Negoziatori europei sarebbero stati molto tentati di firmare subito. La Cina e Biden si contenderanno l’Ue
Sarebbe una proposta “senza precedenti” quella fatta dalla Cina all’Unione europea nei giorni scorsi. Il colosso asiatico sarebbe determinato a strappare un accordo con il Vecchio Continente con un’offerta che avrebbe stupito i negoziatori. L’obiettivo è allontanare l’Europa sempre di più dagli Stati Uniti, la cui posizione internazionale è incerta dopo quattro anni di amministrazione Trump.
Cina e Stati Uniti corteggiano l’Europa
Un negoziatore europeo ha detto alla stampa che la proposta di accordo va oltre qualsiasi cosa Pechino abbia mai offerto a un partner straniero, in termini di accesso commerciale e di garanzie legali.
Secondo quanto afferma CNBC, ulteriori dettagli non sono ancora stati rivelati.
Una cosa è tuttavia certa: la tempistica con cui è arrivata l’offerta non è casuale. Con la fine del mandato di Donald Trump, finito fra i pochi presidenti USA a non aver riconquistato la rielezione, gli Stati Uniti si preparano a rilanciare - nelle parole del presidente eletto Joe Biden - “una nuova agenda transatlantica di cambiamento globale”.
Il programma Biden con tutta probabilità adotterà al tempo stesso la linea dura con la Cina: secondo molti osservatori, l’amministrazione democratica non cambierà il sentiero della guerra commerciale tracciato da Trump sin dal 2018. La scelta della top negotiator di Biden è ricaduta su Katherine Tai, un’avvocata specializzata nel commercio che parla mandarino.
Proposta commerciale senza precedenti dalla Cina all’Ue
Per questo la Cina vuole porre l’Ue davanti a un bivio. Secondo le stesse parole del diplomatico europeo anonimo citato da CNBC, i negoziatori sarebbero stati “combattuti fra l’opportunità di chiudere uno dei migliori accordi d’investimento mai proposti dalla Cina e il desiderio di sfruttare i primi giorni dell’amministrazione Biden per migliorare le relazioni transatlantiche”.
L’accordo, anticipato dalla stampa nei giorni scorsi, avrebbe posto delle condizioni favorevoli all’Ue per quanto riguarda garanzie sul livello di accesso al mercato e legali. L’obiettivo sarebbe quello di chiuderlo entro la fine dell’anno.
Il 2021 sarà l’anno in cui la Cina celebrerà il centenario del Partito, e il presidente Xi sembra intenzionato a renderlo il più importante da quando è asceso al potere nel 2013.
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