Come si rientra in ufficio a settembre? Dai turni agli orari scaglionati, al trasporto pubblico e uso della bici. Ecco le linee guida sugli spostamenti casa-lavoro per la mobilità sostenibile.
Come si rientra in ufficio dopo la pandemia e con la ripresa delle attività dopo la pausa estiva lo stabiliscono le nuove linee guida per gli spostamenti casa-lavoro approvate dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e dal Ministero della Transizione ecologica. In ufficio si rientrerà con orari scaglionati, a turni e con quindi maggiore flessibilità sul lavoro.
Figura centrale per il rientro in ufficio, laddove l’introduzione di questo tipo di flessibilità sul lavoro era già prevista prima del Covid e che con la pandemia e il ricorso allo smart working ha subito un’accelerazione, è quella del Mobility Manager.
Il Mobility Manager ha il compito di redigere il piano spostamenti casa-lavoro PSCL con la finalità di gestire la mobilità dei dipendenti per ridurre l’impatto ambientale derivante anche e soprattutto dall’uso del mezzo di trasporto privato.
Lavoro, come si rientra in ufficio: le linee guida del governo
Per il lavoro arrivano le linee guida dei ministeri che stabiliscono come si rientra in ufficio tra orari scaglionati e turni nel nome della flessibilità e del minor impatto sull’ambiente.
Le linee guida sono indirizzate alla redazione del PSCL di cui il Mobility Manager dovrà occuparsi.
Nelle linee guida per come si rientra in ufficio post pandemia viene richiamato il decreto n. 34 del 19 maggio 2020, il cosiddetto decreto Rilancio, convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020, recante “Misure per incentivare la mobilità sostenibile”, che al comma 4 dell’articolo 229 dispone che le aziende con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in Comuni con più dio 50mila abitanti “sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un Mobility Manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.”
In particolare le linee guida per il rientro in ufficio stabiliscono che con il PSCL redatto dal Mobility Manager l’azienda deve:
- disincentivare l’uso individuale dell’auto privata con l’introduzione di un servizio di navetta aziendale, auto aziendali su prenotazione, razionalizzazione nell’uso dei parcheggi auto/moto interni favorendo l’uso di mezzi condivisi, tariffazione delle aree di sosta aziendali, predisposizione di parcheggi aziendali gratuiti per i dipendenti che condividono l’auto, creazione di app e/o spazi dedicati su intranet per la gestione del carpooling aziendale, istituzione di «buoni mobilità» da destinare ai dipendenti che si recano in ufficio utilizzando forme di mobilità sostenibile alternative all’uso dell’autovettura privata;
- favorire l’uso del trasporto pubblico con la richiesta di miglioramento delle linee TPL che effettuano servizio nei pressi dell’azienda, richiesta di nuove linee o nuove fermate di collegamento tra i principali snodi del TPL e la sede dell’azienda, convenzioni con le aziende di TPL al fine di fornire abbonamenti gratuiti o a prezzi agevolati per i dipendenti;
- favorire la mobilità ciclabile o la micromobilità con la realizzazione di stalli per biciclette custoditi e/o videosorvegliati, di spazi dedicati ai monopattini elettrici, di stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini, realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti, acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione, convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti.;
- ridurre la domanda di mobilità con la redazione di un piano per favorire lo smart working o per favorire il co-working in sedi di prossimità a residenze/domicili dei dipendenti.
Ancora le nuove linee guida per il rientro in ufficio post pandemia che riguardano gli spostamenti casa-lavoro prevedono:
- iniziative che favoriscano la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile;
- corsi di formazione per i dipendenti;
- incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti;
- richieste d’interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali, ecc.
Come si rientra in ufficio e spostamenti casa-lavoro
Sul rientro in ufficio con la ripresa delle attività a settembre, gli spostamenti casa-lavoro e le linee guida approvate dal MIMS e dal Ministero della Transizione ecologica è intervenuto lo stesso ministro Enrico Giovannini titolare del dicastero per le Infrastrutture:
“Si tratta di un passo importante in vista della ripresa delle attività a settembre e serviranno ai Mobilty manager per l’organizzazione degli spostamenti dei dipendenti e alla gestione degli orari al fine di alleggerire la pressione sulla viabilità e sul trasporto pubblico locale.”
Nel suo commento ha aggiunto:
“Grazie a questa attività contiamo su una mobilità più regolata e che migliori i flussi di spostamento e la vivibilità delle città.”
Di seguito rimandiamo alle linee guida dettagliate per il rientro in ufficio con le regole per gli spostamenti casa-lavoro.
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