Come scoprire se il vicino ti spia e cosa fare per difenderti secondo la legge: i metodi legali e le ipotesi di reato.
L’eccesso di invadenza è spesso motivo di lite tra i vicini di casa, vista la facilità con cui la vita privata può essere conosciuta dagli altri e poi disturbata dalle interferenze. Pochi altri hanno questa possibilità a livello pratico, ma non bisogna certo farne uso. La legge, infatti, tutela la vita privata dai cittadini e sanziona le invasioni non acconsentite.
Nonostante ciò, sono molti i vicini che peccano di curiosità e qualcuno arriva perfino a usare tecniche per spiare la vita altrui. I motivi sono dei più vari, non sempre correlati a gravi reati come lo stalking, le minacce e le estorsioni. Anzi, sono più frequenti i casi in cui si cercano prove di un comportamento ritenuto errato, adducendo l’obbiettivo di tutelare la quiete, l’ordine e la sicurezza del condominio.
Non per questo si tratta di atti sempre innocui, infatti la legge vieta un certo tipo di comportamenti e prevede specifiche regole sulle invasioni della privacy da parte dei vicini. Prima di pensare a come difendersi, però, è necessario scoprire se davvero si viene spiati dal vicino di casa. Per farlo, ci sono diversi modi del tutto legali.
Come scoprire se il vicino ti spia
Scoprire se un vicino di casa ti sta spiando non è sempre facile, dipende molto dalle modalità che vengono impiegate. Bisogna quindi distinguere tra le tecniche attuate direttamente e personalmente dal vicino e quelle più difficili da scovare che prevedono l’ausilio di mezzi tecnologici.
Una situazione intermedia, peraltro molto comune, si ha quando il vicino punta la telecamera di sicurezza in modo da inquadrare anche l’ingresso altrui. Di norma, è un comportamento piuttosto facile da scovare, semplicemente vedendo a occhio nudo dove punta l’obbiettivo delle telecamere in questione e chiamando, poi, all’occorrenza un tecnico.
Ci sono poi mezzi ben più subdoli, che sfruttano la connessione Wi-Fi libera, i software di monitoraggio o perfino microtelecamere per spiare direttamente l’interno della casa. Una situazione che richiama facilmente i classici film di spionaggio, ma che si presenta più frequentemente di quanto si potrebbe pensare.
Per scovare definitivamente questi mezzi bisogna rivolgersi a tecnici competenti, informatici o esperti in bonifica da microspie a seconda dei casi. Prima di allertarli, ovviamente, ci sarà sicuramente più di qualche sospetto, ad esempio:
- Il vicino conosce informazioni che non dovrebbe sapere, lo afferma per errore oppure lo si evince da alcuni comportamenti;
- smartphone e pc hanno notifiche non riconducibili alla propria attività;
- dispositivi sconosciuti sono collegati alla propria rete Wi-Fi;
- si notano nuove applicazioni oppure autorizzazioni.
Ci sono poi, ovviamente, le modalità più dirette e accessibili – e infatti più frequenti – con cui spiare il vicino di casa, anche semplicemente servendosi delle finestre, del balcone e dello spioncino della porta di casa.
In questi casi, è perfino possibile scoprire direttamente il vicino di casa nell’attività oppure non accorgersene del tutto, a meno che il soggetto in questione non faccia uso delle informazioni apprese.
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Come difendersi
Per difendersi dal vicino di casa che spia è possibile rivolgersi all’amministratore condominiale chiedendo dei provvedimenti oppure inviargli una diffida con l’assistenza di un avvocato. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, spiare il vicino di casa è un reato, dunque la cosa migliore da fare è sporgere denuncia.
Bisogna distinguere tra due fattispecie: il reato di molestia o disturbo delle persone (articolo 660 del Codice penale) e il reato di interferenze illecite nella vita privata (articolo 615 bis del Codice penale).
In particolare, il reato di molestia o disturbo si ha quando il comportamento avviene:
- In luogo pubblico, aperto al pubblico o per mezzo del telefono;
- per “petulanza” o altro “biasimevole motivo”.
Non è rilevante che il comportamento sia attuato per esercitare un proprio diritto, se ha queste caratteristiche di insistenza o è riprovevole si tratta di un reato, punito con l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda fino a 516 euro.
Le interferenze illecite nella vita privata, invece, si ha quando si recuperano notizie o immagini della vita privata e domestica altrui con strumenti di ripresa visiva o sonora. Il reato si ha a prescindere dall’effettivo fine del vicino ed è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni.
Se, però, il vicino non utilizza strumenti e spia l’altro dalla propria proprietà non commette alcun reato, poiché non è possibile limitarne la sfera d’azione e perché l’altro ha modo di attuare precauzioni per tutelarsi (come delle semplici tende). La situazione è diversa se il vicino spia l’altro da luoghi pubblici o aperti al pubblico, comprese le aree comuni del condominio, ipotesi in cui si può configurare il reato di molestie.
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