Aprire un’agenzia per il lavoro: come fare e quanto costa

Simone Micocci

25 Giugno 2019 - 15:09

Aprire un’agenzia per il lavoro può rappresentare un ottimo investimento: la procedura per l’avvio dell’attività, però, è piuttosto complessa (nonché onerosa).

Aprire un’agenzia per il lavoro: come fare e quanto costa

Aprire un’agenzia per il lavoro può rappresentare un’ottima opportunità di business, anche in una prospettiva di lungo periodo: nonostante da anni si cerchi di risolvere il problema dell’elevato tasso di disoccupazione, infatti, neppure nella più rosea delle aspettative si arriverà ad avere una società dove tutti sono impiegati.

Ci sarà sempre chi è alla ricerca di un lavoro e ci saranno sempre aziende che cercano personale da assumere. Ecco perché per chi decide di aprire un’agenzia per il lavoro ci sono delle buone prospettive di guadagno anche per il medio-lungo periodo.

Prima di vedere come fare per aprire un’agenzia per il lavoro e quali sono i costi da sostenere è bene spiegare qual è il loro ruolo: si tratta di enti privati ma autorizzati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale che si occupano di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in diversi settori.

È loro compito, quindi, offrire servizi di mediazione tra le parti, ma anche consulenze, orientamento, formazione e selezione del personale.

Quando si decide di aprire un’agenzia per il lavoro bisogna riflettere sull’ambito di appartenenza. Ci sono, infatti, diverse sezioni nell’albo ognuna delle quali si riferisce ad una differente tipologia di agenzia per il lavoro:

  • generalista: agenzia che si occupa dell’attività di somministrazione di manodopera, nonché di intermediazione tra le parti e ricerca del personale per conto delle aziende. Si tratta quindi di un’agenzia per il lavoro che riflette perfettamente le competenze suddette;
  • agenzia di somministrazione specialistica: questa svolge le stesse attività della prima tipologia, con la differenza però è abilitata alla somministrazione di manodopera solamente per determinati ambiti professionali;
  • agenzia di intermediazione: non si tratta di una vera e propria agenzia per il lavoro dal momento che non si occupa della somministrazione di manodopera (qui un approfondimento sul contratto di somministrazione) ma solo della mediazione tra domanda e offerta di lavoro tramite la raccolta dei curriculum e la selezione di personale;
  • agenzie di ricerca e selezione del personale: queste operano solamente su specifico incarico del committente e si occupano dell’attività di consulenza finalizzata all’individuazione di candidature idonee a ricoprire le posizioni lavorative ricercate;
  • agenzie di supporto alla ricollocazione professionale: operative su specifico incarico dell’organizzazione committente.

Decidere quale della sezione dell’albo fa al caso della vostra attività è molto importante visto che da questa decisione dipenderà - come vedremo meglio di seguito - anche il costo da sostenere per l’avvio della stessa.

Prima di approfondire questo aspetto, però, facciamo chiarezza su cosa bisogna fare per aprire un’agenzia per il lavoro.

Come aprire un’agenzia per il lavoro: adempimenti necessari

Ai fini dell’esercizio dell’attività, quindi, è fondamentale l’iscrizione all’albo tenuto presso la Direzione Generale per l’Impiego. Inoltre, al Ministero del Lavoro va richiesta l’autorizzazione per l’apertura dell’agenzia per il lavoro.

Possono farlo solamente quelle agenzie che soddisfano i seguenti requisiti:

  • costituzione in forma societaria (S.p.A, cooperativa, consorzio di cooperative). Nel caso di semplice agenzia di ricerca e selezione del personale (o di agenzia per la ricollocazione professionale) è autorizzata anche la costituzione nella forma di società di persone;
  • amministratori, direttori generali e soci accomandatari non devono aver riportato condanne penali (neppure se non definitive);
  • sede legale (o una sua dipendenza) collocata nel territorio italiano o in un altro Stato UE;
  • l’oggetto sociale deve essere esclusivo. Lo svolgimento di altre attività è comunque autorizzato qualora siano presenti delle divisioni operative distinte gestite con strumenti di contabilità analitica (in questo modo si potrà fare in modo di conoscere ogni dato specifico del settore di competenza);
  • l’attività deve essere svolta sull’intero territorio nazionale. È possibile concentrarsi in una determinata zona, purché si operi su almeno quattro regioni;
  • ammontare minimo di capitale sociale variabile a seconda della tipologia dei servizi offerti (approfondiremo questo aspetto nel capitolo legato ai costi).

Chi soddisfa queste condizioni, quindi, può rivolgersi al Ministero del Lavoro per ottenere l’autorizzazione ad avviare un’agenzia per il lavoro. Il rilascio avviene secondo le seguenti modalità:

  • rilascio in via provvisoria dell’autorizzazione entro 60 giorni dalla richiesta, quindi il tempo necessario affinché il Ministero del Lavoro possa valutare la sussistenza dei requisiti;
  • la prima autorizzazione ha validità di due anni e scaduto questo termine spetta ai soggetti interessati richiedere - entro 30 giorni dalla scadenza - l’autorizzazione a tempo indeterminato. Per la decisione finale il Ministero del Lavoro può arrivare a prendersi fino a 90 giorni e in quest’arco di tempo valuterà il rispetto degli obblighi di legge, del contratto collettivo e il corretto andamento dell’attività svolta nei due anni.

Ai fini dell’esercizio dell’attività, però, non è sufficiente l’autorizzazione del Ministero del Lavoro: oltre all’iscrizione all’albo unico delle agenzie per il lavoro tenuto dalla Direzione Generale per l’Impiego, infatti, è necessario partecipare ad una rete regionale dei servizi per l’impiego lavorativo seguendo un iter di accreditamento regionale.

Quanto costa aprire un’agenzia per il lavoro

Per aprire un’agenzia per il lavoro ci sono diversi costi da sostenere: ci sono quelli propri a qualsiasi tipo di attività, come locale e arredamento dello stesso, e altri che invece riguardano prettamente questa tipologia di agenzia.

Ad esempio, dovete sapere che per essere autorizzati all’apertura di un’agenzia di lavoro dovrete versare un capitale sociale variabile a seconda della tipologia dei servizi offerti. Ad esempio, mentre per un’agenzia di selezione è sufficiente un capitale sociale di 25.000€ per un’agenzia di intermediazione ne servono 50.000€, mentre per una di somministrazione si arriva persino a 600.000€.

Ovviamente poi ci sono i costi per le varie pratiche burocratiche: complessivamente quindi non si tratta di un piccolo investimento, visto che nella maggior parte dei casi - anche per una semplice agenzia di selezione - si superano facilmente i 50.000€.

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