Lavorare al Cup rappresenta oggi una buona alternativa per trovare un’occupazione e i requisiti per entrare non sono così rigidi. Ecco come fare per diventare operatore.
Il mondo della sanità ha certamente un ruolo cardine in Italia, anzi si può definire come uno dei pilastri del nostro sistema di welfare. Lo abbiamo visto in particolare negli ultimi anni, con le conseguenze rappresentate dall’accoppiata pandemia-lockdown: il nostro apparato di strutture sanitarie ha tutto sommato retto all’impatto e ha dato prova di essere composto da tantissimi professionisti e lavoratori all’altezza.
Oggi più che mai lavorare all’interno di un istituto ospedaliero o presso strutture sanitarie di vario tipo rappresenta un valido sbocco lavorativo: pensiamo a una professione evergreen come quella di medico, ma anche agli infermieri e Oss, costantemente ricercati su tutto il territorio nazionale.
Ebbene, tra le attività di maggior rilievo che si possono compiere in questo ambito vi sono quelle effettuate dal personale del Cup, sigla di Centro Unico di Prenotazione. Il ruolo svolto dal Cup è essenziale sul piano organizzativo della struttura sanitaria. Ecco perché, se sei interessato o interessata a lavorare in questo contesto, di seguito troverai tutte le principali informazioni su come inserirti professionalmente in questo Centro. Come si fa a lavorare al Cup? Quali requisiti occorre presentare? E dove fare domanda di lavoro? Ecco i dettagli che ti serve sapere.
Cosa fa un operatore Cup e a cosa serve questo Centro
Anzitutto chiariamo cosa fa giornalmente un operatore Cup e cosa significa lavorare al Cup, indicando le principali funzioni e mansioni:
- gestione del flusso di clienti nelle sedi operative;
- servizio di informazione e di prenotazione appuntamenti (ad es. per prestazioni sanitarie, anche per via telefonica);
- gestione delle procedure per gli accessi dei pazienti, per l’effettuazione dei servizi e per la gestione delle informazioni dei pazienti stessi e delle prestazioni da loro domandate;
- ottimizzazione delle modalità di prenotazione e di gestione delle comunicazioni con i pazienti, anche nella finalità di ridurre le liste d’attesa nel caso ve ne sia possibilità;
- attività di supporto ai colleghi.
Come operatore Cup sarai inserito all’interno di un sistema di prenotazione e assistenza al pubblico, di cui il Servizio Sanitario Nazionale si avvale per facilitare la prenotazione delle prestazioni sanitarie e aiutare a ridurre le liste d’attesa.
Anche se solitamente ricondotto ad ambienti di ambito sanitario, precisiamo che il Centro Unico di Prenotazione consiste, in linea generale, in un servizio amministrativo offerto da varie strutture facenti capo a pubbliche amministrazioni (ad es. anche l’Agenzia delle Entrate è dotata di Cup), o da organizzazioni private (società di servizi). Anche di questo dovrai tener presente se vuoi lavorare al Cup.
Perché il Cup è così utile nel rapporto tra cittadino e struttura sanitaria
Lo ribadiamo per chiarezza: scopo del Cup è essenzialmente quello di “essere filtro”, ovvero gestire le prenotazioni necessarie per l’erogazione di diversi servizi e prestazioni. Pensiamo ad esempio al caso delle visite mediche e alla prenotazione di analisi, esami e tutto ciò che riguarda la tutela della salute del paziente: il Cup ha la finalità di velocizzare l’accesso alle prestazioni sanitarie offerte dalle strutture pubbliche e private; l’operatore Cup dovrà dunque agevolare il rapporto tra cittadino e struttura sanitaria.
Ricordiamo poi che tutti gli ospedali hanno uno sportello Cup, a cui i pazienti possono fare riferimento per compiere le prenotazioni delle visite mediche e degli interventi specialistici di cui necessitano.
Non solo: al fine di rendere ancora più agevoli e pratiche le prenotazioni dei servizi sanitari, sono stati aperti degli sportelli Cup anche in varie farmacie.
Lavorare al Cup: quale formazione serve?
Tieni presente che se vuoi lavorare al Cup non è necessario avere una specifica formazione scolastica o universitaria, a differenza ad esempio di altre figure professionali inserite in una struttura sanitaria. Di fatto, lavorare al Cup non impone infatti il possesso di approfondite nozioni tecniche o la conoscenza di articolati iter di ambito scientifico. Anzi, quello al Cup è un lavoro che impone semplicemente il possesso e la conoscenza di informazioni basilari, ma non specialistiche.
Ecco perché dette conoscenze possono essere acquisite senza troppe difficoltà e in ogni momento. Tuttavia tieni presente che qualche attitudine è comunque richiesta da colui che intende svolgere questa professione: predisposizione ai rapporti con il pubblico (soft skill), familiarità con la tecnologia e facilità ad apprendere il funzionamento di software gestionali, i quali dovranno poi essere usati sul posto di lavoro.
In ogni caso, seppur non strettamente specialistica, una formazione è comunque richiesta per lavorare al Cup. Per conseguire dette conoscenze, dovrai seguire uno corso di preparazione ad hoc, che include un esame finale. Di solito i corsi per lavorare come operatore presso il Cup locale sono fissati, organizzati e gestiti dalla Regione di riferimento. Nella prassi essi solitamente hanno queste fondamentali caratteristiche:
- sono a costo zero per il partecipante, organizzati localmente dalla Regione ogni anno o semestralmente e con numero chiuso;
- possono essere erogati su impulso dei centri per l’impiego oppure delle agenzia per il lavoro sparse nel territorio.
Quali sono i requisiti per frequentare un corso di formazione?
A questo punto potrai certamente chiederti quali sono i presupposti che ti consentono di accedere al corso per lavorare al Cup o di avere più possibilità di frequentarne uno. Ebbene, non si tratta di requisiti rigidi, in quanto ti occorre:
- essere in disponibilità immediata ovvero in stato di disoccupazione o inoccupazione. Chiaro che a colui che si trovi senza lavoro è data la precedenza, e più facilmente otterrà un posto per partecipare al corso per lavorare al Cup;
- possedere il diploma di scuola media superiore. Di rado ai corsi sono ammesse persone con il mero diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media);
- aver conseguito conoscenze informatiche almeno di base, ovvero pacchetto Office, padronanza nella navigazione sul web e nei principali motori di ricerca. Talvolta può essere richiesta la conoscenza di qualche software gestionale per lavoro, possibilmente certificata da un’attestazione ad hoc;
- avere anteriori esperienze di lavoro analoghe o a contatto con le persone. Essendo quello presso il Cup un lavoro che prevede la continua interrelazione con gli altri, è particolarmente apprezzata l’esperienza lavorativa presso call center in/outbound;
- conoscere l’inglese, e anche per questo requisito sarebbe meglio possedere un certificato che comprovi il grado di conoscenza della lingua.
Vero è che la selezione dei partecipanti al corso per lavorare al Cup si compie sulla scorta di alcuni requisiti, che almeno nei dettagli possono cambiare da Regione a Regione o anche da filiale a filiale. Tuttavia, quelli appena elencati sono i requisiti più tipici per entrare in questi percorsi formativi.
Inoltre, per partecipare al corso l’interessato deve svolgere un iter selettivo, organizzato in un una prova pratica (in genere un un test a risposta multipla), mirata a comprovare le conoscenze informatiche e di lingua, e in un colloquio individuale. Superato con successo l’iter per entrare al corso, l’interessato potrà frequentarne le lezioni e sostenere infine l’esame finale. In caso di esito positivo potrà conseguire il certificato professionale per lavorare al Cup.
Le attitudini e skills che servono per svolgere il lavoro di operatore Cup
Al di là dei requisiti che servono per accedere al corso formativo e indipendentemente da quanto apprenderai durante il periodo delle lezioni, sappi che per lavorare al Cup occorre avere anche alcune skills o attitudini personali, che in buona parte sono innate, ma che potrai riuscire a perfezionare con l’esperienza lavorativa e il contatto giornaliero con le persone.
Tra queste capacità o doti naturali abbiamo ad esempio:
- la predisposizione a controllare lo stress emotivo;
- la flessibilità e disponibilità verso gli altri;
- la capacita di relazionarsi con più persone e lo spirito di adattamento;
- la gentilezza e discrezione;
- il senso di responsabilità;
- le buone capacità di organizzazione, programmazione e problem solving;
- l’idoneità al lavoro in team.
Per sviluppare queste capacità non sarà necessario alcun corso formativo per operatore Cup, perché in parte - come detto - sono caratteristiche naturali e in parte si tratta di doti migliorabili con l’esperienza giornaliera presso il Centro Unico di Prenotazione.
Come fare domanda per lavorare come operatore Cup?
A questo punto dobbiamo distinguere alcuni aspetti molto importanti: al fine di lavorare al Cup dell’ospedale la strada più naturale è quella di ottenere il posto, partecipando e superando un concorso pubblico. Quindi, al di là di quanto abbiamo detto sopra circa la parte formativa, per svolgere il lavoro di operatore Cup in modo stabile e con un contratto a tempo indeterminato, questo è lo step cruciale.
Tuttavia le selezioni pubbliche non sono molte e sono bandite con scarsa frequenza. Ecco perché è vero che si può lavorare al Cup anche percorrendo strade diverse dal concorso pubblico, al fine di poter maturare e acquisire comunque gli anni di esperienza necessari. Infatti, non tutti sanno che il personale occupato presso i Cup delle strutture ospedaliere è anche dipendente da società esterne in appalto all’ospedale stesso. In questi casi gli operatori Cup sono a sostegno del personale interno che, frequentemente, è in numero insufficiente.
Perciò, oltre ai contatti con l’ospedale in caso di concorso pubblico e alla candidatura per le selezioni, per cominciare a farsi le ossa in questo ambito è una buona idea rivolgersi proprio alle ditte che hanno in appalto il servizio del Cup ospedaliero, spedendo via mail il proprio Cv direttamente a loro.
Concludendo, se vuoi lavorare al Cup tieni anche presente che talvolta il servizio dell’ospedale può essere organizzato e gestito dalle agenzie per il lavoro. In queste circostanze, dovrai mandare il tuo Cv aggiornato direttamente all’agenzia presente sul territorio, che poi lo conserverà nella propria banca dati. Laddove si aprisse una posizione lavorativa nell’ambito, sarà compito dell’agenzia contattarti e verificare che vi siano le condizioni per intraprendere il lavoro come operatore Cup.
© RIPRODUZIONE RISERVATA