Anche colf, baby sitter badanti hanno diritto alla retribuzione maggiorata durante le festività. Ecco a quanto ammonta e come si calcola.
A colf e badanti spetta a una retribuzione extra per le feste nazionali. Il settore del lavoro domestico non è escluso dall’aumento della retribuzione di Natale e Capodanno, lo dice la legge e lo conferma il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. Le festività vanno pagate sempre, anche se in forma ridotta.
Secondo la normativa infatti le festività pagate sono Natale e Capodanno, ma anche Santo Stefano (26 dicembre) ed Epifania (6 gennaio). A queste si aggiungono le festività durante il resto dell’anno che come tali sono pagate con ulteriore retribuzione.
Il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico vigente evidenze chiaramente qual è la somma da pagare a colf, babysitter o badanti durante le festività. Ecco quando aspetta l’aumento e di che cifra si sta parlando.
Lavori domestici: quando spetta l’aumento?
A dettare i criteri dell’aumento della retribuzione durante le festività, non solo quelle natalizie, sono i contratti collettivi di riferimento, tra cui il contratto collettivo nazionale del lavoro domestico. Per questo durante le festività riconosciute come il 25 dicembre e Capodanno spetta una maggiorazione sulla busta paga, che sia pagata mensilmente o a ore.
Chi assume un collaboratore familiare (colf) potrebbe credere di essere esente dal pagamento della maggiorazione a Natale e a Capodanno, soprattutto se il giorno di lavoro non corrisponde a quello della festività, ma non è così, perché le festività vanno pagate sempre.
Retribuzione durante le festività: a quanto ammonta la paga per colf e badanti?
L’aumento a Natale, Capodanno e durante il resto dell’anno va pagato a seconda del contratto collettivo nazionale di riferimento. A colf, baby sitter e badanti va pagata per esempio la retribuzione giornaliera anche se in forma ridotta, secondo il criterio:
- 1/26esimo del salario se pagato mensile;
- 1/6 dell’orario settimanale se pagato a ore.
Su La Stampa è stato calcolato un aumento per Natale e Capodanno. Ne riportiamo l’esempio:
Una/un colf lavora 5 ore al giorno per 4 giorni a settimana, con un orario complessivo di 20 ore settimanali e una retribuzione oraria di 8 euro.
Le 20 ore si dividono per 6 e va pagato l’orario composto da 3,33 ore. In base alla misura unitaria di 8 euro la cifra è di 26,66 euro (e non 40 euro, salario di un normale giorno lavorativo).
Se il giorno di lavoro corrisponde a un giorno di festa l’aumento della retribuzione è pari al 60% della paga giornaliera. Riprendendo l’esempio sopra riportato:
Se per una giornata di lavoro riceve 40 euro (5 ore per 8 euro l’ora), l’interessata dovrà riscuotere:
- 26,66 euro per la festività;
- 40 euro per il lavoro che ha svolto nella festività;
- 24 euro come maggiorazione del 60% sulla paga giornaliera.
Nel complesso la giornata costerà al datore di lavoro 90,66 euro. Per i dipendenti a tempo pieno, come conviventi con vitto e alloggio, si deve aggiungere il controvalore in contanti delle due prestazioni in natura (5,81 euro), che va maggiorato in caso di giornata di lavoro e se questa cade di domenica.
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Giorni festivi: quali sono le festività previste dal contratto nazionale
Il calendario delle festività previste dal contratto nazionale sono:
- Natale e Santo Stefano (25 e 26 dicembre)
- Capodanno ed Epifania (1° e 6 gennaio)
- lunedì di Pasqua
- festa della Liberazione (25 aprile)
- festa del Lavoro (1° maggio),
- festa della Repubblica (2 giugno)
- Ferragosto (15 agosto)
- tutti i santi (1° novembre)
- Immacolata Concezione (8 dicembre)
- e il giorno patrono del Comune dove si svolge il lavoro
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