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Come investire con un mercato ribassista?

Redazione

12/07/2022

Un mercato ribassista non implica l’uscita dal mercato: oltre alla possibilità di investire al ribasso, sono diverse le asset class che possono potenzialmente offrire opportunità rialziste. L’importante è allungare l’orizzonte temporale e selezionare con cura la strategia da adottare.

Come investire con un mercato ribassista?

Un mercato ribassista non vuol dire smettere di investire, ma necessita di un’attenta selezione e di una profonda conoscenza degli strumenti da utilizzare per far provare a far rendere i nostri investimenti.

Negli ultimi tempi il quadro all’interno del quale gli operatori si trovano ad operare si è arricchito di sfide che non erano ancora state prezzate.

Se fino a qualche mese fa il compito delle banche centrali era relativamente facile, occorreva frenare la nascenti tensioni inflazionistiche con una graduale normalizzazione del costo del denaro, l’invasione russa dell’Ucraina ha prodotto un’accelerazione di queste dinamiche: con l’aumento dei prezzi al consumo che viaggia in direzione della doppia cifra, la forte frenata richiesta agli istituti centrali rischia di far deragliare la crescita dell’economia.

Negli ultimi mesi i dati relativi alla spesa e alla produzione hanno registrato un progressivo indebolimento ed i rischi di una recessione si stanno abbattendo sui mercati finanziari.

Nel primo semestre 2022, l’indice delle blue chip di Milano, il Ftse Mib, è sceso del 22,1%, il tedesco Dax ha lasciato sul campo il 19,5% e l’Euro Stoxx 50 ha perso il 20%. Sull’altra sponda dell’Atlantico, andamento simile per lo S&P500 (-20,8%) e rosso di 30 punti percentuali per il Nasdaq.

Perchè investire con un mercato ribassista

L’assunto secondo cui una crisi rappresenta un’opportunità è da sempre il cavallo di battaglia di formatori e di motivatori. Attribuita a John Fitzgerald Kennedy, la frase “scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri: uno rappresenta il pericolo e l’altro l’opportunità” è spesso citata per far scattare quei meccanismi di rivalsa utili a superare i momenti più bui.

Tutto questo, traslato al mondo degli investimenti, ci porta a rilevare che anche in periodi bui come quello attuale le opportunità per allocare in maniera saggia e redditizia i propri capitali non mancano: i cali di mercato fanno parte del mondo degli investimenti.

Dal 1929 al 2020, ogni fase di contrazione superiore al 15% registrata dallo S&P500 è stata seguita da una ripresa che, nel primo anno, si è in media attestata ad oltre 50 punti percentuali.

Quante volte guardando un grafico, o leggendo di una performance di un indice azionario, abbiamo pensato “se solo fossi entrato in quel momento”? Quel momento potrebbe essere ora. Ovviamente non si può investire alla cieca, per ogni strumento occorre valutare una strategia ad hoc.

Come investire con un mercato ribassista

Un contesto caratterizzato dalle politiche restrittive delle banche centrali e dalle forti pressioni inflazionistiche, pone una seria ipoteca sui margini sugli utili delle imprese. Oggi più che mai è necessario scegliere con cura le aziende su cui investire: occorre puntare su realtà che tendono a resistere meglio alla volatilità dei mercati, che hanno un potere di determinazione dei prezzi elevato e che non presentano, visto l’incremento dei tassi, elevati livelli di indebitamento.

In un contesto di tassi crescenti, le aziende di pubblica utilità, che presentano debiti particolarmente elevati e che si trovano davanti l’esigenza di finanziare investimenti decisamente importanti, risultano penalizzate.

Se sulle utilities, così come per quei titoli (come i tecnologici) che nel corso della pandemia hanno fatto registrare forti rialzi, potrebbero esserci margini per investire al ribasso, la stessa cosa non si può dire del comparto bancario, visto che il business tradizionale degli istituti di credito (raccolgo e presto denaro) potrebbe registrare un netto incremento della redditività.

Come rilevato dall’Associazione bancaria italiana, a marzo 2022 il differenziale fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie si attestava a circa 170 punti base, “in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007)”.

Nel caso dei titoli di stato in portafoglio, se da un lato un incremento del costo del denaro ne fa scendere i prezzi (che si muovono in controtendenza rispetto ai rendimenti), è da dire che i rendimenti che questi offrono sono destinati a salire.

Inoltre, stando alle stime elaborate dagli analisti di Morgan Stanley, il comparto bancario potrebbe registrare extra-profitti quantificati in 4-24 miliardi di euro tramite lo spostamento, presso i caveau della Bce, dei fondi presi a prestito a tasso negativo nell’ambito dei piani anti-pandemia.

Tra i pochi comparti che da inizio anno registrano performance positive c’è quello energetico (lo Stoxx Europe 600 Energy negli ultimi 12 mesi ha segnato un +16,7%), che tende a beneficiare dell’andamento del prezzo del petrolio (da inizio anno il Brent è salito del 43%).

Un contesto in cui le politiche monetarie minacciano la crescita dell’economia non sembra invece saggio puntare al rialzo su titoli legati a commodity più cicliche come il rame (-18% nel 2022).

Non solo azioni: tante le opportunità con un mercato ribassista

Restando in tema di materie prime, in ogni portafoglio potrebbe trovare spazio una quota, anche piccola, di oro. Il metallo giallo ha dimostrato storicamente di riuscire a proteggere i portafogli anche quando tutte le altre asset class perdono terreno e negli ultimi tempi, nonostante tassi in risalita, il bene rifugio per eccellenza ha tenuto bene la posizione.

Con un mercato ribassista, anche il valutario può riservare interessanti opportunità di investimento: il clima di generale avversione al rischio e le politiche monetarie della Federal Reserve stanno spingendo il dollaro (+15,6% per l’indice del biglietto verde negli ultimi 12 mesi).

All’opposto troviamo lo yen, visto che la Bank of Japan rappresenta un caso unico di banca centrale che, evidentemente scottata da anni di inflazione sottozero, anche nelle ultime riunioni ha confermato di voler proseguire la politica di espansione monetaria.

Tante opportunità in un mercato ribassista

In conclusione, un mercato ribassista offre numerose opportunità di investimento, l’importante è selezionare bene l’investimento ed allungare il proprio orizzonte temporale. Se c’è una cosa che il mercato ci ha insegnato è che nel lungo periodo chi ha mantenuto la calma anche quando gli altri l’avevano persa, ha avuto sempre ragione.

In collaborazione con Bitpanda

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