Come aprire un bed and breakfast, quali sono le regole e gli adempimenti richiesti dalla legge e quanto costa.
Come aprire un B&B? Chi desidera avere un reddito extra potrebbe pensare che aprire un bed and breakfast sia un’ottima occasione per guadagnare magari non considerando lo sforzo sia sul piano economico e finanziario sia sul piano organizzativo.
Eppure non è così banale aprire un bed and breakfast e improvvisarsi host, questo perché non sempre l’immobile è pronto per essere utilizzato per un’attività di questo tipo e, soprattutto, non sempre questa può essere gestita in modo del tutto informale.
Prima di aprire un B&B e di scoprire quali sono gli adempimenti richiesti per legge è importante comprendere quale sia lo sforzo economico e organizzativo dietro l’attività di hosting di un bed and breakfast.
Come aprire un B&B: tutto l’iter burocratico
Le disposizioni in materia di bed & breakfast e per le strutture ricettive complementari sono stabilite dalle Regioni e possono essere, poi, specificate dalle norme locali.
Per conoscere nel dettaglio l’iter burocatrico richiesto dal comune è bene recarsi negli uffici appositi e domandare direttamente, ma in ogni caso sono previsti degli adempimenti:
- presentazione della Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo sportello Suap, completa di planimetrie, polizza di responsabilità civile e altra documentazione;
- verifiche di idoneità dell’immobile: alla Scia andrà allegata autocertificazione / relazione tecnica che attesti la conformità degli impianti e il rispetto dei requisiti urbanistici, edilizi, igienico-sanitari e di sicurezza, anche in riferimento alla normativa antincendio.
Inoltre, se l’attività del B&B non è occasionale ma continuativa il proprietario diventa un imprenditore vero e proprio e quindi dovrà provvedere:
- partita Iva e iscrizione alla camera di Commercio;
- iscrizione all’Inps (gestione commercianti).
Non appena sarà avviata l’attività di B&B bisognerà rilasciare ricevuta o fattura per documentare i guadagni percepiti.
Quanto costa aprire un B&B?
Quanto costa aprire un bed and breakfast e quali sono le spese da tenere in considerazione? I costi per aprire un B&B comprendono la presentazione della Scia, la verifica dell’idoneità dell’immobile che dovrà riportare la firma di un tecnico per cui complessivamente si dovrà considerare un costo di circa 5mila euro a cui sommare il costo dell’immobile, se non si ha già, e dei relativi lavori per mettersi in regola con i requisiti previsti dalla legge e in questo caso l’importo è imprevedibile.
Quali agevolazioni per chi apre un bed and breakfast
Oltre alla possibilità del regime forfettario i gestori dei B&B possono accedere a finanziamenti e agevolazioni per le nuove attività. Per esempio ci sono dei finanziamenti a fondo perduto a cui possono accedere le strutture ricettive professionali.
Aprire un B&B differenze regionali
Regione | Legge Regionale | Massimo numero di Camere | Massimo numero di Posti Letto | Note |
Abruzzo | L.R. 28.4.2000, n. 78 (modificata da L.R. n. 44/2011) | 4 | 10 | Attività consentita anche in unità immobiliari diverse dalla residenza. Divieto di permanenza degli ospiti oltre i 30 gg continuativi |
Basilicata | Legge Regionale 4 giugno 2008, n. 8 | 4 / 6 | 8 / 12 | 6 camere / 12 posti letto consentiti solo in città sopra i 5000 ab. Inoltre, in questo caso, l’attività è consentita anche in unità immobiliari vicine all’abitazione del titolare. Apertura minima 90 gg., massima 270 gg. anche non consecutivi |
Calabria | Legge 26 febbraio 2003, n. 2 Legge Regionale del 7 agosto 2018, n. 34 | 4 | 8 | Divieto di permanenza degli ospiti oltre i 60 gg. consecutivi. Divieto per l’esercente di gestire altri B&B |
Campania | Legge Regionale 10 maggio 2001, n. 5 | 4 | 8 | Divieto di permanenza degli ospiti oltre i 30 gg. consecutivi |
Emilia-Romagna | Art. 13 della L.R. 28 luglio 2004, n. 16 | 3 | 6 | Massimo 120 giorni continuativi di attività o 500 pernottamenti. Divieto di permanenza oltre 60 gg. continuativi. Il soggiorno al medesimo ospite si può rinnovare dopo una pausa di almeno 5 gg |
Friuli Venezia Giulia | LR 21/2016, art. 25 LR 21/2016, allegato H | 4 / 6 | 8 / 12 | Il Friuli distingue fra B&B non imprenditoriale e imprenditoriale e permette, rispettivamente, 4 camere e 8 posti letto nel primo caso e 6 camere e 12 posti letto nel secondo |
Lazio | Regolamento 16 giugno 2017, n. 14 | 3 | 8 | Il titolare o il gestore deve avere la residenza nella struttura e si riserva una camera da letto all’interno della stessa |
Liguria | Legge regionale 12 novembre 2014, n. 32 | 3 / 4 | - | La Liguria distingue fra B&B non imprenditoriale e imprenditoriale e permette, rispettivamente, 3 camere nel primo caso e 4 camere nel secondo. Il titolare dimora stabilmente nella struttura durante i periodi di apertura in una camera ad uso esclusivo |
Lombardia | Legge Regionale 1 ottobre 2015, n. 27 | 4 | 12 | Chiusura di almeno 90 giorni all’anno per rispettare i criteri di saltuarità dell’attività |
Marche | Legge Regionale 11 luglio 2006, n. 9 DGR 70 del 31/01/2022 Allegato A Allegato B |
3 / 6 | 6 / 12 | Divieto di permanenza oltre i 30 gg. consecutivi. Esercizio consentito anche in unità immobiliari distanti non più di 200 metri dall’abitazione principale. Obbligo di frequenza di un corso HACCP (novità 2022) |
Molise | Legge Regionale 12 luglio 2002, n. 13 | 3 | 6 | Divieto di permanenza degli ospiti oltre 30 gg. continuativi |
Piemonte | Legge regionale n. 13 del 03 agosto 2017 Regolamento regionale n. 4 del 08 giugno 2018 | 3 / 6 | 6 / 12 | Il Piemonte distingue fra B&B non imprenditoriale e imprenditoriale e permette, rispettivamente, 3 camere e 6 posti letto nel primo caso e 6 camere e 12 posti letto nel secondo. Qualora il B&B venga svolto in forma non imprenditoriale l’apertura nell’anno non può superare i 270 gg. così articolati: a) un periodo minimo di apertura continuativa di 45 gg b) i rimanenti periodi devono essere di 30 gg. ciascuno |
Puglia | Legge Regionale del 7 Agosto 2013, n. 27 | 3 / 6 | 9 / 18 | La Puglia distingue fra B&B non imprenditoriale e imprenditoriale e permette, rispettivamente, 3 camere e 9 posti letto nel primo caso e 6 camere e 18 posti letto nel secondo. L’attività di B&B a conduzione familiare non imprenditoriale può essere fornita per un minimo di novanta e un massimo di duecentosettanta giorni l’anno |
Sardegna | Legge Regionale 28 Luglio 2017, n. 16 Allegato A alla Delibera G.R. n. 1/13 del 8.1.2019 | 3 | 10 | - |
Sicilia | Legge Regionale n. 32 del 2000 | 5 | 20 | - |
Toscana | Legge regionale 20 dicembre 2016, n. 86 | 6 | 12 | - |
Prov. Trento | Legge provinciale 15 maggio 2002, n. 7 | 4 | - | Consentita anche in unità immobiliari separate a condizione che il titolare risieda in un comune della provincia e l’attività sia svolta per almeno 60 gg. anche non consecutivi nell’anno |
Prov. Bolzano | Legge provinciale 11 maggio 1995, n. 12 | 8 | - | Non esiste la tipologia Bed and Breakfast, ma solo «Affittacamere». 8 camere o 5 appartamenti nello stesso edificio |
Umbria | Legge Regionale 10 luglio 2017, n. 8 Regolamento RegIonale 13 settembre 2018, n. 8 | 3 / 5 | 6 / 10 | L’Umbria distingue fra B&B non imprenditoriale e imprenditoriale e permette, rispettivamente, 3 camere e 6 posti letto nel primo caso e 5 camere e 10 posti letto nel secondo |
Valle d’Aosta | Legge regionale 29 maggio 1996, n. 1 Legge regionale 4 agosto 2000, n. 2 | 3 | 6 | Consentita anche in unità immobiliari a non più di 50 metri dall’abitazione principale |
Veneto | Legge Regionale del 14 giugno 2013 n. 11 | 3 | 12 | - |
Altri requisiti previsti dalla legge:
Tra gli altri requisiti previsti dalla legge ci sono i servizi base, quindi: pulizia delle stanze, lavabiancheria e colazione, preparata con alimenti confezionati o reperiti presso rivenditori qualificati. E l’apertura continuativa minima di 45 giorni e massima di 270 giorni nel corso dell’anno.
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