La Cina vuole costruire un’enorme centrale solare nello spazio

Alessandro Nuzzo

22 Gennaio 2025 - 22:27

Il nuovo progetto cinese per produrre energia tramite pannelli fotovoltaici nello spazio.

La Cina vuole costruire un’enorme centrale solare nello spazio

Il mondo sta viaggiando sempre più verso la fine della dipendenza dai combustibili fossili. Nonostante Donald Trump, appena rieletto presidente degli Stati Uniti, abbia annunciato la fine del Green Deal e il ritorno alle trivellazioni di massa per aumentare la produzione di gas e petrolio da poi rivendere, questa forma energetica è destinata a sparire tra qualche decennio aprendo la strada alle cosiddette energie rinnovabili.

Tra le energie green e non inquinanti, il fotovoltaico insieme all’eolico è una delle più ambite. Sfruttando la forza del vento o i raggi solari è possibile produrre energia a costo zero e in maniera illimitata. Nel caso dei pannelli fotovoltaici, installarli sulla Terra non permette di sfruttare al massimo la potenza dei raggi solari: ad esempio gli influssi atmosferici come le nuvole possono ridurre la resa. Così come l’assorbimento dei raggi solari da parte dell’atmosfera ne limitano la densità. Per superare questi limiti e sfruttare appieno la potenza dei raggi solari, si sta pensando ad un progetto: inviare pannelli fotovoltaici nello spazio. Lo scopo è evitare problemi che possano limitare fortemente il rendimento degli impianti fotovoltaici terrestri.

Uno dei progetti più ambiziosi è quello annunciato da parte di alcuni scienziati cinesi. Un progetto che prevede la costruzione di un’enorme centrale solare nell’orbita terrestre.

Una schiera di pannelli lunga 1 chilometro

Non ci sono molte informazioni sul progetto, quello che si sa è che la schiera di pannelli sarà larga circa un chilometro. Verranno collocati in orbita a un’altitudine di 36.000 chilometri utilizzando razzi riutilizzabili per il trasporto pesante. L’energia prodotta verrebbe inviata sulla Terra tramite fasci di microonde. I pannelli nello spazio non risentirebbero dell’influenza delle nuvole e dell’atmosfera e accoglierebbero i raggi solari al 100% senza impedimenti permettendo di sfruttarne appieno la potenza.

Naturalmente la realizzazione di un progetto del genere è ancora molto lontana e la costruzione della prima centrale durerà decenni. Ma la Cina non è l’unica nazione che si sta avvicinando a questa soluzione.

I sistemi fotovoltaici nello spazio non stanno suscitando l’interesse solo della Cina ma anche di altri Stati. Ad esempio le società statunitensi Lockheed Martin e Northrop Grumman, l’agenzia spaziale europea Esa e la giapponese Jaxa stanno facendo dei test per capire la fattibilità del progetto.

Il Giappone ha annunciato un test già quest’anno. L’obiettivo è portare un satellite del peso di circa 180 kg ad un’altitudine di 400 km utilizzando pannelli solari. Si prevede che questo trasmetterà continuamente fino a un kilowatt di energia alla stazione di terra.

I ricercatori del California Institute of Technology hanno dimostrato il primo trasferimento di energia tra un satellite dotato di pannelli solari e la Terra nel 2023. Tuttavia la potenza era ancora troppo limitata e bassa, bisogna quindi capire come aumentare l’efficienza.

Infine le società finlandesi Reykjavik Energy e Transition Labs insieme a quella britannica Space Solar hanno annunciato che entro il 2030 vogliono costruire un sistema fotovoltaico largo 400 metri in orbita. Un sistema che fornirebbe fino a 30 megawatt di energia permettendo di fornire fino a 3.000 famiglie.

Sono progetti costosi ma i test già effettuati hanno dimostrato con successo che è possibile trasferire energia dai pannelli solari nello spazio alla Terra. Il futuro energetico. potrebbe davvero essere questo.

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