Classifica dividendi mid/small cap di Piazza Affari nel 2024

Claudia Cervi

28 Dicembre 2024 - 18:19

Le Pmi italiane hanno offerto rendimenti superiori al 15% nel 2024, con potenziale aumento nel 2025 grazie al Fondo dei Fondi. Ecco la classifica dei dividendi delle mid/small cap di Piazza Affari.

Classifica dividendi mid/small cap di Piazza Affari nel 2024

La classifica dividendi mid/small cap di Piazza Affari nel 2024 ha visto come protagoniste società caratterizzate da una solida capacità di generare utili e da politiche di dividendi generose, che hanno reso le loro azioni particolarmente attraenti per gli investitori.

A partire da metà 2024, il processo di riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce ha avuto un impatto positivo sulle Pmi italiane, favorendo in particolare le aziende di piccole e medie dimensioni. Queste realtà, che solitamente risentono maggiormente dei tassi elevati, hanno beneficiato della minore pressione sui costi di finanziamento, migliorando la loro liquidità e stimolando la crescita. Un ambiente di tassi bassi è dunque favorevole ai titoli azionari delle piccole e medie imprese, che offrono agli investitori rendimenti da dividendo stabili rispetto ad altre forme di investimento più rischiose o meno redditizie.

In questo scenario, il Fondo di Fondi in partenza a inizio 2025 (con una dotazione di 300 milioni di euro) potrebbe stimolare ulteriormente l’interesse verso le Pmi quotate su Borsa Italiana, offrendo maggiore liquidità e visibilità.

Tuttavia, non tutte le mid e small cap italiane potrebbero vedere una crescita sostenibile del loro valore azionario e dei dividendi in futuro. Di seguito, vediamo la classifica dividendi mid/small cap di Piazza Affari nel 2024.

Classifica dividendi mid/small cap di Piazza Affari nel 2024

Ecco la classifica dei dividendi mid e small cap più generosi di Piazza Affari nel 2024.

SocietàPrezzo azione (€)Dividendo 2024 (€) Dividend Yield 2024 (%)Payout 2024
Notorious Pictures 0,73 0,113 15,5% 40%
Geox 0,55 0,067 12,2% 50%
Bff Bank 8,73 0,953 10,9% 89%
Dovalue 1,39 0,150 10,8% 34%
Banca Ifis 21,44 2,177 10,2% 70%
Piaggio 2,12 0,195 9,2% 95%
Iren 1,89 0,128 6,8% 61%
Rai Way 5,25 0,328 6,2% 100%
Credito Emiliano 10,70 0,660 6,2% 37%
MFE 4,12 0,250 6,1% 47%
Mondadori 2,17 0,132 6,1% 53%
Enav 4,09 0,237 5,8% 104%
Marr 10,06 0,575 5,7% 80%
Anima 6,58 0,340 5,2% 44%
The Italian Sea Group 7,48 0,370 5,0% 41%
ACEA 18,64 0,916 4,9% 57%
GPI 10,36 0,500 4,8% 84%
Emak 0,94 0,041 4,4% 40%
Indel B 22,20 0,800 3,6% 27%
Franchi Umberto Marmi 5,50 0,196 3,6% 50%
Webuild 2,84 0,100 3,5% 37%
Datalogic 5,08 0,150 2,9% 100%
De’ Longhi 29,82 0,835 2,8% 41%
Cementir 10,92 0,279 2,6% 22%
OVS Group 3,55 0,069 1,9% 27%

Notorious Pictures guida la classifica con un rendimento del 15,5%, seguita da Geox con il 12,2% e BFF Bank con l’11,9%. I rendimenti maggiori si accompagnano a politiche di payout generalmente elevate, con BFF Bank che distribuisce l’89% degli utili. Un payout elevato indica che l’azienda destina una porzione significativa dei suoi profitti ai dividendi, ma potrebbe avere difficoltà a sostenere gli stessi ritmi di distribuzione nel lungo periodo.

Un payout alto, seppur allettante per gli investitori, può anche riflettere la solidità finanziaria dell’azienda e la sua capacità di generare flussi di cassa stabili, che le permettono di mantenere queste politiche anche in periodi di incertezze economiche. Tuttavia, un payout così elevato è sostenibile solo se l’azienda è in grado di produrre utili costanti, senza compromettere gli investimenti necessari per la crescita futura.

Altre società, come Rai Way e Piaggio, offrono rendimenti interessanti (rispettivamente del 6,2% e del 9,2%) con payout che si avvicinano al 100%. In questi casi, il fatto che l’azienda destini quasi tutto il suo utile ai dividendi è un segnale positivo per gli investitori in cerca di rendimenti elevati, ma costringe l’azienda a gestire attentamente i flussi di cassa per evitare di compromettere la sua sostenibilità a lungo termine. In ogni caso, la solidità patrimoniale di queste aziende, unita alla capacità di generare utili regolari, rende gli investimenti in questi titoli particolarmente interessanti in un contesto di tassi di interesse ridotti.

DISCLAIMER
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