Le mosse di Warren Buffett e della sua Berkshire Hathaway in caso di vittoria di Donald Trump alle Elezioni USA.
Cosa farà Warren Buffett se il candidato repubblicano alle Elezioni USA Donald Trump batterà la rivale democratica Kamala Harris?
Non aspettatevi cambiamenti radicali, è il consiglio degli analisti, che si riferiscono al modo in cui potrebbe cambiare il portafoglio azionario di Berkshire Hathaway, la holding fondata e gestita dall’oracolo di Omaha, in caso di vittoria del tycoon all’Election Day.
Cosa significa? Intanto, basta ricordare la filosofia di Buffett, condensata in uno dei suoi aforismi:
“It’s difficult to make predictions, especially about the future”.
Tradotto: “è difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro”: frase che mette in evidenza la prudenza tipica di un investitore a lungo termine del calibro di Warren Buffett.
No Panic: la regola di Buffett subito dopo l’esito delle Elezioni USA
È dunque più appropriato cercare di prevedere quello che Buffett non farà nel caso in cui a vincere sarà Trump.
Prima regola: No Panic. Dunque, niente vendita di azioni presenti nel portafoglio di Berkshire Hathaway dettata dall’emotività.
È più probabile che una eventuale mossa arrivi nel medio-lungo termine, quando Buffett avrà il quadro più chiaro sulla strategia da adottare.
Apple a rischio con vittoria Trump?
Sicuramente, la promessa di Donald Trump di imporre nuovi dazi sulle importazioni USA non gioca a favore di alcuni titoli su cui il CEO di Berkshire Hathaway ha deciso di scommettere, in quanto relativi ad aziende che hanno fornitori in Cina.
E si sa, la battaglia del tycoon a colpi di tariffe è soprattutto contro la seconda potenza economica del mondo, ergo la Cina, la cui competitività è il nemico numero uno da battere per chi ha fatto dello slogan “Make America Great Again” il suo cavallo di battaglia.
Di conseguenza, tra le azioni presenti nel portafoglio della conglomerata Berkshire Hathaway, vittime potenziali di una vittoria di Trump alle Elezioni USA, l’attenzione va subito al titolo Apple.
D’altronde, la maggior parte dei prodotti e delle stesse componenti utilizzate per la loro realizzazione è made in China, o con provenienza da altri paesi al di fuori degli Stati Uniti: un particolare che fa di Apple (AAPL) un titolo a rischio in caso di una eventuale presidenza di Donald Trump.
Non solo Apple, Berkshire rischia molto. Ma non sarà Trump a spaventare Buffett
Ma il problema, per Berkshire Hathaway, è che a essere minacciata non è solo Apple, ma sono quasi tutte le azioni che compongono il suo portafoglio, al punto che la divisione di ricerca dell’investment bank UBS ha scritto in una nota di prevedere che il mercato azionario americano, dunque Wall Street, potrebbe precipitare del 10% in caso di vittoria del candidato repubblicano.
Poche, secondo gli esperti, sarebbero insomma le azioni destinate a salvarsi.
Inoltre, è da sette trimestri consecutivi che Warren Buffett si conferma venditore netto di azioni: di conseguenza, è molto probabile che i suoi sell andranno avanti, soprattutto se Trump batterà Harris all’Election Day di oggi, martedì 5 novembre 2024.
Allo stesso tempo, paladino di una strategia di investimenti lungimirante, l’oracolo di Omaha potrebbe posizionarsi anche su qualche titolo, sulla base delle nuove prospettive sugli utili di alcune aziende, che potrebbero emergere una volta conosciuto il nome del vincitore delle Elezioni USA. Altro parametro che potreebbe fungere da consiglio per gli acquisti potrebbe essere per Buffett il rapporto tra il valore delle azioni e le previsioni formulate sui profitti.
Di fatto, le politiche economiche dei nuovi presidenti americani influenzano proprio le previsioni su alcuni nomi di Wall Street: è dunque molto probabile che, ancora prima di scommettere su qualche titolo, Buffett tornerà a fare qualche calcolo, apportando prima di tutto aggiustamenti agli outlook da lui stesso elaborati.
Va ricordato che l’investitore miliardario, anni 94, ha vissuto durante un arco temporale in cui negli Stati Uniti si sono alternati ben 16 presidenti, investendo in un periodo in cui a succedersi sono stati 15 presidenti: i ghiotti incassi, ed è la storia a dirlo, sono sempre arrivati, sia durante le amministrazioni democratiche che repubblicane.
È dunque possibile che Berkshire Hathaway continuerà a macinare soldi sia in caso di vittoria di Kamala Harris che di Donald Trump, in queste elezioni USA. Sicuramente, non sarà certo Donald Trump a far paura a Warren Buffett.
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