La laurea è da sempre un ambito e impegnativo traguardo per moltissime persone, perciò in caso di dubbi sull’effettivo possesso del titolo esistono degli strumenti per fugarli. Scopriamo quali sono.
Poniamo il caso classico dell’azienda che intende assumere un giovane laureato o neolaureato. Con tutta probabilità vorrà accertarsi dell’effettivo possesso del titolo di studio, per aver conferma del fatto che i dati riportati nel CV del candidato sono corrispondenti alla realtà. Soprattutto, vorrà accertarsi del titolo conseguito per non rischiare di essere vittima di un tentativo di raggiro da parte di chi afferma di aver completato un ciclo di studi - quando in realtà non è così.
Spicca però anche il caso di colui che esercita una libera professione, senza avere in precedenza conseguito il relativo titolo di studio all’università. Basti pensare ai non pochi casi di cronaca in cui ad es. dottori e dentisti hanno finto di avere la laurea per svolgere il lavoro - senza averne diritto e soprattutto le competenze. Tale condotta può comportare gravi conseguenze penali e si caratterizza per l’abuso del titolo o l’esercizio abusivo di professioni.
Insomma il rischio di imbattersi in chi si spaccia per chi in realtà non è, talvolta si trova proprio dietro l’angolo. Tuttavia è vero che vi sono delle contromisure che puoi usare per evitare di cadere vittima della rete di chi inventa titoli di laurea ed abilitazioni professionali.
Di seguito ne parleremo e ti indicheremo come fare a smascherare i finti laureati in pochi e semplici passi. Come scoprire se una persona è davvero laureata? I dettagli.
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Come scoprire se una persona è davvero laureata?
Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati - Ans: cos’è e come funziona in breve
Se vuoi scoprire se una persona è laureata ricorda che in primis esiste la cd. anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati (ANS), ovvero un registro amministrativo o banca dati ministeriale ideata allo scopo di censire tutti gli studenti universitari iscritti ai corsi di studio - a seguito della riforma dei percorsi accademici. Sono i singoli atenei che inviano telematicamente al Ministero dell’Istruzione e del Merito i dati dei loro iscritti, dall’immatricolazione alla laurea.
Attenzione però perché quanto contenuto nell’ANS non è accessibile a chiunque, poiché:
- dati e informazioni nell’ANS possono essere resi noti alle PA autorizzate dalla legge o che abbiano firmato un protocollo d’intesa ad hoc;
- dati e informazioni dell’ANS possono essere resi noti ai soggetti privati se è stato redatto un protocollo d’intesa ad hoc.
Operativa da circa un ventennio, detta anagrafe degli studenti e laureati costituisce un importante passo avanti nel mondo dell’istruzione ma anche del lavoro, in quanto per la prima volta i soggetti abilitati possono fare riferimento ad un database completo ed aggiornato, al fine di individuare tutte le informazioni delle carriere universitarie degli studenti e scoprire se una persona è davvero laureata.
In particolare con l’anagrafe ANS è possibile avere informazioni accurate e corrispondenti pienamente alla realtà, circa la laurea o le lauree conseguite da una determinata persona. E ciò vale in riferimento a tutti gli atenei autorizzati a emettere un titolo di studio universitario, sia statali che non statali.
La banca dati Ans è consultabile online dai soggetti abilitati accedendo a questo sito web. Questo è il punto di riferimento ’istituzionale’ se intendi scoprire se una persona è effettivamente laureata, ma ne esistono altri.
Utilizzo degli albi professionali
Nel nostro paese gli albi professionali costituiscono registri pubblici in cui sono indicate le persone abilitate a fare determinate professioni. Detti albi sono gestiti da ordini o collegi professionali e hanno la finalità di regolare l’esercizio delle professioni in maniera da assicurare la qualità dei servizi offerti e la tutela degli interessi delle persone.
Da notare che i professionisti che compaiono in ciascun albo (architetti, medici, avvocati, ingegneri ecc.) hanno l’obbligo di rispettare specifici requisiti di formazione, competenza e condotta professionale per conservare la loro abilitazione e dunque l’iscrizione all’albo stesso.
Oggi gli ordini e collegi professionali, venendo incontro alle necessità di chi ha bisogno di sapere se una persona che esercita una certa professione ne ha davvero l’abilitazione, hanno da tempo reso pubblici gli elenchi degli iscritti per il tramite di motori di ricerca nei loro siti web ufficiali.
Peculiarità di questo sistema di consultazione per sapere se una persona è davvero laureata è che è aperta a tutti, a differenza dell’anagrafe Ans di cui sopra. In buona sostanza, chiunque ne abbia interesse può liberamente consultare l’elenco senza che alcun iscritto all’albo possa opporsi. Basta entrare nel sito web dell’ordine e verificare la presenza del nome e cognome di una persona facendo una ricerca. Nel caso degli avvocati, ad esempio, è possibile anche consultare il pratico servizio fornito dal Consiglio Nazionale Forense, in questa pagina.
Attenzione però, i laureati non sono tenuti per forza ad iscriversi all’ordine professionale - e pagare i relativi costi di iscrizione (quota associativa o contributi associativi) - a meno che non intendano svolgere la professione cui l’ordine e l’albo sono ricollegati. Ecco perché, per fare un immediato esempio pratico, non deve trarre in inganno l’assenza del nome e cognome di una persona laureata in legge dall’elenco all’albo degli avvocati. Ciò semplicemente può voler dire che la persona è sì laureata, ma al momento non esercita la professione, svolgendo invece altro lavoro (come ad es. l’impiegato area legale in qualche multinazionale).
La consultazione degli elenchi dei laureati nelle singole università
C’è poi una terza via per scoprire se una persona è davvero laureata, e non sta dunque fingendo di averne un titolo che non ha. Infatti, esiste un servizio di consultazione dell’elenco dei laureati, pubblicato dai portali web dei singoli atenei.
Tuttavia è importante distinguere, perché ogni università può adottare una diverso indirizzo a riguardo. In sostanza ciò vuol dire che abbiamo distinti atenei che:
- pubblicano i dati relativi ai laureati con titolo della tesi, del relatore e non solo;
- rendono note le informazioni relative ai laureati su richiesta ad hoc da parte di enti o aziende, per scopi di ricerca di figure da assumere;
- comportano forme di accesso ai dati ed informazioni dei laureati per finalità di lavoro, permettendo la consultazione online dei singoli CV in anonimato;
- pubblicano i dati dei loro laureati per finalità archivistica nei libri online degli annuari;
- non pubblicano alcun elenco dei loro laureati e fanno accedere alle relative informazioni soltanto su domanda motivata da parte di un portatore di un interesse diretto (così come stabilisce una legge del 1990 sul diritto di accesso ai documenti amministrativi).
Quest’ultimo caso è peraltro diffusissimo ed è ad es. quello dell’azienda che vuole togliersi tutti i dubbi circa l’effettivo possesso della laurea da parte del soggetto che intende assumere.
Concludendo, per quanto riguarda questa terza modalità di accesso ai dati ed informazioni sul titolo di laurea di una singola persona, ogni ateneo ha perciò una specifica procedura cui l’interessato si dovrà conformare. In ogni caso, come abbiamo visto nel corso di questo articolo, le modalità per scoprire se una persona è davvero laureata sono più d’una, pertanto non sarà difficile appurare la verità.
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