Città più inquinate d’Italia nel 2024: la classifica

Luna Luciano

29 Settembre 2024 - 15:01

Quali sono le città più inquinate d’Italia nel 2024? Ce lo rivela la classifica dell’European Environment Agency (EEA). Ecco perché l’Italia fa peggio di altri Paesi europei.

Città più inquinate d’Italia nel 2024: la classifica

Poco green e ancora troppo smog per l’Italia. Il nuovo report dell’EEA (European Environment Agency) non promette bene per il nostro paese che risulta essere uno dei peggiori in assoluto per la qualità dell’aria.

L’inquinamento atmosferico rappresenta una delle sfide più significative per le città moderne, con impatti diretti sulla salute pubblica e sull’ambiente. Nel 2024, l’Italia continua a fare i conti con un problema di smog e particolato fine, con diverse città che emergono come le più inquinate del Paese. I dati più recenti sul PM2.5, un indicatore chiave della qualità dell’aria, rivelano un quadro preoccupante.

Difatti, non tutte le città italiane rispettano i valori indicati dall’Oms come media annuale di:

  • 15 μg/mc (microgrammi per metro cubo) per il PM10 (livello di concentrazione del particolato atmosferico);
  • 5 μg/mc per il PM2.5 (polveri sottili);
  • 10 μg/mc per l’N02 (biossido di azoto).

Questa classifica non solo mette in luce le città italiane con i livelli più elevati di inquinamento, ma permette anche di confrontarle con nazioni come Francia e Germania, che hanno fatto significativi progressi nella riduzione dell’inquinamento atmosferico. Ecco quali sono le città più inquinate d’Italia.

Le città più inquinate d’Italia 2024

Secondo i dati del 2024, la città di Cremona si trova al vertice della classifica italiana, con un livello di PM2.5 di 23,3 µg/m³. Questo valore non solo è allarmante in sé, ma colloca Cremona tra le città più inquinate d’Europa al 370° posto su 372° città.

A seguire, troviamo Vicenza (23,0 µg/m³) e Padova (22,7 µg/m³), entrambe con un inquinamento che supera le soglie raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Venezia, con i suoi 22,6 µg/m³, e Piacenza (22,2 µg/m³) completano il quintetto delle città più critiche. Ecco le 20 città più inquinate d’Italia

  1. Cremona(370°) 23,3 µg/m³;
  2. Vicenza (369°) 23,0 µg/m³;
  3. Padova (368°) 22,7 µg/m³;
  4. Venezia (367°) 22,6 µg/m³;
  5. Piacenza (366°) 22,2 µg/m³;
  6. Torino (362°) 21,0 µg/m³;
  7. Bergamo (361°) 20,9 µg/m³;
  8. Brescia (360°) 20,7 µg/m³;
  9. Treviso (359°) 20,7 µg/m³;
  10. Milano (354°) 19,7 µg/m³;
  11. Alessandria 352°) 19,3 µg/m³;
  12. Pavia (350°) 19,0 µg/m³;
  13. Asti (348°) 18,7 µg/m³;
  14. Modena (347°) 18,5 µg/m³;
  15. Pesaro (345°) 18,2 µg/m³;
  16. Reggio nell’Emilia (344°) 18,1 µg/m³;
  17. Verona (342°) 17,8 µg/m³;
  18. Sassuolo (332°) 17,0 µg/m³;
  19. Novara (330°) 16,8 µg/m³;
  20. Ferrara (328°) 16,3 µg/m³.

Le cifre suggeriscono una correlazione tra l’industrializzazione e l’inquinamento, poiché molte delle città con i valori più elevati hanno una lunga storia di attività industriale.

Città più inquinate: l’Italia a confronto con il resto d’Europa

Se confrontiamo l’Italia con paesi come Francia e Germania, la situazione risulta piuttosto allarmante per il nostro Paese. Le città francesi, come Grenoble e Lyon, e tedesche come Berlino e Monaco, presentano valori di PM2.5 notevolmente inferiori. Ad esempio, Berlino ha un valore di circa 11,0 µg/m³, un risultato che riflette politiche ambientali più rigorose e una maggiore attenzione alla mobilità sostenibile.

In Francia, città come Avignone e Bordeaux mostrano valori simili, con un impegno costante nella riduzione dell’inquinamento attraverso misure come il potenziamento del trasporto pubblico e la promozione di veicoli elettrici.

Le differenze tra le politiche ambientali italiane e quelle di paesi come Francia e Germania sono evidenti. Mentre questi paesi hanno implementato misure concrete per migliorare la qualità dell’aria, l’Italia sembra faticare a raggiungere gli stessi obiettivi. Inoltre, l’approccio alla sensibilizzazione dei cittadini sui temi della sostenibilità ambientale è più sviluppato in Francia e Germania, dove le campagne educative e di sensibilizzazione giocano un ruolo fondamentale nel promuovere comportamenti sostenibili.

Città più inquinate d’Italia: quali soluzioni?

L’Italia è ancora un Paese poco green, come emerge dai dati del report. Per poter fare dei concreti passi verso l’ecosostenibilità l’Italia dovrebbe uscire dalla logica dell’emergenza e dalle “scuse che ha caratterizzato gli ultimi decenni fatti di piani” - come si può leggere nel report di Legambiente. Ciò che è sicuro è che per affrontare il problema cronico dell’inquinamento atmosferico è in maniera trasversale, introducendo azioni efficaci in diversi settori e nella vita quotidiana - ricordando che se il cittadino rispetta l’ambiente ma le industrie rimangono ferme la situazione è destinata comunque a peggiorare.

Nella logica di un miglioramento continuo le istituzioni dovrebbero agire a livello urbano sui due settori che incidono maggiormente: la mobilità e il riscaldamento (domestico e non). Legambiente ha quindi voluto proporre alcune azioni che potrebbero far parte di un piano per la risoluzione del problema dell’inquinamento atmosferico.

  • Ridisegnare lo spazio pubblico urbano. L’idea è quella di creare quartieri car free - dove tutto ciò che serve è a pochi minuti dall’abitazione, slow streets ossia strade a 30 km all’ora, e l’incentivazione della ciclo-pedonalità e micro-mobilità elettrica;
  • Aumentare la dotazione del trasporto pubblico elettrico con 15.000 nuovi autobus per il TPL e nuove reti tranviarie per 150 km;
  • Sharing mobility e quindi incentivare la mobilità elettrica condivisa (micro, bici, auto, van e cargo bike);
  • Stop alla commercializzazione dei veicoli a combustione interna al 2030
  • Per il riscaldamento domestico serve un piano di qualificazione energetica dell’edilizia pubblica, incentivando una drastica riconversione delle abitazioni a emissioni zero con misure strutturali (come il “Bonus 110%”);
  • Nel settore agricolo è necessario garantire il monitoraggio delle pratiche agricole per ridurre emissioni di ammoniaca, lo spandimento di liquami e riconvertire gli allevamenti intensivi, riducendo i capi di bestiame.

Ecco, quindi, quali sono alcune delle soluzioni suggerite da Legambiente, per maggiori informazioni e per approfondire le possibili soluzioni e conoscere il valore di inquinamento del proprio capoluogo di provincia si rimanda al report in allegato in fondo alla pagina.

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