Analizziamo uno di prodotti di finanziamenti di Poste Italiane verso i titolari di c/c BancoPosta o di un libretto di risparmio postale Ordinario o Smart
A volte l’inizio dell’anno riparte dagli stessi problemi ereditati dal precedente, tipo quello di accedere a un finanziamento per le ragioni di spesa più disparate.
Può trattarsi di lavori legati alla casa o all’auto o ad altre faccende personali. In questi casi c’è che non si dispone di tutta la liquidità necessaria, per cui non resta che la via dell’accensione di un prestito. Esso poi può variabile in base ai canali intrapresi e/o le proprie necessità e/o condizioni economiche e(o personali.
Ora, tra i prodotti concorrenti presenti sul mercato vediamo come funziona il Prestito BancoPosta Flessibile da 3.000 a 30.000 euro con cambio o salta rata.
leggi anche
Quanto rendono oggi i soldi vincolati sul libretto di risparmio postale Smart fino a 364 giorni?
Che cos’è il Prestito BancoPosta Flessibile
In sostanza si tratta di un prestito personale in cui l’emittente apre a un certo grado di personalizzazione del suo piano di rimborso. In base alle necessità del richiedente, e se in linea con le condizione dell’intermediario, c’è modo di modificare l’importo della rata entro un range minimo/massimo. Si tratta dell’opzione “cambio rata”, che si aggiunge all’opzione “salto rata” che consente invece il posticipo del suo rimborso, sempre al rispetto delle condizioni che tra poco vedremo.
Il prodotto è dedicato ai titolari del c/c BancoPosta e a chi ha un libretto di risparmio postale nominativo del tipo Ordinario oppure Smart. Inoltre il richiedente deve risiedere in Italia e possedere un reddito da lavoro o pensione dimostrabile, oltre che prodotto in Patria.
Per attivarlo, la procedura prevede la ricerca dell’ufficio postale sul territorio più vicino al richiedente. Una volta prenotato l’appuntamento, online o al numero verde, ci si reca nel giorno e orario prestabilito muniti degli opportuni documenti. Vale a dire quello di identità personale in corso di validità e quindi non scaduto, la tessera sanitaria per il codice fiscale e un documento di reddito.
Tuttavia, a seconda delle caratteristiche del richiedente e/o della promo al tempo della domanda a cui si vuol accedere, potrebbe essere necessario produrre altra documentazione. In tal caso sarà l’ufficio postale che cura la pratica a dire quali incartamenti fornire in aggiunta.
Caratteristiche del Prestito e i termini per la sua erogazione
Questo prestito ha delle caratteristiche chiave tutte proprie che lo connotano.
Ad esempio l’erogato varia in base all’essere titolari di c/c BancoPosta o di libretto postale. Nel 1° caso l’importo minimo richiedibile è di 3mila € e quello massimo di 30mila €. La somma è concessa in un’unica soluzione con accredito diretto sul c/c BancoPosta e avente medesima intestazione del richiedente. Ai titolari di libretto Ordinario o del tipo Smart l’importo erogato va da 10 a 30mila €, sempre accreditato in un’unica soluzione sul c/c bancario intestato al richiedente.
Veniamo alla durata del prestito. Per i titolari di c/c BancoPosta essa varia da un minimo di 36 fino a un massimo di 108 mesi (9 anni) con l’esercizio delle opzioni cambio rata/salto rata. Il piano di rimborso prevede rate fisse di periodicità mensile addebitate in automatico sul c/c BancoPosta di chi ha acceso il prestito.
Per i titolari di libretto Ordinario o Smart la durata del prestito oscilla da 36 a 108 mesi con rate fisse addebitate in automatico sul c/c bancario del richiedente.
L’intermediario finanziario, infine, prevede la possibilità di sottoscrivere una copertura assicurativa a garanzia personale e della propria famiglia.
leggi anche
Tra i 5 migliori buoni fruttiferi postali del 2024 questo ha offerto fino al 6% di rendimento annuo
Come funziona il Prestito BancoPosta Flessibile da 3.000 a 30.000 euro con cambio o salta rata?
Ora vediamo come funzionano le due opzioni cambio o salto rata per i titolari di c/c BancoPosta e che valgono a conferire il carattere della “plasticità” al finanziamento. L’intestatario del prestito le può esercitare recandosi direttamente presso l’ufficio postale di attivazione e facendone richiesta oppure chiamando al numero verde associato.
Presentiamo dapprima l’opzione “cambio” e a seguire quella “salto”.
Per ciascun Prestito BancoPosta Flessibile si stabiliscono in partenza, nel contratto, tre rate dette una di “Base”, una “Alta” e una “Bassa”. Quella base è la rata standard scelta in principio al tempo dell’accensione del finanziamento. Le altre due sono rispettivamente la rata oltre la quale o al di sotto della quale non si può andare. Ovviamente scegliendo di aumentare l’importo mensile rimborsato si ridurrà la durata del finanziamento, e viceversa.
L’emittente apre al cambio rata ogni mese (1 volta sola al mese) ma al rispetto di precise condizioni. Ossia solo dopo averne rimborsate 6, se si rimborsano con regolarità le mensilità sul c/c tramite RID e mai in contemporanea con l’opzione salto.
L’opzione “Salto Rata” sul Prestito BancoPosta Flessibile
Il “Salto Rata” consente invece di posticiparla fino a un massimo di 3 volte e di spostarle al termine del finanziamento. Di contro ne resterà immutato il numero complessivo delle rate da rimborsare. Anche qui l’emittente apre all’attivazione dell’opzione al rispetto di 3 precisi diktat. Primo, l’averne rimborsate almeno 6, poi di essere in regola con il rimborso delle mensilità tramite addebito (RID) su c/c, infine mai in combinazione con l’altra opzione.
Poste acconsente fino a un massimo di 3 volte l’attivazione di tale opzione e sempre secondo quanto espressamente riportato nel contratto.
In chiusura di articolo ricordiamo al Lettore di consultare integralmente i Fogli Informativi del prodotto in questione, specie in merito alle condizioni economiche. In questa sede, infatti, ci siamo limitati a riportare solo le macro condizioni di base e di funzionamento del Prestito in sé.
© RIPRODUZIONE RISERVATA