TikTok, app nel mirino di Trump, si trova dinanzi a una sfida importante: le elezioni USA 2020. La piattaforma sarà in grado di influenzarle tramite la diffusione di contenuti a rischio credibilità?
TikTok sotto osservazione negli Stati Uniti. La app di proprietà cinese che Trump ha messo al bando - e in vendita - deve affrontare la delicata sfida delle elezioni USA 2020.
Nello specifico, la piattaforma è chiamata a combattere la disinformazione spesso troppo diffusa in rete su una delle questioni più importanti del momento: le presidenziali americane.
In gioco c’è il rischio di una scorretta influenza per l’uno o l’altro candidato. La gestione attenta dei contenuti, quindi, è quanto mai una priorità adesso.
Originariamente nota per video di balletti e scenette per adolescenti, la app è sempre più veicolo di contenuti politici. Gli hashtag Trump2020 e Biden2020 hanno complessivamente avuto più di 12 miliardi di visualizzazioni sulla piattaforma.
Il quesito, quindi, è lecito: TikTok influenzerà le elezioni USA?
TikTok influenzerà il voto USA?
Bloccare le fake news e allertare gli utenti sulla disinformazione diffusa in rete: questi gli obiettivi delle principali piattaforme social, soprattutto in vista del delicato appuntamento elettorale negli USA.
Il timore è che il flusso incontrollato delle news su Biden e Trump possa arricchire di contenuti falsi le informazioni accessibili ai tanti followers connessi.
Quale strategia sta utilizzando la app di proprietà cinese contro la disinformazione elettorale? Il capo della sicurezza TikTok USA, Eric Han, ha dichiarato a Reuters che l’obiettivo del suo team è garantire che l’app possa rimanere un luogo virtuale di puro intrattenimento.
Il tema elezioni politiche, però, non può essere messo da parte. La piattaforma, che afferma di avere circa 100 milioni di utenti statunitensi attivi mensilmente, sta definendo il proprio approccio al materiale relativo alle elezioni.
I partner addetti al controllo delle news di TikTok, Lead Stories e PolitiFact, hanno affermato di aver esaminato centinaia di video contenenti disinformazione politica sull’app.
Errata è state, per esempio, l’informazioni sul candidato alla vicepresidenza democratica Kamala Harris che avrebbe minacciato di vendetta i sostenitori di Trump.
Il punto, però, è che, a differenza di Facebook e Twitter, TikTok non segnala alcuna disinformazione ai propri utenti. Invece, l’app dei social media mantiene interne le valutazioni dei fact-checker e le utilizza per rimuovere i contenuti o, meno frequentemente, per ridurne la portata.
Senza simbologie visive per i followers, come avviene invece con il sistema di etichette di avviso di disinformazione su Facebook.
Per combattere la disinformazione prima e dopo le elezioni, Han ha detto che lo staff di TikTok si riunirà settimanalmente per pianificare gli scenari, dai risultati elettorali contestati alle campagne di disinformazione di “attori stranieri statali”.
I membri del consiglio consultivo dei contenuti hanno anche riferito che in una riunione la scorsa settimana hanno discusso di questioni importanti sulla questione, quali: i sostenitori pubblici della teoria del complotto politico di QAnon dovrebbero essere ammessi sulla piattaforma? Cosa fare se l’app viene utilizzata per diffondere disinformazione sui risultati contestati o sull’incitamento alla post-elettorale?
Tuttavia, molti sono scettici sulla validità del piano anti-fake news elettorali di TikTok. Soprattutto, preoccupa la capacità di influenza sui giovani che ha la piattaforma, dove i contenuti a sfondo politico si stanno moltiplicando.
Tutti i rischi di influenza sulle elezioni
L’attenzione sul ruolo di TikTok nell’influenza del voto USA resta alta.
Reuters ha trovato video contenenti false affermazioni sul voto per corrispondenza e sui candidati alla presidenza, molti dei quali sono stati rimossi dalla app solo dopo essere stati segnalati dall’agenzia di stampa.
Una ricerca per il candidato presidenziale democratico Biden ha rivelato bidentoucheskids e bidensniffskids , ovvero hashtag falsi e legati a pericolosi complotti a sfondo sessuale.
TikTok ha recentemente affermato di aver bloccato dozzine di hashtag relativi a Q-Anon. Ma il ricercatore sulla disinformazione Rory Smith della First Draft ne ha identificati molti altri ancora in uso, tra cui thestormisuponus, 2q2q, digitalsoldier e jfkjr che complessivamente avevano centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Le pratiche di moderazione dei contenuti di TikTok sono state sottoposte a un certo controllo, anche da parte dei legislatori statunitensi preoccupati che potrebbe censurare contenuti politicamente sensibili. O lasciarne altri falsi, influenzando le elezioni.
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