump è convinto che gli Stati Uniti non abbiano dei veri interessi vitali da difendere con una presenza militare costosa e ingombrante in Europa. Un’uscita statunitense lascerebbe l’Europa al suo destino sia economicamente che politicamente. Per Trump e i suoi collaboratori l’America deve limitare i suoi impegni nel mondo per concentrarsi su poche priorità che toccano veramente i suoi interessi strategici. La Cina potrebbe essere una di queste, ma anche la questione Messico con il problema immigrazione.

Con l’addio degli Stati Uniti dalla Nato, gli americani riporterebbero a casa gran parte o la totalità dei propri militari di stanza in Europa, e trasferirebbero sugli alleati europei buona parte degli oneri e responsabilità per la loro difesa. L’alleanza resterebbe in vigore ma solo sulla carta e non nella sostanza. Sarebbe una sorta di Nato dormiente. E un indebolimento della Nato rafforzerebbe Stati come Russia e Cina pronti ad allargare la propria dominanza nel mondo.

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