L’attuale governo del Regno Unito ha dimostrato il desiderio di voler rafforzare i legami economici con la Cina. Sul tavolo ci sono 600 milioni di sterline di motivi.
Il Regno Unito è davanti a un bivio: continuare a mantenere le attuali relazioni diplomatiche con la Cina , in mezzo a tanti bassi e pochi alti - così come sta accadendo dalla prima elezione di Donald Trump del 2016 - oppure sfruttare la recente visita a Pechino della cancelliera dello Scacchiere, e cioè il ministro delle Finanze del governo britannico, Rachel Reeves, per cercare di tornare ai fasti della Golden Era, tra accordi, cooperazione e investimenti?
Considerando le turbolenze che hanno iniziato a colpire l’economia della City, è probabile che l’Uk prenderà quest’ultima strada, che è anche la stessa indicata dal primo ministro del Paese, Keir Starmer, in occasione dell’ultimo vis a vis con il presidente cinese Xi Jinping.
Un ulteriore indizio arriva dagli accordi stipulati da Reeves, che al termine della sua missione oltre la Muraglia ha portato a casa intese commerciali dal valore di 600 milioni di sterline da spalmare nel prossimo quinquennio. Questo è soltanto un piccolo anticipo che consente a Londra di capire quanto potrà fruttare il flirt 2.0 con la Cina, al netto delle divergenze valoriali, dei problemi legati allo spionaggio e alle restante tensioni internazionali. [...]
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