Il nuovo codice deontologico infermieri 2017 potrebbe essere prossimo alla pubblicazione. Qui alcune novità sul ruolo del Collegio Professionale presenti nella bozza.
Il nuovo codice deontologico degli infermieri 2017 potrebbe essere approvato e diffuso a breve. Le consultazioni sull’aggiornamento della professione infermieristica sono terminate, ma la bozza del testo ha già iniziato a circolare.
Gli infermieri vengono investiti di nuove responsabilità nella Sanità, in particolare il codice deontologico associa all’infermiere la facoltà di comunicare con il paziente, nonché assisterlo nel fine vita; responsabilità emersa dopo l’avanzare della Legge sul Testamento Biologico.
Il codice deontologico affida infatti agli infermieri la facoltà e il dovere di informare il paziente sulla diagnosi e la terapia, in quanto unico professionista del SSN a poter svolgere il prezioso ruolo di intermediario tra paziente, medici e soprattutto famiglie.
Ci sono tuttavia degli approfondimenti da fare riguardo al ruolo del Collegio Professionale, organo deputato al controllo dell’abusivismo e alla rappresentanza.
Il codice deontologico degli infermieri: responsabilità nel fine vita
Il nuovo codice deontologico degli infermieri 2017 conterrà nuove norme sul fine vita, oltre a ridefinire gli ideali di assistenza cui ogni infermiere fa voto. Il professionista è infatti impegnato nel suo lavoro sino al termine della vita del paziente, riconoscendo l’importanza del conforto psicologico.
Molto importante è infatti la tutela della volontà del paziente, che dovrà essere garantita dall’infermiere fino a porre dei limiti agli interventi giudicati incoerenti o sproporzionati rispetto alla sua condizione.
Il ruolo fondamentale dell’infermiere nell’assistenza ai familiari è infatti ribadita nell’Art. 28, poiché gli effetti della scelta del suicidio assistito possono essere particolarmente duri nel momento della perdita e le competenze comunicative dei professionisti sanitari possono sostenere i familiari in lutto.
Il codice deontologico e l’organizzazione in Sanità
Il nuovo codice deontologico degli infermieri affida ai professionisti anche la responsabilità gestionale e formativa, in quanto anche l’infermiere partecipa alla definizione dei modelli e all’allocazione delle risorse all’interno delle strutture della Sanità italiana.
Il contributo degli infermieri è anzi sostanziale nell’organizzazione del lavoro nei reparti e lo ancora di più nella formazione dei nuovi assunti. Molto importante è la tutela dei pazienti e la gestione del rischio nelle procedure mediche, oltre che all’interno delle strutture sanitarie stesse.
Tuttavia, il nuovo codice deontologico affida all’infermiere anche la facoltà di rifiutarsi di effettuare scelte che non ritiene idonee (Art. 33), oppure in contrasto con la sua professione.
È infatti opportuno ricordare che la responsabilità medica è condivisa tra tutti i professionisti a lavoro ed una scelta sbagliata, oppure una disattenzione, può portare ad una condanna anche per l’infermiere come in questo caso.
L’infermiere e il ruolo del Collegio Professionale
A garantire la libertà di scelta dell’infermiere, secondo l’Art. 34 del nuovo codice deontologico sarà il Collegio Professionale, che libererà da condizionamenti e pressioni degli assistiti o altri operatori del SSN l’agire del professionista. La qualità del lavoro infermieristico deve essere garantita.
Il Collegio Professionale avrà anche l’obbligo di segnalare presidi sanitari dove viene effettuato un esercizio abusivo della professione, oltre che segnalare attività di cura che non rispettano i parametri scientifici e della buona prassi medica o infermieristica.
Le norme sancite dal codice deontologico degli infermieri dovranno essere osservate da tutti i professionisti del SSN, in quanto sarà cura del Collegio Professionale sanzionare l’infermiere trasgressore come garante della categoria.
Non resta che attendere l’approvazione del testo finale e la sua diffusione.
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