Come diventare sindacalista, cosa studiare e guadagno

Ilena D’Errico

12/09/2023

Ecco la guida su come diventare sindacalista, quale percorso di studi è il più indicato e quanto guadagno i sindacalisti a seconda dell’esperienza acquisita.

Come diventare sindacalista, cosa studiare e guadagno

La professione del sindacalista può senza dubbio regalare grosse soddisfazioni in termini umani (e non solo) e può rappresentare il modo migliore per mettere a frutto le proprie conoscenze legali, fiscali e previdenziali a tutela delle persone e dei lavoratori. Di fatto questa professione, a lato dei requisiti più tecnici, richiede senso del dovere, etica, capacità relazionali e di negoziazione non indifferenti, ma anche fermezza e sicurezza.

Compito dei sindacalisti è difendere gli interessi della categoria senza remore, ma chiaramente non bastano le attitudini caratteriali. Senza le giuste basi, qualsiasi tentativo risulterebbe vano e anche deleterio. Vediamo dunque cosa studiare per diventare sindacalista e quale guadagno aspettarsi per questo impegno.

Come diventare sindacalista

Per diventare sindacalista è necessario presentare al sindacato scelto la richiesta di iscrizione, che sarà sottoposta all’iter previsto dall’ente scelto. In alcuni casi, l’iscrizione di un nuovo membro è sottoposta alla votazione da parte degli altri iscritti. In ogni caso, per entrare a far parte attivamente della realtà sindacale scelta il candidato dovrà dimostrare le proprie competenze e conoscenze utili alla professione, ma anche la dedizione alla causa.

Non dimentichiamo che il lavoro del sindacalista si compone di una forte etica e a uno spiccato senso del dovere e della solidarietà. Ecco perché è controproducente inviare richieste a numerosi sindacati per aumentare le proprie chances di successo. Anzi, la cosa migliore da fare è selezionare le realtà più affini ai propri interessi e con cui si condivide la passione per la causa.

Una differenza non banale, che può influire sia sul futuro professionale che sulla buona riuscita del colloquio. Si ricorda che per diventare sindacalista non è invece necessario superare alcun concorso, dato che i sindacati non sono enti pubblici.

Cosa studiare per diventare sindacalista

Per proporsi come sindacalista è importante dimostrare di avere le conoscenze adeguate per tutelare e rappresentare la categoria scelta. Principalmente, è necessario avere buone basi di diritto del lavoro, fiscalità e legislazione, sia nazionale che comunitaria. Per questo, tra i titoli di studio più utili per un sindacalista ci sono le seguenti lauree:

  • Economia,
  • giurisprudenza;
  • scienze politiche.

Non si tratta di requisiti fissi, bensì di percorsi di studio che forniscono le basi generali utili. Lo svolgimento dell’attività sindacale non è quindi precluso a chi ha altri titoli di laurea, purché abbia comunque inserito nel proprio percorso (universitario o extrascolastico) l’apprendimento delle materie necessarie. Alcune università propongono dei corsi dedicati specificatamente alla formazione dei sindacalisti; perciò, vale la pena verificare nel proprio ateneo di riferimento.

Indubbiamente la laurea rappresenta una qualità appetibile in un candidato, ma non essendo un requisito imposto dalla legge può anche essere ovviata se chi si propone ha acquisito diversamente le competenze richieste in ambito fiscale e legale. Per esempio, è possibile frequentare i corsi di formazione organizzati dagli stessi sindacati o aggiungere allo studio anche l’esperienza.

Per esempio, è possibile lavorare in un patronato o in un sindacato ricoprendo ruoli più affini alla propria preparazione e via via acquisire esperienza, che si somma allo studio. Se prima di iniziare l’attività sindacale si svolge un’altra professione, sarà possibile mettere al servizio del sindacato anche le proprie conoscenze specifiche sull’argomento.

Quanto guadagna un sindacalista

Dopo aver appreso qual è il percorso per diventare sindacalista e cosa bisogna studiare è naturale chiedersi anche quale guadagno aspettarsi. Ovviamente, anche in questo campo la retribuzione aumenta con gli anni di attività ed è diversa a seconda dell’organizzazione sindacale, più importante per i sindacati più grandi e riconosciuti e più contenuta per i sindacati ancora in erba.

Per avere un’idea dei numeri, si riporta l’analisi di scoprilavoro.it, che indica gli stipendi medi di un sindacalista a seconda del livello e riportando lo scatto di anzianità, con dati aggiornati all’ultimo anno.

  • Livello 1: 2.060 euro, più 61,80 euro di scatto di anzianità;
  • livello 2: 1.820 euro, più 54,60 euro di scatto di anzianità;
  • livello 3: 1.595 euro, più 47,85 euro di scatto di anzianità;
  • livello 4: 1.480 euro, più 44,40 euro di scatto di anzianità;
  • livello 5: 1.370 euro, più 41,10 euro di scatto di anzianità;
  • livello 6: 1.250 euro, più 37,50 euro di scatto di anzianità.

Molti sindacati, tra cui anche Cgil, pubblicano regolarmente le retribuzioni del segretario generale, fornendo un ulteriore metro di paragone (qui le retribuzioni di Maurizio Landini). Infine, bisogna ricordare che la retribuzione può variare anche a seconda dell’impegno orario prestato. Molti neo-sindacalisti, infatti, continuano per un primo tempo a svolgere la loro professione principale.

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