Come richiedere la Carta risparmio spesa da 380 euro

Simone Micocci

28 Aprile 2023 - 12:12

Arriva la Carta risparmio spesa: da luglio circa 380 euro alle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità. A tal proposito è lecito chiedersi: a chi andrà presentata la richiesta?

Come richiedere la Carta risparmio spesa da 380 euro

Verrà consegnata da luglio 2023 la nuova Carta risparmio spesa, la card - del circuito Postepay - ricaricata con 382,50 euro da utilizzare entro la fine dell’anno per acquistare beni di prima necessità.

Alla notizia dell’arrivo di una Carta risparmio con 382,50 euro utili per fare la spesa, le famiglie si sono chieste come - e quando - sarà possibile fare domanda, nonché a chi bisognerà rivolgersi per la consegna.

La risposta la troviamo nel testo del decreto ministeriale con cui viene dato avvio alla misura: elaborato dal ministero dell’Agricoltura, di concerto con quello dell’Economia, questo prevede una modalità di erogazione molto differente dai bonus fino a oggi riconosciuti. La Carta risparmio spesa, infatti, verrà riconosciuta in automatico, indipendentemente dal fatto che la famiglia ne faccia o meno richiesta, in quanto sarà il Comune a stilare la graduatoria sulla base delle informazioni fornite dall’Inps.

A differenza di quanto succede per l’Assegno unico - per il quale a oggi circa il 12% delle famiglie aventi diritto non lo percepiscono perché non lo hanno richiesto - la Carta risparmio spesa potrebbe arrivare anche a quelle famiglie che non essendo informate sul tema non ne avrebbero mai fatto domanda.

Niente domanda per la Carta risparmio spesa

Al fine di poter concorrere per una delle 1.300.000 carte ricaricate con circa 380 euro bisogna aver richiesto l’Isee 2023 (chi non lo ha ancora fatto ha tempo per recuperare) e l’attestazione deve risultare inferiore a 15.000 euro.

A ridosso dell’avvio di luglio, infatti, l’Inps fornirà ai Comuni l’elenco di tutte quelle famiglie con Isee 2023 inferiore alla suddetta soglia, così che gli uffici comunali possano provvedere a stilare una graduatoria che avvantaggerà i nuclei più numerosi, specialmente se con figli piccoli.

Quindi, non va presentata domanda per la Carta risparmio spesa: basta accertarsi di avere un Isee in corso di validità inferiore a 15.000 euro e sperare di rientrare nelle posizioni utili della graduatoria comunale.

Come viene assegnata la Carta risparmio spesa

Ogni Comune avrà a disposizione un certo numero di carte assegnato per la metà tenendo conto del numero dei residenti e per l’altra in base invece alla condizione economica del territorio. Più basso sarà il reddito percepito dagli abitanti, quindi, e più Carte risparmio verranno messe a disposizione.

A questo punto sarà il Comune a individuare i beneficiari di questa nuova prestazione incaricando però della consegna gli uffici territoriali di Poste italiane (ente gestore della Carta).

Nello stilare la graduatoria il Comune dovrà dare precedenza ai nuclei familiari con almeno tre componenti. Nel dettaglio, nella posizione più alta ci saranno quei nuclei in cui, oltre ad avere almeno tre componenti, è presente almeno un minore nato entro il 31 dicembre 2009. Tra questi nuclei verrà data la precedenza a quelli con Isee più basso.

In secondo luogo, laddove dovessero esserci ancora carte disponibili, sarà la volta delle famiglie con almeno tre componenti e almeno un minore nato entro il 31 dicembre 2005 (anche in questo caso la precedenza la avranno le famiglie con Isee più basso).

In terza istanza si guarderà invece alle famiglie con almeno tre componenti, dando priorità a chi versa in una condizione economica peggiore.

Infine, sempre laddove dovessero esserci ancora disponibilità, indipendentemente dal numero di componenti si terrà conto solamente dell’Isee.

A tal proposito, è importante sottolineare che a questa graduatoria non concorrono i nuclei percettori di Rdc, esclusi dalla platea dei beneficiari, così come coloro che percepiscono di una tra le seguenti prestazioni:

  • Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;
  • Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi);
  • Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll);
  • Indennità di mobilità;
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • Cassa integrazione guadagni (Cig);
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Niente domanda ma…

Anche se non c’è una domanda coloro che verranno individuati come meritevoli della Carta risparmio spesa dovranno prestare attenzione a spendere almeno una parte della somma a disposizione entro un certo termine.

Nonostante ci sia tempo fino al 31 dicembre 2023 per spendere i soldi a disposizione sulla carta, infatti, nel decreto si legge che una volta ricevuta bisognerà effettuare almeno un pagamento entro il 15 settembre, pena la perdita del diritto.

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