Come cambiare il mondo: Bill Gates spiega come fare

Giorgia Bonamoneta

22/05/2022

Bill Gates è convinto che ci siano un modo per migliorare il mondo, soprattutto se sono le nuove generazioni a farlo. Ecco cosa consiglia.

Come cambiare il mondo: Bill Gates spiega come fare

Bill Gates da tempo sparge consigli in rete su come affrontare i grandi temi del nostro secolo. In particolare si sta occupando di divulgazione scientifica e di crisi climatica. Su Reddit ha una pagine nella quale risponde alle domande e alle curiosità sulla sua persona. Ed è proprio in queste risposte che inserisce parte dei “consigli di vita” per riuscire a lasciare il segno, per cambiare il mondo e non sprecare tempo e capacità.

Alla domanda su come un giovane possa cambiare il mondo, Gates ha risposto “Prendi un libro”. Secondo il co-fondatore di Microsoft infatti i libri, e più in generale la cultura, offrono le competenze per cambiare e salvare il mondo. Per avere un impatto positivo sul mondo ha aggiunto che “l’ideale è leggere molto e, si spera, trovare un’abilità che ti piace che possa avere un impatto”.

I pensatori da sempre si dividono tra chi crede che la cultura salverà il mondo, come Gates appunto e chi invece crede che la cultura non lo salverà e che anzi rimarrà una nicchia isolata di menti senza scopo. Un cinismo simile che, in tempi di carenza educativa e in assenza di investimenti nelle giovani menti, suona più come un triste realismo. L’Italia per esempio ha corroso negli anni il sistema dell’istruzione, un fenomeno intensificato dopo due anni di istruzione in dad e che si riflette nella lettura. Mancano infatti i nuovi lettori e il calo maggiore di lettori si trova proprio nella fascia dei giovani dai 15 ai 17 anni. Il buco educativo dal 2020 al 2022 avrà un costo importante che si manifesterà solo nei prossimi anni e decenni. Dopotutto per cambiare il mondo non serve la “cultura”, ma persone con una cultura, con pensiero critico e abilità di comprensione del testo.

Bill Gates dispensa consigli per cambiare il mondo: i giovani devono leggere di più

Ogni miliardario e grande imprenditore ha il proprio mazzo di consigli da giocare a seconda della domanda e del contesto. Quando a Bill Gates è stato chiesto qual è il modo per cambiare il mondo, il co-fondatore di Microsoft ha risposto “Prendi un libro”. Nella sessione di Reddit “Ask Me Anything” Gates ha offerto un consiglio alle giovani menti che vogliono avere un impatto positivo sul futuro del mondo. “L’ideale è leggere molto e, si spera, trovare un’abilità che ti piace che possa avere un impatto”, ha risposto.

In altre occasioni Gates ha raccontato come ogni libro che legge gli lascia qualcosa di nuovo e lo aiuti ad avere una visione completa e sfaccettata delle cose. “Sono stato fortunato ad avere dei genitori che mi hanno incoraggiato a leggere - ha raccontato - Leggere alimenta un senso di curiosità per il mondo, che penso mi abbia aiutato a spingermi avanti nella mia carriera e nel lavoro”. Ed è vero: leggere è un modo per approcciarsi al mondo, conoscere le differenze, apprendere e sviluppare un senso critico in grado di rendere cittadini consapevoli.

Allo stesso tempo leggere è un privilegio. Avere il tempo per leggere tre ore al giorno, come dice di fare Gates, è un privilegio che molti non si possono permettere. Così come l’acquisto di libri che allarghino la libreria fisica e mentale di maggiori informazioni e punti di vista. La cultura può salvare il mondo, dice Gates, ma la cultura di chi? Cinicamente si può rispondere che la cultura di pochi privilegiati può davvero cambiare il mondo, mentre chi resta indietro sull’istruzione, per mancati incentivi alla scuola o perché è costretto a svolgere un lavoro faticoso, può solo osservare il cambiamento.

Chi e come cambierà il mondo: i dati sulla lettura

L’Italia è stata ed è sempre più divisa sul tema dell’educazione e della lettura. La percentuale totale degli italiani che leggono diminuisce - oggi solo il 56% della popolazione dichiara di leggere almeno un libro (compresi manuali, ebook e audiolibri) all’anno - e le associazioni di settore ripetono l’allarme. Da tempo il calo di lettori è considerata un’emergenza nazionale, soprattutto per la disparità anagrafica e territoriale che si va palesando nel tempo.

Al Nord i lettori tra i 15 e i 75 si aggirano intorno al 59%, in diminuzione rispetto al 2020 (60%) e al 2019 (63%); al Sud i dati passano invece dal 41% del 2019 al 35% del 2021. Il divario è di circa 22-24 punti percentuali e l’origine è da far risalire alla disparità della qualità educativa scolastica. Non è un caso che i lettori forti siano lettori con laurea (84%), mentre chi ha un basso livello di istruzione si aggira intorno al 36%.

Neanche il mercato digitale (ebook e audilibri) in aumento del +7,8% riesce a mitigare il calo dei lettori. Così il mercato dei libri e le speranze di cambiare il mondo (secondo la visione di Bill Gates almeno) si assottiglia sempre di più. Chi compra più libri sono i lettori forti, cioè chi legge più di 12 libri l’anno e sono coloro che hanno un livello di istruzione più alto, che hanno un lavoro migliore e uno stipendio più alto. Cambiare il mondo leggendo un libro rimane un privilegio di pochi.

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