Come diventare ostetrica: laurea, cosa fa e quanto guadagna

Chiara Ridolfi

6 Aprile 2021 - 17:21

Come diventare ostetrica? Ecco una guida al test d’ingresso, alla laurea richiesta e alla modalità di iscrizione all’Albo.

Come diventare ostetrica: laurea, cosa fa e quanto guadagna

L’ostetrica è una figura professionale che si occupa delle donne in gravidanza: segue il periodo di gestazione e quello immediatamente successivo alla nascita del bambino.
Per chi volesse diventare ostetrica il primo passo da fare è accedere alla laurea in ostetricia, un percorso di studi a numero chiuso per cui si deve superare un test d’ingresso.

Dopo aver conseguito il titolo di laurea ed essere ammessi all’iscrizione all’Albo della Professione Ostetrica, si potrà praticare la professione e decidere presso quale tipologia di struttura lavorare.

Di seguito andiamo ad approfondire come diventare ostetrica, quali sono le mansioni che svolge questa figura e quanto guadagna in Italia.

Cosa fa un’ostetrica?

Prima di andare ad approfondire in che modo diventare ostetrica e qual è lo stipendio di questa figura, diamo uno sguardo a quali sono le sue mansioni. La funzione principale di un’ostetrica è quella di assistere le donne in gravidanza nel periodo della gestazione, durante il parto e nella fase del puerperio. L’ostetrica porta a termine i parti naturali a basso rischio, aiutando la gestante in tutto il momento del parto.

Bisogna però ricordare che questo non è il solo ruolo di questa figura, dal momento che svolge interventi di educazione sessuale nell’ambito della famiglia e della comunità, assiste durante visite e interventi ginecologici, in vista dei quali può anche preparare la paziente. Inoltre può lavorare per programmi di prevenzione e accertamento di tumori all’apparato genitale femminile, come svolgere programmi di assistenza neonatale.
Una figura che aiuta le donne in diversi momenti della loro vita, rivestendo un ruolo importantissimo e di grande responsabilità, soprattutto in sala parto.

Come diventare ostetrica: test d’ingresso alla facoltà

Quella dell’ostetrica è una delle professioni sanitarie più ambite e per questo ogni anno moltissimi studenti tentano il testo d’accesso al percorso di studi. Dopo il diploma superiore è necessario prepararsi al meglio per sostenere il test d’ingresso alla facoltà e per questo è bene esercitarsi a fondo e prepararsi per le prove.

Il test d’ingresso per la facoltà di ostetricia è lo stesso delle professioni sanitarie e tra gli argomenti e le discipline affrontate ci sono le stesse del test per entrare alla facoltà di Medicina. Il miglior modo per arrivare preparati il giorno del test d’ingresso sarà studiare su uno dei tanti manuali strutturati con esercizi e teoria, in modo da testare immediatamente le nuove conoscenze.

Il test d’ingresso è formato da 60 domande a risposta multipla e dura 100 minuti. Le domande riguardano 12 quesiti di cultura generale, 10 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica.
Nella formulazione della graduatoria verrà premiato chi avrà risposto correttamente al maggior numero di domande: si può raggiungere un massimo di 90 punti.

Il punteggio del test d’ingresso che permette di intraprendere il percorso di studi per diventare ostetrica viene calcolato in base ai seguenti criteri standard:

  • 1,5 punti per ogni risposta esatta;
  • meno 0,4 punti per ogni risposta sbagliata;
  • 0 punti per ogni risposta non data.

Quindi, nel caso di incertezza sulla risposta da dare è meglio lasciare in bianco ed evitare errori penalizzanti. Soltanto chi avrà superato il test d’ingresso in professioni sanitarie potrà iscriversi alla facoltà di ostetricia per conseguire la laurea. I candidati che saranno accettati in graduatoria dovranno avere un punteggio minimo di 20 punti.

Diventare ostetrica: la laurea e il tirocinio

Con l’iscrizione alla facoltà di ostetricia comincia il percorso di studi per essere abilitati a svolgere la professione. La laurea per diventare ostetrica dura 3 anni e il percorso formativo, sebbene possa variare in base all’università in cui ci si iscrive, si articola di norma nel seguente modo:

  • I° anno: studio della biologia, della fisiologia della riproduzione umana e dello sviluppo embrionale, acquisire le basi teorico-pratiche dell’assistenza generale ed ostetrico-ginecologica e neonatale (Midwifery) e creare i requisiti per la prima fase di tirocinio;
  • II° anno: acquisizione di conoscenze fisiopatologiche, farmacologiche, specialistiche ed assistenziali per la sorveglianza della gravidanza fisiologica e della gravidanza a rischio, assistenza al neonato sano e critico, conoscenze in ambito chirurgico ostetrico-ginecologico. Imparare come instaurare una buona relazione con il singolo, coppia e comunità, per la prevenzione e la promozione della salute. Sono previste più esperienze di tirocinio per consentire allo studente di sperimentare le conoscenze e le tecniche apprese.
  • III° anno: approfondimento delle conoscenze oncologiche, endocrinologiche, bioetica e delle norme etiche, deontologiche e medico legali proprie della professione di ostetrica, gestione di emergenze ed urgenze ostetriche in autonomia e in collaborazione con altri professionisti. Acquisizione di competenze metodologiche per la comprensione della ricerca ostetrica e per l’elaborazione della tesi finale. Maggiore rilevanza viene data all’esperienza di tirocinio con una graduale assunzione di autonomia sotto la supervisione di esperti.

Uno degli aspetti più rilevanti e probabilmente stimolante del percorso di studi per diventare ostetrica è il tirocinio, suddiviso in tutti e tre gli anni che nel corso dell’ultimo anno di studi prevede che gli studenti assistano e collaborino proprio in interventi di parto, presso le strutture ospedaliere autorizzate.

Con il conseguimento della laurea, l’iter per diventare ostetrica si conclude, anche se è possibile seguire master di primo o secondo livello, oppure continuare il percorso universitario per altri due anni, per conseguire una specializzazione.

Come iscriversi all’Albo della Professione Ostetrica?

Per esercitare la professione e per diventare ostetrica è obbligatoria l’iscrizione all’Albo. L’iscrizione dopo la laurea abilitante dovrà essere effettuata presso il collegio professionale di competenza, ovvero dove si risiede o esercita.

Si tratta dell’ultimo passo per diventare ostetrica ed esercitare la professione, sia che si voglia lavorare come dipendente del Servizio Sanitario Nazionale e quindi nell’ambito pubblico, sia che si lavori in strutture private o come libero professionista o volontario.

La mancata iscrizione vieta l’esercizio della professione. Quindi per diventare ostetrica bisogna necessariamente iscriversi all’albo per non incorrere nel reato di esercizio abusivo della professione previsto dall’articolo 348 del Codice Penale.

Quanto guadagna un’ostetrica?

Ora che abbiamo chiarito l’iter per esercitare la professione, passiamo a dare uno sguardo allo stipendio di questa figura. Ovviamente, come in ogni lavoro, il tipo di stipendio varierà molto dall’esperienza dell’ostetrica e dal tipo di struttura in cui essa opera.

In media un’ostetrica ha un guadagno lordo di base che si aggira tra i 1500 e i 2000 euro mensili. In media gli stipendi più alti si riscontrano nelle strutture sanitarie pubbliche che offrono una busta paga più pesante rispetto a quelle private.

Ben diversa è invece la situazione retributiva all’estero, dove la figura dell’ostetrica è molto ricercata e anche ben pagata. In Paesi quali Germania e Regno Unito queste figure hanno uno stipendio annuo medio di 40.000 euro, una cifra ben diversa da quella che percepiscono i loro colleghi nel nostro Paese.

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